Serie C

La Pro Sesto dell'ex Capogna spegne i blucelesti: 0-2 al "Rigamonti - Ceppi"

Ko interno per la Calcio Lecco, colpita nel secondo tempo da Suagher e Bianco

La Pro Sesto dell'ex Capogna spegne i blucelesti: 0-2 al "Rigamonti - Ceppi"
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Lampo di Suagher, raddoppio di Bianco e la Pro Sesto passa al Rigamonti – Ceppi, disegnando una serie di punti interrogativi sulla compagine lecchese. Il dato senza dubbio più preoccupante del pomeriggio, al di là della sconfitta interna contro una formazione reduce da un difficoltoso inizio di campionato, coincide con la carenza di tiri in porta; le uniche occasioni, i blucelesti le hanno costruite su palla inattiva, soffrendo per il resto la solidità degli ospiti. Una caduta inattesa, destinata a lasciare strascichi.

Brivido Eusepi

Un rinvio sbagliato di Stucchi dopo 25 secondi di gara, che carambola su un giocatore sestese e varca la linea laterale, pare quasi simboleggiare il primo tempo in salita che attende la Calcio Lecco. Nulla in confronto al brivido che corre lungo le schiene dei tifosi locali dopo appena una manciata di secondi. La ripartenza, di marca bluceleste, è propiziata da un generoso recupero di Giudici su Capelli e alimentata da un tracciante di Lepore sul secondo palo diretto a Eusepi, che manca l’impatto con il pallone e si accascia a terra dolorante. Subito si pensa al peggio ma l’ex Alessandria, soccorso dallo staff medico bluceleste, rientra in campo dopo un paio di giri di lancette. Pericolo scampato.

Blucelesti pericolosi solo con i difensori

Sollievo per le condizioni di Eusepi, non propriamente per lo sviluppo della gara. La compattezza è l’arma in più della formazione ospite, che applica un pressing efficace sui portatori di palla avversari e, attraverso i propri interpreti offensivi, tra cui figura l’ex di turno Capogna, tenta, timidamente, di farsi strada nella difesa a tre inizialmente schierata da Tacchinardi. Il tecnico cremasco, anziché dopo un’ora di gioco come avvenuto nella gara casalinga contro la Pergolettese, passa alla difesa a quattro dopo appena quindici minuti, ma il cambio di modulo non sortisce gli effetti sperati. Gli unici pericoli generati dalle aquile nella prima frazione provengono dalle palle inattive; al 18’, uno spiovente di Lepore si deposita sulla testa di Battistini, la cui deviazione è facile preda di Del Frate. Per sporcare nuovamente i guantoni del portiere ospite, occorre attendere l’elevazione di Celjak del 44’, che genera però niente più che un sussulto. Nel mezzo, molta fatica nel costruire trame di gioco e una Pro Sesto ordinata, come la si era vista nei precedenti relativi alle ultime due stagioni.

Prove generali di D’Amico

Ad inizio ripresa, il vento sembra cambiare; non tanto per i padroni di casa, le cui amnesie sul piano tecnico cominciano a far storcere il naso al pubblico del Rigamonti – Ceppi, quanto per gli avversari, che appaiono più propositivi. Ne è la dimostrazione quanto accade al 3’; la Pro Sesto profitta di un’indecisione della retroguardia bluceleste e il tiro a giro di D’Amico sbatte sul palo alla sinistra di Stucchi. Il Lecco non ingrana e neppure le quattro sostituzioni operate da Tacchinardi nel giro di dieci minuti generano nell’immediato la scossa. È di nuovo la Pro Sesto ad accarezzare l’idea del vantaggio sugli sviluppi di una punizione, complice una sfera velenosa che attraversa l’area piccola senza essere ribadita in rete.

Suagher scrive il successo, Bianco pone il punto esclamativo

E quando la punizione promettente capita al Lecco, le aquile la combinano grossa; Maldonado tocca per Mangni, che s’intestardisce in un dribbling di troppo e fa scattare il contropiede sestese, frenato da un fallo tattico di Giudici; la battuta di Bruschi è tagliente e propizia la deviazione vincente di Suagher, che gela il Rigamonti – Ceppi. Che il vantaggio fosse nell’aria se ne può discutere, certo è che il Lecco poco ha fatto per impedirlo. Con la forza della disperazione, i blucelesti si rituffano in avanti e comincia ufficialmente la forsennata ricerca del pari: le palle da fermo paiono costituire l’unica vera fonte di pericolo. Al 31’, Celjak, gettatosi nella mischia, se la ritrova sul destro e colpisce a botta sicura ma Del Frate salva il risultato. Sul fronte opposto, Capogna fa salire i suoi, attende la sovrapposizione di Bianco e ne favorisce il sinistro, smanacciato da Stucchi. La confusione del pomeriggio lecchese è tutta contenuta nell’azione che porta la Pro Sesto a porre la ciliegina sulla torta. Pecorini protegge palla nei pressi della bandierina ma patisce la pressione di Bianco e se la fa soffiare; l’intervento di Zuccon in scivolata è tardivo e l’attaccante ospite ha la strada spianata per il raddoppio. Un 2-0 che deve far riflettere, specie considerando il periodo di crisi di risultati che la Pro Sesto attraversava prima del match del Rigamonti – Ceppi.

 

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