Lettere al Giornale

Un portale per gli Umarell

"Un Postalmarket di Opere e tanti soldi come se il cittadino avesse costruito il suo senso critico solo con le televendite di Mike Bongiorno e Ferragni."

Un portale per gli Umarell
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Cara Prima Lecco

Il Comune ha aperto un Portale web per monitorare le Opere pubbliche nei loro lavori di cantiere, costi, tempi, finanziamenti.
Scenografico.
Ma non è una vetrina è uno specchietto.

Un Postalmarket di Opere e tanti soldi come se il cittadino avesse costruito il suo senso critico solo con le televendite di Mike Bongiorno e Ferragni.

Né sul Portale né alla sua presentazione il tema dei soldi, così sbandierato da Gattinoni, è trasparente e completo.

- La prima omissione, furba, è tacere che quelli del Pnrr - che sono oltre il 40% del totale - son soldi né previsti né prevedibili, dirlo avrebbe però dimostrato che le dichiarazioni in campagna elettorale erano prese in giro.
Non puoi, infatti, promettere di costruire mega Opere senza sapere con che soldi farle. Restano specchietti anche se poi, fortunosamente, solo grazie alla disgrazia del Covid, ci sono e te li danno.

- Sminuire quelli da Regione liquidandoli come solo il 18% del totale è propaganda, perché in diversi progetti (tanti) risultano indispensabili: Lungolago, De Amicis, Funivia ect. Senza non li facevi.
E senza l'enormità dal Pnrr, manna improvvisa e unica, ne facevi ancora meno. 

- Bisogna però e soprattutto ricordare a Gattinoni che puoi anche fare la Reggia, i Viali all'inglese, i Ponti e pure mettere i Quadri più belli alle pareti, ma se intanto hai ridotto i servizi, aumento al massimo possibile le tasse a iniziare dalle famiglie più fragili, se ai disabili manco una passerella vuoi fargli, se hai perso occasioni e possibilità di migliorare il quotidiano ora, qui, adesso delle famiglie procrastinando interventi e aiuti solo appunto per spenderli in consulenze, pubblicità, testardaggine, cornamuse e foto, in più dentro un caos viabilistico ormai autogestito, una città più sporca e troppi cittadini volutamente lasciati indietro, ecco che al di là di un elenco delle Opere pubbliche, c’è soprattutto tutto questo che non si vede e non si fa vedere sul portale.

Ed è la vita quotidiana. Di tutti i giorni.
Che è più di un Portale da sfogliare, è fatica e difficoltà vera buttata addosso a troppi lecchesi

Paolo Trezzi

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