Serie B

Gli episodi girano bene alla Sampdoria: De Luca abbatte il Lecco

I blucelesti tengono botta per più di 70 minuti, salvo poi soccombere in seguito all'espulsione di Lepore e al sigillo doriano

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Entra dalla panchina in una situazione di emergenza e manda in archivio la pratica: si chiama Manuel De Luca e ha deciso il match del Rigamonti – Ceppi. Cade così un Lecco tenace e lodevole per abnegazione ma ancora una volta impreciso sottoporta e fragile nei momenti nevralgici della partita. Al cospetto di una Sampdoria decimata dagli infortuni, infatti, i blucelesti hanno prodotto una discreta quantità di occasioni da rete, risultando costanti in termini di pericolosità, salvo poi alzare il piede dall’acceleratore in seguito all’espulsione diretta di Checco Lepore, decretata dall’arbitro con l’ausilio del Var, e subire l’ennesima, amara, punizione di una stagione maledetta.

 “Questa Curva non retrocede”

La forsennata corsa ai playoff da un lato, il dovere morale di onorare maglia e finale di campionato dall’altra; motivazioni agli antipodi, quelle di Sampdoria e Lecco, chiamate a sfidarsi in un Rigamonti – Ceppi reso effervescente dal calore del pubblico di entrambe le fedi; numeroso e coreografico quello blucerchiato, con tanto di bandieroni sventolati nel cielo lecchese ed una cospicua dose di suoi esponenti a popolare anche i Distinti, orgoglioso ed intramontabile quello bluceleste, che nella Nord sintetizza tutto il suo sentimento: “Questa Curva non retrocede”, il coro dei supporters delle Aquile, accompagnato da applausi scroscianti ed espressioni di approvazione. Così, il genuino botta e risposta di inizio gara tinteggia un pomeriggio dal cielo grigio e dai carenti stimoli (almeno su sponda lecchese, data la retrocessione maturata aritmeticamente pochi giorni prima al Tardini di Parma).

Acuto Caporale ma la musica non cambia

Sospinto dal calore della propria gente, il Lecco non tarda a prendere in mano la partita. La prima sortita è su corner ed è propiziata da una sponda aerea di Novakovich per Bianconi, che tenta la spaccata ma non inquadra la porta. Collante della manovra delle Aquile è proprio il centravanti di passaporto statunitense, abile poco più tardi a far proseguire l’azione in favore di Sersanti, che taglia dalla destra e imbocca l’autostrada creatasi dinnanzi ai suoi occhi ma la sfrutta nel peggiore dei modi, calciando debolmente a lato. Il doppio antipasto precede la portata principale del menu dei rimpianti: al 15’, Caporale irrompe in piena area di rigore facendosi largo tra la difesa blucerchiata ma la carenza di «killer instinct» si fa sentire e la botta di sinistro termina alta. Il tutto, nel bel mezzo di una nuova protesta della Curva Nord all’indirizzo del patron Paolo Leonardo Di Nunno, con tanto di cori di contestazione ed invito a congedarsi da Lecco. Dopo 20 minuti opachi, la Sampdoria di Andrea Pirlo esce dal guscio e punge la difesa locale mediante una trama ben congegnata, che da Verre transita per Murru, smarcato a tu per tu con Melgrati, ma il portiere bluceleste si oppone con prontezza. Il primo tempo esaurisce qui i suoi acuti; la seconda metà, sulla falsa riga dell’iniziale, esibisce una Samp impalpabile ed un Lecco apprezzabile per impeto e determinazione, seppur impreciso all’atto della conclusione. Si perdono così a lato due fendenti scoccati da Parigini e Buso a poche lunghezze dall’intervallo.

