Lecco brillante ma sprecone, le Rondinelle ne approfittano: finisce 0-2
Alla prima in B al Rigamonti - Ceppi dopo 50 anni, i blucelesti falliscono due rigori e regalano i tre punti al Brescia
Generoso, volitivo, intraprendente ma sprecone e puntualmente punito: fedele ritratto di un Lecco che, alla sua prima al Rigamonti – Ceppi in cadetteria, cede al concreto Brescia. Balbettante in retroguardia per 45 minuti, la formazione di Gastaldello ha avuto il pregio di cementarsi attorno al minimo margine di vantaggio (immediatamente incamerato grazie ad una prodezza di Borrelli), plasmando strada facendo il proprio successo. Lodevoli per spirito e costrutto, i blucelesti hanno fortemente peccato di cinismo e i due rigori falliti, a braccetto con una quantità significativa di occasioni da rete sprecate, ne sono la prova.
Lampo di Borrelli ma il Lecco c’è
Formazione rivisitata per le Aquile rispetto alla prima contro il Catanzaro. Luciano Foschi conta sul rientrante Battistini e su Marrone (quest’ultimo all’esordio in maglia bluceleste) per comporre un pacchetto difensivo rifinito da Bianconi, dirottato sul centro-sinistra della linea difensiva rispetto al match dell’Euganeo, che lo aveva visto agire da perno di retroguardia. Dalla cintola in su, spazio per il vivace Sersanti ed il promettente Di Stefano, entrambi convincenti da subentrati alla prima uscita stagionale. Ma il biglietto da visita esibito dagli ospiti ha del preoccupante; le Rondinelle spiccano il volo per la trequarti avversaria propiziando una sponda aerea per il possente Borrelli la cui battuta di prima intenzione è di pregevole fattura e scavalca un sorpreso Melgrati per lo 0-1. Lecco colpito a freddo ma tutt’altro che arrendevole: il cronometro tocca l’11’ quando Novakovich decide che è tempo di caricarsi sulle spalle l’attacco bluceleste. Ma l’iniziativa personale del centravanti di passaporto statunitense, per quanto spumeggiante, trova la pronta opposizione di Lezzerini. Preludio ad una prima frazione vibrante e al contempo stregata per un Lecco che, pur non centrando il bersaglio, entusiasma. E non poco.
Lecco brillante ma sprecone: Novakovich angola troppo
Se Novakovich detta la linea, il suo compare di reparto Di Stefano ne interpreta i dettami alla perfezione; l’elettrizzante serpentina del giovane ex Sampdoria si conclude con il botto, nonché con il penalty conquistato per l’intervento irregolare di Dickmann. Discreta rincorsa per Novakovich che calcia teso alla sinistra di Lezzerini, cogliendo in pieno il palo. Blucelesti a bocca asciutta ma con la mente fredda ed il cuore caldo; effervescente Di Stefano, che scatta alle spalle dell’impacciata difesa bresciana, lascia rimbalzare e calcia in porta, trovando un attento Lezzerini sulla propria strada. Con l’orologio che corre verso metà tempo, Crociata cerca lo spiraglio da fuori area mediante una conclusione a scendere ben eseguita ma la sfera non si abbassa a sufficienza. Esaurite le prime quattro sortite, il monologo lecchese si addentra nel suo atto quinto, quello con il maggior acuto: un corner dalla destra semina il panico nell’area ospite, Sersanti corregge di testa nell’area piccola ma Bjarnason salva alla disperata. Dopo tanto soffrire e barcollare in fase difensiva, il Brescia si ripropone sfoderando un temibile Borrelli, frenato da Melgrati che copre adeguatamente il primo palo.
Indecisione Battistini, il Brescia ne approfitta
Neanche a dirlo, il primo spunto di marca bluceleste è opera di un Di Stefano sugli scudi; rientrato sul destro, il numero 73 tiene caldi i guantoni di Lezzerini, che si distende e abbranca la sfera in due tempi. Grinta e coraggio per un Lecco mai domo, sebbene in termini di lucidità la formazione di Foschi paia stentare rispetto alla brillante prima frazione. Se ne avvede il tecnico di Albano Laziale, il quale opta per la solidità di Galli e la verve di Tenkorang. Ma un’indecisione in fase di gestione ad opera di Battistini nella metà campo bluceleste produce la seconda tegola di giornata per le Aquile; Bianchi entra in possesso della sfera, progredisce verso Melgrati e la piazza alle spalle di quest’ultimo senza affanni. Rammarico e forza della disperazione prendono il sopravvento per un Lecco comprensibilmente in calando sul piano dei ritmi. Una fiammella si accende dal sinistro di Tenkorang ma è fugace; la solida presa di Lezzerini si frappone tra i blucelesti e l’1-2. Abbassata la saracinesca, ipotecato il risultato, il Brescia avanza al piccolo trotto verso il secondo successo consecutivo dopo quello di quindici giorni fa ai danni del Cosenza. Potrebbe esserci gloria anche per Moncini, che riceve dalle retrovie e brucia sullo sprint un Bianconi ormai in riserva ma le punta delle dita di Melgrati limitano i danni. A match ormai virtualmente chiuso, uno stacco di testa di Eusepi su spiovente dalla destra propizia il tocco di mano di Cistana ed il secondo rigore di giornata ne è la logica conseguenza. Infelice l’esecuzione di Eusepi, con Lezzerini che intuisce e blocca a terra. Si chiude dunque amaramente il pomeriggio per la squadra di Foschi, al netto dei segnali positivi inviati per tutto il primo tempo al popolo bluceleste.
Il tabellino di Lecco - Brescia
LECCO – BRESCIA 0-2
RETI: 3’ Borrelli (B), 18’ st Bianchi (B)
LECCO (3-5-2): Melgrati; Battistini, Marrone (10’ st Tenkorang), Bianconi; Giudici, Sersanti (10’ st Galli), Ionita (32’ st Degli Innocenti), Crociata (19’ st Eusepi), Lepore; Novakovich, Di Stefano (19’ st Tordini). A disp. Saracco, Caporale, Pinzauti, Boci, Mangni, Agostinelli, Lemmens. All. Foschi.
BRESCIA (3-5-2): Lezzerini; Papetti, Cistana, Mangraviti (38’ st Adorni); Dickmann, Fogliata (1’ st Besaggio), Paghera (26’ st Olzer), Fares (26’ st Galazzi), Bjarnason; Bianchi, Borrelli (31’ st Moncini). A disp. Andrenacci, Ndoj, Riviera, Nuamah, Bisoli. All. Gastaldello.
ARBITRO: Ferrieri Caputi di Livorno.
AMMONITI: Battistini (L), Fares (B), Crociata (L), Marrone (L), Galazzi (B).