Vannacci a Calolzio, "Disertare il populismo generale"
"Davanti alla violenza del linguaggio e dei contenuti del libro e all'arruolamento bisogna disertare"
Cara Prima Lecco
Avevo subito evidenziato, proprio perché avevo letto il Codice Etico della Fondazione Monastero del Lavello e fin troppe pagine del Libro del Generale Vannacci, che la serata di presentazione a Calolzio avrebbe dovuto trovare una sede altra da quella annunciata
Questo per rispetto proprio delle regole che ancor prima che la società, l'Istituzione pubblica stessa si è data.
A questo punto, pur ancora fiducioso che queste si facciano carico della decisione, auspico una scelta autonoma e libera di responsabilità dei cittadini.
Quella di lasciare solo il Generale Vannacci e i promotori lí nella loro sala conferenze sparuta e vuota.
Per una semplice e elementare ragione, regola, parlare male delle minoranze, banalizzare temi complessi, rivendicare libertà di pensiero senza prima pensare, è il non arrivare a comprendere la vergogna e populismo di cui è pregno il libro e questo modello malragionato
Perché le minoranze comprensibilmente rivendicano non soltanto diritti ma anche rispetto
E il rispetto passa dal linguaggio.
Anche per questo dovrebbero tipi così rimanere nel loro brodo, nelle loro divise mentali, perché non vi è nulla da condividere, men che meno da imparare
Vivere in una società multiculturale e multiconnessa ci impone delle responsabilità che non significa che allora non sii può più dire niente ma che non si può più dire niente senza pagarne le conseguenze.
E una prima di queste conseguenze è che uno come il Generale Vannacci con quel banale e irrispettoso populismo e mancanza di rispetto, rimanga sull'attenti davanti a una sala vuota.
Senza plotone di contestazione e senza truppe di una guerra non loro
Davanti alla violenza del linguaggio e dei contenuti del libro e all'arruolamento bisogna disertare. Anche lo spazio fuori
Paolo Trezzi