La storia del canoista derviese Kwadzo Klokpah, dal dramma in Ghana alla partenza per le Paralimpiadi di Tokyo
"E' un onore poter essere il primo derviese che va alle Olimpiadi, devo molto a Dervio perché sono stato accolto da piccolo in questa comunità e ho i miei più cari legami in questo paese"
Un sogno che si avvera, l'obiettivo di una vita che diventa realtà: canoista derviese Kwadzo Klokpah è pronto per partire per le Paralimpiadi di Tokyo. Salirà su un volo domani e scenderà in acqua, con la sua canoa, il prossimo 2 settembre nella specialità K1/KL3 sui 200 metri.
La storia del canoista derviese Kwadzo Klokpah, dal dramma in Ghana alla partenza per le Paralimpiadi di Tokyo
32 anni, di origini ghanesi, l'atleta della Canottieri Lecco, allenato dal tecnico tecnico Giovanni Lozza, da 21 anni vive a Dervio. In Italia è arrivato grazie al papà Stefano Cassinelli, giornalista lecchese e auttale sindaco di Dervio, che conosce Kwadzo nel 2000 proprio in Ghana dove era impegnato in una missione . "Ricordo bene il nostro primo incontro - aveva raccontato nel 2017 Casinelli in occasione di una conviviale del Panathlon Lecco - arrivava da un ospedale dove aveva subito la parziale amputazione di un arto. Non mangiava da giorni, perché nessuno gli portava del cibo durante la degenza. Era orfano, sua madre era morta quando era in fasce e suo padre lo aveva abbandonato. Pesava 19 chili, sulla carta aveva 11 anni ma non ne dimostrava più di sei".
"Lo sport mi ha aiutato a superare i miei problemi e le difficoltà"
Oggi Kwadzo è un atleta disabile che ha collezionato grandi, grandissimi successi conquistando più volte anche il titolo italiano. Kwadzo si è avvicinato alla canoa nel periodo del liceo. "Ho fatto 3 anni di kayak in prima, seconda e terza liceo, poi ho mollato, non avevo la testa per farlo in modo serio. Il richiamo però era irresistibile - aveva raccontato il giovane ripercorrendo la sua passione - così ho convinto mio papà ad iscrivermi in Canottieri. L'accoglienza che ho ricevuto è stata bellissima, tutti mi sostengono, stare qui è come stare in famiglia. Lo sport mi ha aiutato a superare i miei problemi e le difficoltà".
Kwadzo Klokpah: "Poter rappresentare l’Italia e Dervio a Tokyo è una grande gioia"
“È una grande gioia per me, il risultato di un impegno di tanti anni - commenta - Ringrazio la Canottieri Lecco e la Nazionale per avermi dato fiducia in questi anni e ringrazio gli sponsor che mi hanno sostenuto. Poter partecipare alle Olimpiadi per un atleta è il massimo risultato auspicabile, è una conquista eccezionale. Personalmente è un onore poter essere il primo derviese che va alle Olimpiadi, devo molto a Dervio perché sono stato accolto da piccolo in questa comunità e ho i miei più cari legami in questo paese. Poter rappresentare l’Italia e Dervio a Tokyo è una grande gioia. Sono grato anche per la mia famiglia adottiva che in questi anni ha sempre sostenuto la mia attività sportiva, è anche grazie a loro se sono arrivato fino a qui. Ringrazio anche la mia fidanzata Veronica per sostenermi”.
Tutti a fare il tifo il 2 settembre
Come detto l'appuntamento con la storia sarà il 2 settembre “Le gare sui 200 metri si giocano in una manciata di secondi per cui è sempre difficile sapere cosa accadrà. Credo che il traguardo di essere arrivato alle Olimpiadi sia già qualcosa di eccezionale, qualunque altra cosa che arriverà sarà un ulteriore dono”.