Serie C

Lecco, beffa all'ultimo respiro: l'Ancona reagisce e fa 2-2

La prima dei playoff è agrodolce per i blucelesti, meritatamente in vantaggio di due reti fino all'83' e colpevolmente rimontati nel finale

Lecco, beffa all'ultimo respiro: l'Ancona reagisce e fa 2-2
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La beffa, quando il più pareva fatto. Il Lecco domina in lungo e in largo per 75 minuti sul terreno dell’Ancona prima di rallentare bruscamente ed essere rimontato sul pari dalla formazione di Marco Donadel nel finale di gara. Certo, il 2-2 è risultato che, nella sostanza del discorso qualificazione, sorride ai blucelesti, i quali dispongono di due risultati su tre per approdare ai quarti di finale, ma l’occasione di blindare già questa sera il passaggio del turno era divenuta troppo ghiotta per non essere colta. Il Lecco si trova dunque costretto a recitare il mea culpa; l’Ancona, rimasto in partita soprattutto grazie al proprio portiere, ha ridato più di un senso alla gara di ritorno, in programma per lunedì 22 maggio, ore 20:30, al Rigamonti – Ceppi.

 L’ex Perucchini pare invalicabile

Lo stadio «Del Conero» è lo scenario designato per ospitare il Lecco sul palcoscenico dei playoff; 25 giorni dopo l’ultima gara disputata (0-0 casalingo contro la Pro Vercelli), Luciano Foschi rispolvera il proverbiale 3-5-2, con la sorpresa Bianconi, ex di turno, preferito ad un Enrici non al 100% ed una linea mediana in cui Zuccon e Ilari, chiamati a sopperire alla pesante assenza dello squalificato Girelli, agiscono ai lati di Galli. È un Lecco tonico quello della prima frazione marchigiana; spavalda ed intraprendente sulla corsia di destra, guardinga e meticolosa sul fronte di sinistra, la squadra di Foschi ha in equilibrio ed imprevedibilità le frecce più appuntite della propria faretra. I primi cinque minuti sono lì a dimostrarlo: al 3’, i blucelesti svariano per il fronte offensivo con Pinzauti che s’invola sulla destra e crossa, Buso che addomestica la sfera e calcia a rete, la respinta di un difensore locale genera un flipper all’esito del quale Perucchini abbranca la sfera gettandosi sui piedi di Ilari, salvo poi ripetere la stessa prodezza su Zuccon poco più tardi. È proprio lui, Filippo Perucchini, bluceleste nella stagione 2011-12, a generare presupposti per cancellare gli speranzosi sorrisi dagli sguardi lecchesi; l’estremo difensore dell’Ancona fa buona guardia su una ficcante conclusione di Galli, murando prontamente anche le successive deviazioni aeree di Pinzauti e Celjak, mostrandosi invalicabile. Tutto questo in appena un quarto d’ora: se l’avvio di gara locale non risulta amaro, i dorici lo devono al proprio portiere.

 Celjak in gol alla centesima da bluceleste

Sono forse gli interventi in serie di Perucchini a trasmettere rinnovata fiducia ai padroni di casa, i quali cominciano a tramare nella metà campo bluceleste. Architettata a puntino dalla fase offensiva anconetana, l’azione del 23’ genera agli ospiti più di un brivido ma sul tocco di sinistro di Paolucci, propiziato da Martina, Melgrati risponde a tono al collega locale. Le palle inattive, che poco prima avevano originato le promettenti incornate di Pinzauti e Celjak, assurgono nuovamente a fonte di pericolosità al 28’; il tracciante di Lepore viene ribattuto in maniera incerta, Ilari ne approfitta e ripropone in gioco aereo, la retroguardia anconetana calcola decisamente male i tempi di attuazione della trappola del fuorigioco ed è proprio lui, Vedran Celjak, alla sua centesima partita con la maglia del Lecco, a trovare la deviazione vincente. Blucelesti avanti, con pieno merito. Ha carattere episodico la folata dorica del minuto 42, sebbene, ad essere tirato in ballo, sia il montante della porta di Melgrati, con la zampata di Moretti su invito dalla sinistra che ci si stampa in pieno, appena prima che Basso, con un tiro radente da fuori, costringa Melgrati alla deviazione in corner.

