Mister muscolo calolziese solleva 200 kg e sfiora il record italiano VIDEO
L'intervista all'incredibile Marco Frigerio che racconta il suo exploit.
Mister muscolo calolziese solleva 200 kg e sfiora il record italiano
Marco Frigerio sfiora il record italiano di sollevamento pesi
Si allena da quindici anni e alla sua prima gara sfiora il record Italiano, che resta a distanza di «appena» 2kg. E’ quasi incredibile la prestazione di Marco Frigerio nella disciplina della distensione su panca piana. Il calolziese sbaraglia i suoi avversari nella competizione di Suzzara, sollevando un bilanciere di 200 chili, ma non stupisce se stesso. «Sapevo che potevo farcela», si limita a dire. Gentilissimo e simpatico, ma di poche parole.
Quando hai cominciato?
«Quindici anni fa, per passione».
Hai praticato altri sport?
«Da piccolo giocavo a basket nel Calolzio, come playmaker. Sono piccolino...», aggiunge sorridendo l’atleta nato il 27 novembre 1984 a Lecco.
Perché hai iniziato?
«Per avere i muscoli e avere un fisico bello. Mi piace curarlo».
Come mai è stata la tua prima gara dopo tanti anni di allenamento?
«Ho sempre voluto provare ma non avevo mai trovato nessuno che mi seguisse in gara».
Chi ti ha seguito?
«Mariano e Bruno Frigerio, istruttori alla palestra Vitalba».
Ti alleni lì a Calolzio?
«No, mi alleno alla Sportline Valentino di Lecco, per comodità. In estate anche alla Vitalba: già l’anno scorso volevano gareggiassi con loro, così mi sono tesserato».
Dove lavori?
«Faccio il meccanico a Lecco, all’Officina Lga Rettifiche Motori di via Roccolo 3.
Da quando? «Sono 4 anni».
Hai studiato per questo lavoro?
«No, ho imparato per passione: come nello sport è questa la molla che mi stimola a migliorare».
Quando ti alleni?
«Mi alleno tutti i giorni due ore alla sera, il sabato e la domenica no».
La tua struttura fisica?
«Sono 165cm per 90 chili».
Niente massa grassa immagino?
«No - ride - tutto muscoli».
Quanto è importante la forza e quanto la tecnica?
«Serve tantissimo la forza e anche tanta resistenza. Bisogna anche esserci portati e avere la struttura fisica giusta».
Curi l’alimentazione?
«Mai seguita alcuna dieta. E poi, per avere tanta forza ed energie, devi mangiare tanto e tanti carboidrati».
Hai anche un lavoro faticoso...
«Mi spinge la passione e anche quando sono stanco alla sera vado lo stesso ad allenarmi. Mi rilassa mentalmente».
Ci sono rischi a sollevare certi pesi?
«E’ molto rischioso, bisogna sempre saper fare i movimenti corretti. Anche con poco peso puoi farti male, a certi livelli è molto dura e bisogna usare la testa».
Te lo aspettavi o ti ha sorpreso sollevare 200 chili?
«Ero stimolato a farlo, sapevo che potevo riuscirsi anche in gara: ci avevo provato già anche parecchi anni fa».
La gara come funziona?
«Decidi con che peso iniziare e hai tre tentativi. Ho sollevato 190 chili al primo, al secondo 196 e al terzo 200 chili».
Il secondo che misura ha fatto?
«170 chili».
La tua categoria di peso?
«85-94 chili, ed eravamo in cinque».
Soddisfatto?
«E’ sempre stato il mio sogno gareggiare e vincere la prima gara con quel peso è il massimo».
Il record italiano è 202 kg...
«Volevo tentare subito ma non ho voluto rischiare».
Che limiti ti poni?
«Punto ad andare oltre sicuramente, anche perché fra poco ci saranno gli Italiani e mi sono qualificato».
Quando?
«Probabilmente a novembre: dovevano essere a Roma, ma forse saranno a Catania».
In palestra che ti hanno detto?
«Chi mi vede allenarmi conosce il mio livello, erano preparati... Ma quando l’hanno saputo sono rimasti tutti contenti. Mi dicevano: “Vedrai che vinci...” Ora sono ancora più stimolato a fare bene».
Hai offerto da bere?
«M’aspettavano tutti in palestra...».
Una dedica?
«A tutti quelli che mi conoscono e hanno creduto in me».