Lecco, finalmente un po' di orgoglio: pari a La Spezia in 10 contro 11
I blucelesti portano a casa un punto, nonostante l'inferiorità numerica generata dall'espulsione (inesistente) di Sersanti a metà ripresa
Hristov chiama, Buso risponde... poi nulla più. A parte un cartellino rosso, privo di qualsiasi logica calcistica, estratto dall’arbitro ai danni di Sersanti nella fase nevralgica del match. Sono orgoglio e personalità (doti ignote fin qui al Lecco del 2024) a connotare la formazione bluceleste alla prima panchina ufficiale da allenatore di Andrea Malgrati; le Aquile chiudono sull’1-1 il match del Picco al cospetto di una squadra, seppur in conclamata crisi da inizio campionato, superiore per valori tecnici. Una prestazione più che discreta, il segno verde su un bilancio di giornata sul quale i conti non tornano...ma questa volta, non a causa della squadra; piuttosto, della direzione arbitrale.
Si ritorna all’antico
Il primo, vero Lecco di Malgrati è un ritorno all’antico, nonché a quella tranche di campionato autunnale dominata da radiosi sorrisi, in grado di produrre ben 19 punti in 12 partite. Il nuovo tecnico, di fatto, relega in panchina la quasi totalità del mercato di riparazione, con la sola eccezione dell’estremo difensore Lamanna, il quale saprà rivelarsi decisivo a gara in corso. Lo stadio “Picco” di La Spezia abbraccia un Lecco pimpante fin dall’avvio ma vittima, contestualmente, delle sue immancabili amnesie difensive; è il 12’, quando una punizione da distanza siderale di Esposito spiove nell’area di rigore lecchese raggiungendo la testa di Hristov, che salta più alto di tutti e insacca. Le marcature sulle palle inattive, insomma, proprio non si fanno apprezzare; lo stesso non può dirsi per un Lecco più tonico e volitivo del consueto, vicino al pari in seguito ad una trama articolata; è con una torsione di pregevole fattura che Novakovich tiene in vita un traversone di Lepore proveniente da destra ma Buso, in piena area piccola, spedisce alle stelle. Occorre poi uno strepitoso Lamanna per sventare il raddoppio spezzino; Falcinelli riceve un traversone da destra e impatta con potenza ma l’ex portiere del Monza ci mette il guantone e smanaccia prontamente in corner.
Lamanna para, Buso trova il pertugio
Blucelesti in palla, dunque, ma costantemente traballanti in fase difensiva di fronte alle scorribande avversarie. È nuovamente Lamanna a metterci una, anzi due, pezze, tenendo caldi i guantoni a suon di interventi reattivi; il primo, con i pugni, su una stoccata di Bandinelli, il secondo si concretizza in un agile tuffo sul sinistro ficcante di Verde. Il Lecco boccheggia dietro ma denota più di un barlume di intraprendenza. Così, in finale di tempo, uno spunto del furetto con il numero 99 sulla schiena risulta fatale per la formazione ligure; su verticalizzazione di Caporale, Buso disorienta con un movimento di corpo Mateju, penetra nell’area avversaria e si porta la sfera sul destro, disegnando una parabola al bacio sul secondo palo che inganna Zoet e termina in fondo al sacco. Cavalcando l’onda del pari (non demeritato), i blucelesti chiudono in avanti la prima frazione con un destro secco di Degli Innocenti che si perde oltre la traversa.
Sersanti, rosso inesistente: orgoglio Lecco
Nessun cambio per Malgrati all’intervallo (uno invece per D’Angelo, che rimpiazza Nikolau con Tanco); il Lecco riparte come aveva finito, ossia in proiezione offensiva, con un bolide di Lepore dalla distanza che sorvola la traversa. Ma è la nascente stella di matrice empolese Duccio Degli Innocenti a seminare nuovamente il panico tra la retroguardia ligure; ricevuta palla da Celjak, il classe 2003 si immette in un corridoio promettente eludendo gli interventi in scivolata di Nagy e Salvatore Esposito fino a portarsi in zona tiro, sfiorando il palo alla destra di Zoet. Il tutto accade prima della “topica” del giorno, potenzialmente letale per il match bluceleste. Il minuto è il numero 21, quando il direttore di gara Ayroldi di Molfetta ravvisa un fallo inesistente di Sersanti, già ammonito, ai danni di Verde; l’intervento è nettamente sul pallone ma l’arbitro non ci pensa due volte: seconda ammonizione e rosso per il centrocampista di scuola Juventus. Le flebili certezze riaccumulate dalle Aquile al Picco rischiano così di sciogliersi al sole di La Spezia; a mantenerle compatte, una generosa dose d’orgoglio, unitamente alla ritrovata (nel secondo tempo) stabilità difensiva. L’inferiorità numerica, alla prova dei fatti, non smuove gli uomini di Malgrati, che “vedono nero” soltanto in una circostanza, coincidente con una punizione di Esposito che scheggia il palo. Il Lecco, in sintesi, riesce nell’intento di barcamenarsi con i mezzi a propria disposizione, generando addirittura qualche brividino ai padroni di casa in ripartenza, nell’economia di un finale di gara che, tuttavia, non muta le sorti dell’incontro. Al Picco finisce 1-1: un segnale incoraggiante per il finale di campionato.
Il tabellino di Spezia - Lecco
SPEZIA – LECCO 1-1
RETI: 12’ Hristov (S), 41’ Buso (L).
SPEZIA (3-4-3): Zoet; Mateju, Hristov, Nikolau (1’ st Tanco); Vignali (18’ st Cassata), Nagy (38’ st Moro), Esposito S., Elia; Verde, Falcinelli (18’ st Esposito F.), Bandinelli (25’ st Kouda). A disp. Zovko, Cipot, Pietra, Corradini, Gelashvili, Candelari, Bertola. All. D’Angelo.
LECCO (4-3-3): Lamanna; Lepore, Celjak, Bianconi, Caporale; Sersanti, Degli Innocenti (32’ st Lunetta), Ionita (25’ st Galli); Crociata (39’ st Listkowski), Novakovich (39’ st Inglese), Buso (32’ st Parigini). A disp. Melgrati, Capradossi, Frigerio, Guglielmotti, Salomaa, Beretta, Lemmens. All. Malgrati.
ARBITRO: Ayroldi di Molfetta.
AMMONITI: Sersanti (L), Tanco (S), Bandinelli (S), Novakovich (L), Lamanna (L), Crociata (L), Parigini (L), Celjak (L).
ESPULSO: Sersanti (L) al 21’ st.