Inglese, il sinistro è “loffio”

Con una sostituzione nelle file doriane (Benedetti per Kasami), senza squilli significativi e con l’equilibrio regnante: così si apre il secondo tempo di Lecco – Sampdoria. Alla ricerca di uno spunto degno di menzione, il Lecco sviluppa gioco sul binario di destra, con il cross basso di Parigini per Buso che, sbilanciato da un avversario, manca l’appuntamento con il pallone. Sul fronte opposto, un’indecisione bluceleste propizia il tentativo dalla distanza di Alvarez, che transita abbondantemente a lato. Il cronometro corre verso il quarto d’ora e la ripresa conosce un sussulto. L’ingresso di Inglese per Novakovich proietta il centravanti di proprietà del Parma nel pieno della manovra bluceleste e la palla gol si materializza nel giro di una manciata di minuti; con un guizzo, Parigini trova un corridoio d’autore per Caporale, che scodella sul secondo palo per Inglese, “loffio” nel tocco di sinistro murato dai piedi di Stankovic. Alla più grande palla gol del match segue un nuovo rimescolamento delle carte blucelesti, con Crociata e Guglielmotti buttati nella mischia in luogo di Degli Innocenti e Parigini.

Lecco in dieci: gli episodi girano bene alla Sampdoria

Al 28’, l’episodio della svolta per le sorti doriane. Pedrola riceve palla sulla corsia di sinistra e avanza ma la sua iniziativa viene frenata da un intervento deciso di Lepore. Il direttore di gara estrae il cartellino giallo all’indirizzo del terzino bluceleste, salvo poi, in seguito alla chiamata del Var, correre verso lo schermo per dirimere la controversia tra ammonizione ed espulsione. A spuntarla è quest’ultima: rosso per Lepore, Lecco in dieci uomini. Corre ai ripari Malgrati, inserendo nuova linfa sulle fasce con Lemmens e Lunetta per garantire maggior copertura in vista di un finale che si preannuncia accesissimo. La Samp alimenta la pressione e sfiora il vantaggio con una spizzata di Ghilardi fuori misura. Siamo solo alle prove generali: con l’intera squadra ospite proiettata in avanti, Pedrola fronteggia Lemmens e Crociata, convergendo con fin troppa semplicità sul destro e piazzando di giustezza la sfera nell’area piccola; Melgrati buca l’intervento, Sersanti interviene alla disperata in scivolata deviando il pallone sul palo ed il tap in vincente di De Luca completa l’opera: Sampdoria avanti. Il cronometro dice 36’: il finale è proibitivo. Ci prova Crociata a dare un senso al pomeriggio bluceleste, con un piazzato dal limite dell’area promettente ma impreciso. Spenta anche l’ultima fiammella di speranza, il recupero è tutto blucerchiato: è soltanto Ntanda a graziare le Aquile dallo 0-2, spedendo sopra la traversa un pallone ribattuto da Melgrati e sfiorando il palo con il sinistro a giro in quello che costituisce l’ultimo atto del match. La Sampdoria, senza strafare, vince al Rigamonti – Ceppi e spolvera la propria poltrona nei playoff.

Il tabellino di Lecco - Sampdoria

LECCO – SAMPDORIA 0-1

RETI: 36’ st De Luca (S).

LECCO (4-3-3): Melgrati; Lepore, Celjak, Bianconi, Caporale; Ionita (32’ st Lemmens), Degli Innocenti (22’ st Crociata), Sersanti; Parigini (22’ st Guglielmotti), Novakovich (11’ st Inglese), Buso (32’ st Lunetta). A disp. Saracco, Salomaa, Capradossi, Frigerio, Louakima, Ierardi, Galli. All. Malgrati.

SAMPDORIA (3-4-2-1): Stankovic; Leoni, Ghilardi, Gonzalez; Stojanovic, Yepes, Ricci, Murru (8’ st Giordano); Kasami (1’ st Benedetti), Verre (19’ st Pedrola); Alvarez (19’ st De Luca). A disp. Tantalocchi, Ravaglia, Piccini, Conti, Ntanda, Darboe. All. Pirlo.

ARBITRO: Tremolada di Monza.

AMMONITI: Ricci (S), Degli Innocenti (L), Crociata (L)

ESPULSO: Lepore (L) al 28’ st.

 

 

 

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