Gemma di Giudici ma a far brillare gli occhi è Buso

La squadra di Foschi non sembra avere alcuna intenzione di limitarsi ad amministrare il margine di vantaggio; Zuccon è l’arma in più di inizio ripresa e impensierisce in due circostanze un Perucchini sempre all’erta. Sbalorditivo è il numero uno anconetano, al pari della giocata balistica di Giudici; il tocco morbido di Lepore propizia una gemma di collo-esterno del capitano da fuori area, destinata all’incrocio, ma l’estremo difensore smanaccia miracolosamente sulla traversa con la punta delle dita ed evita uno dei potenziali gol dell’anno. Esultanza solo rimandata: all’alba della fase finale del match, un corridoio di Ilari imbecca il furetto Buso, abile a convergere sul destro e a scoccare una conclusione che incoccia il corpo di De Santis prima di terminare in fondo al sacco. Raddoppio bluceleste: l’esultanza di Buso sotto la curva anconetana costa il giallo al numero 99 delle aquile ma la strada per una gara di ritorno all’insegna della moderata tranquillità pare ormai spianata.

I cambi regalano all’Ancona l’ennesimo finale scoppiettante

Il Lecco, però, ha fatto i conti senza l’oste, o per meglio dire, il padrone di casa. L’Ancona pare al tappeto, tramortito dal doppio «schiaffo» come dalle continue scorribande ospiti, che però, di fatto, si arrestano alla rete dello 0-2. La formazione di Foschi alza il piede dall’acceleratore, rinuncia alla ripartenza e presta il fianco al ritorno di fiamma di una formazione, quella marchigiana, che ha già dimostrato nei primi due turni di playoff, eliminando Lucchese e Carrarese, di poter eccellere nelle battute finali. Non per niente, i dorici accorciano le distanze dopo aver affollato l’area di rigore con i propri effettivi, aver costretto Melgrati ad un miracolo e la difesa bluceleste ad una balbettante ribattuta, sulla quale il pimpante Prezioso è il più lesto di tutti e insacca. La vera beffa, per il Lecco, è quella che si materializza in zona Cesarini. Con l’onorevole successo lontano dalle mura amiche che pare ormai in cassaforte, la fase difensiva di Foschi viene squarciata dall’inserimento al bacio di Di Massimo, sul quale Melgrati si oppone alla disperata, ma la ribattuta premia ancora una volta i locali, che colgono sottomisura il 2-2 con Petrella, altro subentrato. Una doccia fredda per il Lecco, che ai punti avrebbe meritato di vincere, ma che di fatto si è letteralmente consegnato all’Ancona in una fase conclusiva di gara del tutto insufficiente.

Il tabellino di Ancona - Lecco

ANCONA – LECCO 2-2

RETI: 28’ Celjak (L), 30’ st Buso (L), 38’ st Prezioso (A), 49’ st Petrella (A)

ANCONA (3-4-1-2): Perucchini; Barnabà, Mondonico (33’ st Camigliano), Brogni; Mezzoni (17’ st Petrella), Paolucci, Basso, Martina (27’ st Prezioso), Moretti (27’ st De Santis); Spagnoli, Melchiorri (1’ st Di Massimo). A disp. Piergiacomi, Vitali, Lombardi, Ruani, Pecci, Mattioli, Fantoni. All. Donadel.

LECCO (3-5-2): Melgrati; Celjak, Battistini, Bianconi (21’ st Stanga); Giudici (33’ st Tordini), Zuccon, Galli (18’ st Lakti), Ilari, Lepore; Buso (33’ st Zambataro), Pinzauti (21’ st Bunino). A disp. Stucchi, Maffi, Maldini, Enrici, Scapuzzi, Martorelli, Cusumano, Mangni, Ardizzone. All. Foschi.

ARBITRO: Centi di Terni.

AMMONITI: Paolucci (A), Giudici (L), Mondonico (A), Moretti (A), Buso (L), Prezioso (A).

Foto credit: US Ancona

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