Attraversamento della Manica: Oriana costretto ad abbandonare l'impresa IL VIDEO
"Sto bene e questa esperienza mi ha insegnato tanto ma non ero più nelle condizioni di poter continuare a nuotare".
AGGIORNAMENTO Questa volta non ce l'ha fatta. Ma mai dire mai. Andrea Oriana, dopo oltre 8 estenuanti ore, ha dovuto rinunciare alla storica impresa di battere il record italiano di attraversamento della Manica a nuoto. Ad annunciare il ritiro, circa un'ora fa, è stato lo stesso sportivo lecchese con un post su facebook.
"Ciao a tutti, dopo 8h45’ e 31km ho dovuto abbandonare l’obiettivo di raggiungere Calais. Sto bene e questa esperienza mi ha insegnato tanto ma non ero più nelle condizioni di poter continuare a nuotare. Mi dispiace per tutti voi che mi avete seguito e supportato, per il mio team, i miei sponsor e la mia meravigliosa famiglia".
Oriana sfida la Manica: in corso la storica impresa
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Andrea Oriana sta tentando di battere il record
Si è immerso nelle acque non certo tiepide del canale tra Dover e Calais e ora sta tentando di battere i record italiano. Una impresa davvero incredibile quella che sta affrontando il lecchese . L’ex olimpico dei 200 delfino ad Atlanta 1996, si è presentato questa mattina alle 5.30 (le 6.30 italiane) al porto di Dover. Senza muta, solo con la sua grande, immensa determinazione, il nuotatore si è tuffato. Dopo poco più di un'ora aveva già affrontato 4 km
Affiancato e seguito passo passo, anzi bracciata per bracciata per bracciata da suo team (in barca ci sono l’allenatore Matteo Lugo, dt di Gestisport, il nutrizionista Marcello Vendramin, Gabriele Poli della Icom Srl che cura l’immagine e l' ipnologo Jimmy Fascina) Oriana sta lottando contro onde e freddo.
I precedenti lecchesi
Una sfida non certi facile quella del nuotatore per altro già tentata da altri lecchesi. Leo Callone, noto come il Caimano del Lario, ha portato a termine la Traversata nel 1981 in 13h07’, crono rimasto record italiano per 25 anni. Il primato Tricolore appartiene all’avvocato meranese Thomas Ladurner (settimo italiano a riuscire nella massacrante impresa) che nel 2012 ha completato il passaggio da Dover in Inghilterra a Calais in Francia nel tempo di 11h04. Nel settembre 2006 un tentativo è stato fatto anche dal cremellese Paolo Chiarino che si ritirò per il freddo e per le condizioni di scarsissima visibilità che ne condizionarono la scelta, rimasta un rimpianto.