Serie B

Lecco, lo psicodramma continua: al Rigamonti Ceppi finisce 0-2

Sesta sconfitta in stagione per i blucelesti, traditi dagli episodi nonostante una prestazione discreta per 55 minuti

Lecco, lo psicodramma continua: al Rigamonti Ceppi finisce 0-2
Pubblicato:
Aggiornato:

Fischi, mugugni, esasperazione per un Lecco incredibilmente sconfitto per la sesta volta in stagione, la terza consecutiva tra le mura amiche. Le Aquile del nuovo tecnico Emiliano Bonazzoli cedono ad un Ascoli premiato da episodi e dalla propria maggior dimestichezza con la categoria. Amara, dunque, la prima per il Lecco cadetto “2.0”, punito da una clamorosa incertezza nella prima frazione, tale da spianare la strada al vantaggio marchigiano, e da un altrettanto maldestro scivolone dell’attaccante Di Stefano nel terzo penalty infruttuoso della stagione, cui fa seguito il raddoppio ospite e l’inevitabile conclusione anticipata del match.

Blucelesti tra novità e ricordi

È l’inizio di una nuova era per la Calcio Lecco. Bagnare l’esordio con uno stravolgimento è il primo atto del duo Bonazzoli - Malgrati, che opta per una coraggiosa impostazione tattica; a farne le spese è la tradizionale difesa a tre, accantonata in luogo di un quartetto difensivo a prova di emergenze. Nel Lecco, infatti, oltre al già preannunciato Marrone, risulta indisponibile Battistini. Dirigere la retroguardia diviene allora compito del capitano di giornata Celjak, assistito da Bianconi. Sul fronte offensivo, Buso e Di Stefano sono chiamati ad agire a supporto di Novakovich, completando il 4-3-3 di partenza. Novità e adattamenti per un Lecco complessivamente proiettato al futuro ma con la coda dell’occhio rivolta al suo recente passato; è il minuto 12 quando dalla Curva Nord si alza il coro “Grazie mille Luciano Foschi”, assecondato tramite scroscianti applausi da un’abbondante rimanenza del Rigamonti – Ceppi.

I blucelesti sbagliano, l'Ascoli no: lo svantaggio che non t'aspetti

Dal tributo all’artefice della promozione si passa al campo; l’impianto di illuminazione cadetto pone in luce il Lecco del nuovo corso, che approccia la gara con spirito battagliero, seppur con qualche esitazione di troppo in fase di ultimo passaggio. Esauritesi senza effetti, ma non senza qualche rimpianto, le prime ripartenze, tocca a Crociata scardinare l’equilibrio della prima parte di match; il guizzo dell’ex Cittadella propizia l’avanzata del rampante Di Stefano, forse troppo morbido in una conclusione ribattuta dal piede di Viviano. Pronta, la risposta dell’Ascoli: l’azione dei marchigiani è prolungata e genera affanni tra i difensori blucelesti ma la stoccata finale di Caligara s’infrange sui guantoni di un attento Saracco. Lecco nuovamente in avanti; lo schieramento a tre davanti ispira Crociata, munito di spazio per battere verso lo specchio, ma frenato dalla respinta di Viviano. Lecco intraprendente ma, ancora una volta, tradito dalle proprie amnesie. Gelato il Rigamonti – Ceppi da quanto accade al 35’: sul più (apparentemente) innocuo degli spioventi, Lemmens, anziché accompagnare la palla sul fondo, cincischia nell’area piccola e l’avveduto Nestorovski, appostato a pochi passi, ringrazia, per poi scaraventare in rete il più beffardo degli 0-1. L’esasperazione torna allora a dominare il popolo bluceleste, che assiste, pochi istanti più tardi, ad una nuova trama ben architettata dalle Aquile ma ancora una volta scongiurata dall’intervento di Viviano, abile a distendersi sulla deviazione aerea operata da Di Stefano.

Il rigore si deposita in fondo al sacco ma...

Ha dell’inverosimile quanto accade ad inizio ripresa. Il Lecco affolla l’area ascolana a suon di traversoni e quello operato da Sersanti impatta platealmente il braccio di Ajdapong in piena area. Rigore. È Di Stefano ad incaricarsi della battuta; e mentre la tifoseria bluceleste ricaccia mentalmente i fantasmi del doppio penalty fallito contro il Brescia, il giovane ex Sampdoria completa la propria rincorsa, salvo inciampare sulla sfera, colpendola goffamente. La traiettoria balbettante inganna Viviano e il pari sembra maturato; la direzione arbitrale, tuttavia, ravvisa un tocco di troppo dello stesso giocatore bluceleste nella battuta (scivolando, la colpisce prima con il destro e poi con il sinistro), ed il gol, a termini di regolamento, è da considerarsi annullato. Nemmeno il tempo di metabolizzare ed ecco la nuova tegola; sugli sviluppi di un corner, il tiro sporco di Milanese da fuori area trova appostato Quaranta, tenuto in gioco dalla difesa locale, che corregge in rete. È la virtuale conclusione dell’incontro per i blucelesti. Con ancora più di mezz’ora da disputare, la squadra di Bonazzoli tira i remi in barca, affranta dalle dinamiche di una gara costellata da ingenuità. Il crollo psicologico è simboleggiato da una moltitudine di errori individuali in fase di costruzione. L’Ascoli, con il minimo sforzo, amministra il doppio vantaggio, accarezzando l’idea del tris con una velenosa punizione di Falasco ribattuta da Saracco. Sul fronte opposto, un barlume di speranza è restituito dallo spunto del subentrato Tordini, che imbecca Buso ma il piazzato del numero 99 è murato da Viviano. In pieno recupero, la formazione marchigiana si ferma ad un centimetro dall’arrotondare il risultato con Rodriguez, che sull’uscita disperata di Saracco manca per poco il bersaglio.

Il Tabellino

LECCO – ASCOLI 0-2

RETI: 35’ Nestorovski (A), 10’ st Quaranta (A)
LECCO (4-3-3): Saracco; Lemmens (40’ st Eusepi), Celjak, Bianconi, Caporale; Ionita (34’ st Tordini), Sersanti (19’ st Galli), Crociata; Di Stefano (19’ st Guglielmotti), Novakovich, Buso. A disp. Melgrati, Degli Innocenti, Pinzauti, Donati, Zambataro, Lepore, Boci, Agostinelli, Galli. All. Bonazzoli.
ASCOLI (4-4-2): Viviano; Adjapong (14’ st Bayeye), Bellusci, Quaranta, Falasco; Falzerano, Caligara (14’ st Kraja, 37’ st Gnahore), Di Tacchio, Milanese (32’ st Rodriguez); Pedro Mendes (32’ st Giovane), Nestororovski. A disp. Barosi, Haveri, Millico, D’Uffizi, Manzari, Masini, Rossi. All. Viali.
ARBITRO: Santoro di Messina.
AMMONITI: Caligara (A), Crociata (L), Falasco (A), Caporale (L).
Seguici sui nostri canali