Scuole, De Capitani replica a Redaelli: "Io non faccio differenze tra bambini"
"Se non ci fossero i residenti degli altri paesi a venire a scuola a Pescate, probabilmente avremmo chiuso le scuole già da un pezzo"
E' un rema caldo quello della scuola a Pescate che ha scatenati un vero e proprio botta e risposta tra il sindaco Dante de Capitani e l'ex consigliere comunale di maggioranza Roberto Redaelli che ha duramente criticato l'operato dell'amministrazione. Dopo l'entrata a gamba tesa il primi cittadino ha risposto senza mezzi termini: "Io non faccio differenze tra bambini"
Scuole, De Capitani replica a Redaelli: "Io non faccio differenze tra bambini"
"In relazione al comunicato sulle scuole del consigliere comunale Roberto Redaelli, tengo a sottolineare che per me i bambini che si iscrivono alle scuole di Pescate sono tutti bambini nostri, perché non faccio differenze tra residenti e non come vorrebbe Redaelli.
I bambini non residenti pagano la mensa come i bambini residenti, e i pochi servizi a pagamento hanno le stesse tariffe uguali per tutti.
Unica eccezione lo scuolabus che costa 25 euro al mese per i non residenti e 20 euro per i residenti, ma solo perché il tragitto è più lungo, per il resto non ci sono differenze.
Redaelli vorrebbe che i servizi gratuiti fossero solo per i pescatesi? Mi dispiace ma non sono d'accordo, e per due ragioni.
La prima è che se non ci fossero i residenti degli altri paesi a venire a scuola a Pescate, probabilmente avremmo chiuso le scuole già da un pezzo perche con i nostri 15/18 bambini che nascono a Pescate all'anno, tolti quelli che vanno alle scuole private, o a Lecco per comodità dei genitori, non avremmo i numeri per fare le classi.
I servizi scolastici di alto livello che mettiamo a disposizione permettono invece di richiamare alunni da tutto il territorio, e quindi a mantenere vive e addirittura ad incrementare il numero delle classi.
Se non ci fossero i "foresti" come li chiama Redaelli i pescatesi dovrebbero mandare i loro figli a Lecco, come è già capitato nove anni fa, con tutto quel che ne consegue in termini di costi, tempi e soprattutto amicizie e socialità.
La seconda ragione è che non trovo corretto e diseducativo fare differenziazioni tra bambini residenti e non, il che vorrebbe dire dare i libri gratuiti, dotazione scolastica e tablet solo ai pescatesi, lasciando gli altri a mani vuote.
Forse Redaelli sarebbe anche capace di farla una cosa così, io no.
Se in una classe distribuisco ai bambini anche solo un quaderno, o lo do a tutti i bambini o non lo do a nessuno.
Io tengo ai pescatesi più di lui e i miei cittadini lo sanno, ma sui bambini non accetto differenziazioni di sorta.
Mi piacerebbe che queste cose contro i foresti invece di scriverle ai giornali, Redaelli li dicesse a me in consiglio comunale guardandomi negli occhi, visto che sono quasi due anni che sfugge ad ogni confronto diretto, presentandosi in consiglio comunale solo in prima convocazione quando sa che non c'è nessuno"
Dante De Capitani