Un grande successo

Business Game: il Liceo Leopardi è quinto in tutta Italia

Nella competizione virtuale di Economia Aziendale conquistano sia la top 5 che la top 15 a livello nazionale, sfidando più di 150 scuole.

Business Game: il Liceo Leopardi è quinto in tutta Italia
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Il Liceo Leopardi è quinto in tutta Italia sfidando più di 150 scuole allo Young Business Talent. Complimenti ai ragazzi!

Il Liceo Leopardi è quinto in tutta Italia

Il Liceo Leopardi è arrivato quinto allo Young Business Talent, la competizione virtuale di Economia Aziendale che pone in sfida più di 150 scuole a livello nazionale. Chiara Dragone, Martina Frigerio, Matteo Montagna e Gabriele Amigoni della terza scientifico e componenti del team “Tswos”, sono i protagonisti di questo straordinario risultato.

Conquistata anche la top 15 a livello nazionale

Dopo aver superato brillantemente la fase provinciale, giovedì le squadre del Leopardi hanno affrontato la finalissima al termine della quale hanno scoperto di essere rientrati non solo nella top 5, ma anche nella top 15 a livello nazionale con due squadre. Infatti, oltre agli “Tswos” in gara nel Business Game c’erano anche le “Turn Over”, ovvero Ludovica Colella, Sara Grassi e Sofia Bonaiti.

Il liceo leopardi è quinto in italia

La gara

Entrambe le squadre quest’anno si sono dovute cimentare in una gestione virtuale di programmazione, produzione, commercio e comunicazione di un’azienda di prodotti lattiero-caseari provando a districarsi tra le varie incognite, come le campagne di marketing, le scelte del target e molto altro. Una bella occasione considerando che l’economia solitamente non viene trattata nei licei, ma al Liceo Scientifico Leopardi è stata invece aggiunta come materia curricolare.

I complimenti della preside Perossi

“Complimenti ai nostri ragazzi che hanno saputo mettersi in gioco, affrontare con grinta un’esperienza totalmente nuova e non si sono arresi davanti alle prime difficoltà – ha commentato la preside del liceo Paola Perossi – Un ringraziamento speciale al professore Giovanni Cocchia, per la cura con la quale li ha accompagnati in questa avventura che ha richiesto tanto tempo anche fuori dall’orario scolastico: un modo tutt’altro che scontato di fare scuola”.

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