Casargo

Cfpa, parte il corso di operatore agricolo

La scuola alberghiera amplia la propria offerta con il nuovo indirizzo. Silverij: “Dalle iscrizioni numeri lusinghieri”

Cfpa, parte il corso di operatore agricolo
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Cfpa, parte il nuovo corso. Lunedì 16 settembre 2024, in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico, prenderà il via al Centro di formazione professionale di Casargo l’atteso indirizzo Operatore agricolo in gestione allevamento e casaro d’alpeggio. Un’articolazione che va a completare le tre tradizionalmente presenti presso la scuola valsassinese, che permettono da anni di formare operatori della ristorazione con specializzazione in preparazione degli alimenti o, in alternativa, in sala-bar, e operatori della produzione alimentare con specializzazione in pasticceria.

Cfpa, parte il corso di operatore agricolo

Una scuola dunque ancora più completa, che aggiunge un’ulteriore opportunità per tutti i suoi studenti. “Il corso di operatore agricolo con particolare curvatura sulla caseificazione - spiega il direttore Alan Vaninetti - permette di ottenere, dopo tre annualità, il diploma di operatore agricolo in gestione allevamento e casaro d’alpeggio con livello Eqf III europeo, e, dopo il quarto anno, di diploma di tecnico del settore Eqf IV europeo abilitante all’attività. L’obiettivo è di allestire, in futuro, anche la quinta classe, che permetterà agli allievi, grazie a un’apposita convenzione con una scuola statale del lecchese, di accedere agli esami di stato per il diploma di maturità”.

Il corso di operatore agricolo ha ottenuto una buona risposta dal territorio. Il nuovo indirizzo è stato infatti attivato anche in seguito alle esigenze manifestate dalle aziende valsassinesi e dalle associazioni di categoria: enti con i quali il Cda cerca da sempre di mantenere un continuo contatto, per organizzare una scuola capace di rispondere con sempre maggiore efficacia alle richieste del mercato. “Possiamo contare su sette iscritti al primo anno, cinque ragazze e due ragazzi - continua Vaninetti - Per la maggior parte, gli studenti del nuovo indirizzo provengono dalla Valsassina.

Per il primo anno, il corso si compone di 990 ore. Le lezioni saranno afferenti sia all’area teorica, dove gli studenti affronteranno materie di carattere tradizionale, che all’area laboratoriale. Quest’ultime si svolgeranno presso le aziende valsassinesi che hanno scelto di collaborare con il Cfpa. In questo modo, i ragazzi avranno la possibilità di visionare tutta la filiera della produzione relativa alla produzione del latte, dalla stalla al prodotto finito. Fin dal primo anno quindi, avranno modo di svolgere attività fondamentali per il loro futuro lavoro, come l’allestimento e la pulizia degli spazi, la cura degli animali, la mungitura, la trasformazione del latte, la lavorazione, la conservazione e la stagionatura dei formaggi. Sono previste infine, ore di cucina, che permetteranno agli studenti di acquisire nozioni utili per il loro futuro, qualora dovessero decidere di operare presso attività ristorative caratterizzate da un forte richiamo al mondo agricolo. Penso per esempio agli agriturismi. Nel complesso, penso che la scuola possa offrire un corso davvero completo, accattivante, capace sia di catturare l’attenzione degli studenti che di preparare professionisti capaci e competenti”.

Accanto al corso di operatore agricolo, restano ovviamente attivi quello storici, ovvero cucina, sala-bar e pasticceria. Indirizzi che, ormai da diversi anni, garantiscono un’ottima risposta dagli studenti lecchesi e lombardi. “Accanto ai sette iscritti al corso di operatore agricolo, le classi prime possono annoverare altri 31 allievi - prosegue Vaninetti - Tutti i corsi proporranno il solito mix di attività teoriche e pratiche, che puntano a offrire agli studenti sia una preparazione di carattere generale che una specifica, appositamente studiata per il lavoro che andranno a svolgere in futuro. In particolare, per il nuovo anno scolastico, abbiamo deciso di potenziare lo studio della lingua inglese parlata, e l’accoglienza, pensata come disciplina trasversale a tutti i percorsi di studio della nostra scuola. Per un operatore del settore della ristorazione e più in generale dell’ambito turistico, è infatti fondamentale sapersi relazione con il cliente, sia italiano che straniero. Per questo motivo, abbiamo previsto anche specifiche attività sul fronte digitale, per permettere ai nostri allievi di imparare a padroneggiare i moderni strumenti informatici, ormai fondamentali per la gestione del marketing. Infine, proporremo attività extracurriculari, dedicate alle attività di sommelier, barman e pizzaiolo, che daranno modo ai ragazzi di rendere ancora più completa la propria preparazione”.

Il presidente del Cfpa Francesco Maria Silverij esprime la massima soddisfazione per l’imminente avvio dell’anno scolastico: “Il Cda ha lavorato con grande dedizione e professionalità per ampliare l’offerta del nostro istituto, proponendo il nuovo indirizzo di operatore agricolo. Siamo quindi molto felici che l’operazione sia andata in porto nel migliore dei modi e che il territorio abbia saputo assicurare una risposta incoraggiante. Per essere il primo anno, il nuovo corso ha raccolto un numero di iscrizioni lusinghiero. Ringrazio, oltre al direttore Vaninetti e a tutto il suo staff, le aziende che hanno deciso di mettere a disposizione la propria passione e le proprie competenze accogliendo i ragazzi presso le loro strutture, per permettere agli studenti di svolgere direttamente sul campo le attività di laboratorio. Gli imprenditori hanno sicuramente capito che la nascita di questa nuova articolazione rappresenta un investimento per il futuro dell’intero comparto lattiero e caseario della nostra provincia”. Per il Cfpa Casargo, le novità non si fermano qui. “Se l’anno scolastico in partenza coincide con l’introduzione del corso di operatore agricolo, l’anno scolastico 2025-26 - preannuncia Silverij - porterà un ulteriore nuovo indirizzo presso il nostro istituto, dedicato all’accoglienza, al marketing e al turismo. Stiamo lavorando con grande impegno per mettere a punto questo nuovo ambito, specificatamente pensato per rispondere, come tutti quelli attivi presso il Cfpa, alle richieste del mercato. Andremo a formare un professionista assimilabile al concierge, ovvero una figura già molto diffusa e apprezzata nel mondo anglosassone, destinata a svolgere un ruolo da protagonista anche in quello lombardo, italiano e mediterraneo”.

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