Aglietti all'antivigilia di Lecco - Cittadella: «La situazione è disperata ma dobbiamo provarci»
Il tecnico augura buona Pasqua alla città con una punta di scaramanzia: «Speriamo che la Pasquetta sia migliore...»
Sviluppi sul fronte societario, una retrocessione che galoppa ad ampie falcate (seppur non ancora scolpita), la vittoria che manca da poco più di tre mesi: Alfredo Aglietti non vuole mollare. Nella conferenza stampa pre Lecco – Cittadella tenutasi oggi, sabato 30 marzo 2024, il tecnico toscano ha nuovamente trasmesso alle sue Aquile un messaggio forte e chiaro: «crederci». Farlo per i tifosi, per il club e per sé stessi. Di seguito, le sue parole.
Alla squadra non si chiede altro che mettere in campo voglia e dignità professionale. Negli ultimi mesi pochissimi giocatori hanno fatto capolino in sala stampa nei post-partita: un’assunzione di responsabilità al di là della guida tecnica sarebbe stata gradita...
«Per quello che mi riguarda il responsabile sono io. Quando c’è da spiegare determinate situazioni è giusto che venga io in quanto capo dell’area tecnica, poi ci può essere possibilità di parlare anche da parte dei ragazzi; non è la società ad impedirlo, è solo giusto che sia l’allenatore a metterci la faccia. In campo, i giocatori devono dimostrare di aver voglia ancora di lottare e di avere gli attributi, fermo restando che la matematica ancora non ci condanna. La situazione sicuramente è disperata, senza girarci attorno, ma dobbiamo cercare di regalarci e regalare una soddisfazione; in questo momento ci sono situazioni difficili da spiegare anche per dei professionisti perché sembra che il pallone pesi 100 chili, si fanno errori che normalmente certi calciatori non farebbero ma che sono determinati anche dalla classifica e dal momento poco sereno che stiamo vivendo».
Per quanto la situazione sia disperata, le due settimane di sosta possono essere servite per lavorare senza avvertire il peso delle partite?
«Il peso delle partite non ci deve essere. Dobbiamo avere la testa libera perché non abbiamo più niente da perdere; dobbiamo giocare con libertà, serenità e voglia di provare a raggiungere un qualcosa che in questo momento è quasi impossibile. Possiamo farlo soltanto attraverso un pensiero positivo, se andiamo in campo preoccupati ci saranno altri errori e risultati negativi, questo è quello che ha detto la storia del Lecco da tre mesi a questa parte. La situazione è pesante ma non possiamo continuare a pensare in negativo; il nostro cammino da qui alla fine è quasi segnato ma se c’è una possibilità di raggiungere un qualcosa di incredibile è tempo di giocare con la mente libera, incoscienti, anche un po’ presuntuosi e cercare di raggiungere quella vittoria che può permetterci di sperare».
Novità all’orizzonte sul piano tattico?
«Abbiamo continuato a lavorare su quanto proposto con Palermo e Ascoli; ad Ascoli non abbiamo fatto una brutta partita, non mi è piaciuto il finale perché abbiamo perso distanze e concesso all’avversario di segnare altri gol; fino al 60’, comunque, la partita è stata in equilibrio, abbiamo avuto due occasioni per portare la gara sul pari e probabilmente sarebbe cambiata. Chiaramente non dobbiamo “sbracare” durante la partita se le cose non vanno bene».
Queste ultime otto partite possono essere utile per pianificare le basi della prossima stagione, al di là dell’esito che maturerà sul campo?
«Sarebbero considerazioni da fare con la società, con le persone che potrebbero comporre la prossima stagione. Forse è ancora un discorso prematuro, aspettiamo qualche partita per affrontarlo; ci sono giocatori di proprietà cui occorrerebbe dare visibilità ma quest’ultima va anche meritata sul campo. Tutti i ragazzi sono a disposizione della società e devono sputare sangue, a prescindere da quella che sarà la loro stagione del prossimo anno».
Indisponibili per la gara di lunedì contro il Cittadella?
«Lamanna si è allenato, devo riflettere bene su cosa fare. Celjak è rientrato, Guglielmotti è squalificato e Louakima infortunato».
Sul girone di ritorno negativo del Cittadella (5 punti in 11 gare):
«Hanno fatto come noi, la differenza è che avevano già fieno in cascina. Sicuramente non stanno vivendo un buon momento ma sono ancora con la testa fuori dall’acqua per un grandissimo girone d’andata. Questa è la Serie B: anche le cosiddette “corazzate” possono andare in difficoltà, mentre squadre che spremono al massimo le energie per un certo periodo poi possono incorrere in momenti negativi e perdere qualcosa, come successo al Cittadella. Quella di lunedì sarà una gara tra due squadre che non stanno vivendo il miglior momento di forma ma questo ci deve interessare poco. Lavorare senza mai una gioia, diventa pesante; bisogna cercare di svoltare e raggiungere risultati positivi per rasserenarci».
A conclusione della conferenza, l’augurio di buona Pasqua di mister Aglietti, accompagnato da una considerazione in cui speranza e scaramanzia si condensano a dovere: «Voglio augurare buona Pasqua a tutta la città di Lecco...speriamo che la Pasquetta sarà migliore. Quando sono venuto qui, mi sarei aspettato una posizione di classifica diversa, fermo restando che ci sarebbe stato comunque da lottare fino alla fine; capisco che ci possa essere delusione da parte dei tifosi ma nello sport bisogna saper accettare questi momenti e compattarsi, andando avanti tutti insieme: squadra, società e città».