Fietta e Stanzani piegano la Calcio Lecco: ancora una sconfitta allo «Speroni»
Si interrompe la serie positiva dei blucelesti, sconfitti da una volitiva Pro Patria
Il Lecco di Busto Arsizio è l’ombra della squadra solida e concreta vista complessivamente sin qui; la Pro Patria lo batte senza patemi, tramite una prova non certo spettacolare ma gagliarda quanto basta per venire a capo del proprio avversario. Per i blucelesti, lo «Speroni» si conferma terreno ostile.
Formazione dei blucelesti parzialmente rivisitata
Terzo impegno nell’arco di una settimana: vuoi per assenze, vuoi per acciacchi e fatiche accumulate nell’ultimo periodo, Foschi altro non può fare che rivisitare la formazione scesa in campo mercoledì contro il Renate; ai box Celjak, la scelta del laziale cade su Lepore, per una linea difensiva per il resto formata da Battistini ed Enrici; torna in campo dopo qualche settimana Rossi, che rileva Zambataro, mentre in attacco si rivede Mangni dal primo minuto in luogo dello squalificato Buso.
Il palo grazia il Lecco
Le premesse per un primo tempo scintillante ci sono, visto l’ottimo momento attraversato da entrambe le compagini, ma il campo racconta altro; nei primi 45 minuti sia Lecco che Pro Patria svolgono adeguatamente il compitino ma non pungono come ci si potrebbe attendere. L’appiattimento generale è intervallato soltanto da due sortite offensive, una per parte: la prima opportunità (e che opportunità!) giunge al 24’, quando il tocco di mano di Battistini nell’area di rigore ospite frutta un calcio di rigore per i bustocchi; sul dischetto si presenta Castelli, Melgrati intuisce la direzione del tiro e si distende ma è il palo a graziare i blucelesti. La dea bendata assiste ma non scuote la squadra di Foschi, che comunque tiene il campo con ordine, al pari del proprio avversario; per assistere al primo spunto offensivo ospite occorre attendere il 42’, con il traversone di capitan Giudici che raggiunge in piena area Mangni; la difesa locale va a vuoto ma l’attaccante delle aquile colpisce debolmente e la sfera si deposita tra le braccia di Del Favero. Il Lecco va a riposo con una punta di amaro in bocca ma con una buona notizia proveniente da Vercelli, dove il parziale sfavorevole al Pordenone proietta i blucelesti provvisoriamente al comando della classifica, in coabitazione con i neroverdi.
Le aquile perdono quota
La notizia del primato riagguantato non rinvigorisce però i blucelesti. Nella ripresa di Busto Arsizio, il Lecco smarrisce quel barlume di intensità e convinzione che lo aveva contraddistinto nel primo tempo. La Pro Patria prende coraggio e attacca dalla sinistra, con un traversone di Ndrecka che raggiunge la testa di Stanzani, il cui colpo di testa è murato da un prodigioso Melgrati; l’azione prosegue e dalle retrovie sbuca Fietta, che colpisce di piatto destro e spedisce la sfera alle spalle del numero uno bluceleste. Subìto gol, il Lecco si sfilaccia: Foschi cerca di dare la scossa alla squadra pescando dalla panchina ma per le aquile pare proprio non essere giornata. Sugli sviluppi di una ripartenza, il bomber di casa Stanzani si ritrova a tu per tu con Melgrati e imbocca la via della rete. A questo punto, per la formazione ospite la gara è davvero finita; la reazione, flebile e tardiva, si manifesta soltanto con una sortita offensiva di Enrici in pieno recupero, su cui Del Favero si esalta.
Il tabellino di Pro Patria - Lecco
PRO PATRIA – LECCO 2-0
RETI: 10’ st Fietta (P), 30’ st Stanzani (P)
PRO PATRIA (3-5-2): Del Favero; Sportelli, Lombardoni, Saporetti; Vaghi (1’ st Vezzoni), Nicco, Fietta, Ferri (39’ st Gavioli), Ndrecka (42’ st Boffelli); Castelli (21’ st Piu), Stanzani (39’ st Pitou). A disp. Cassano, Molinari, Citterio, Piran, Caluschi. All. Vargas.
LECCO (3-5-2): Melgrati; Lepore, Battistini, Enrici; Giudici (38’ st Longo), Lakti (14’ st Ilari), Galli (24’ st Maldonado), Girelli, Rossi (14’ st Zambataro); Mangni (1’ st Scapuzzi), Pinzauti. A disp. Stucchi, Maffi, Maldini, Sangalli, Pecorini, Stanga, Zuccon. All. Foschi.
ARBITRO: Maggio di Lodi.
AMMONITI: Girelli (L), Ilari (L), Giudici (L), Melgrati (L)
Foto credit: Pro Patria