L'intervento

"Teleriscaldamento: il ruolo dei Comuni e i presunti motivi di riservatezza addotti da Silea"

Lettera aperta sottoscritta da cittadini e Amministratori  in vista dell'Assemblea dei Sindaci dei  Comuni Azionisti di Silea in programma per oggi, mercoledì 16 dicembre

"Teleriscaldamento: il ruolo dei Comuni e i presunti motivi di riservatezza addotti da Silea"
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Riceviamo e pubblichiamo integralmente il contributo pubblico sottoscritto da cittadini e Amministratori  in vista dell'Assemblea dei Sindaci dei  Comuni Azionisti di Silea in programma per oggi, mercoledì 16 dicembre

"Teleriscaldamento: il ruolo dei Comuni e i presunti motivi di riservatezza addotti da Silea"

Come gruppo di cittadini  impegnati da anni, insieme ad alcuni componenti della Rete Consiglieri Informati, sul fronte ambientale e dei Beni Comuni siamo rimasti a dir poco stupefatti da quanto abbiamo appreso attraverso i media locali circa un recentissimo comunicato di Silea Spa, la Società pubblica che gestisce la filiera dei rifiuti interamente partecipata dai Comuni della Provincia 

Stupefatti e pure un  po' arrabbiati per le motivazioni pubblicamente addotte dalla stessa che in sostanza, e quasi apparentemente suo malgrado, sostiene che, per l'unico progetto di Teleriscaldamento rimasto, la riservatezza sarebbe imposta dalla “procedura dettata dalla normativa complessa e delicata come quella degli appalti pubblici”.

Iter procedurale che peraltro si definisce in altri passaggi “certamente innovativo e di valore” ma che  il mandato ambientalmente virtuoso e cogente ricevuto dai Comuni Soci “ne ha al contempo accresciuto la complessità”. 

Senza voler entrare, almeno per ora,  in una  vera e propria confutazione tecnico-procedurale sulla fondatezza di tale tesi (quali sarebbero esplicitamente questi vincoli procedurali alla riservatezza?) vorremmo porre pubblicamente qualche puntuale considerazione e precisi interrogativi  in cerca di risposte comprensibili a tutti. 

Da alcuni di questi calibrati passaggi del comunicato si percepisce bene il voler dare l'impressione di rispettare la prerogativa sia d'indirizzo che decisionale  in capo ai Comuni Soci di cui il CdA Silea sarebbe quindi in qualche modo “l'attuatore”. 

Ma come si concilia tutto ciò con un altro passaggio di una precedente nota della Società riportata come virgolettata dai media, e mai smentita dal CdA di Silea, in cui si afferma, all'indomani dell'ultima Assemblea  di Coordinamento intercomunale dei Comuni soci :

Ora il Consiglio di amministrazione di Silea avrà il compito di prendere visione del lavoro della Commissione  e avviare un tavolo di confronto con Varese Risorse propedeutico all'eventuale contrattualizzazione“. A questo seguiva una chiosa dell'articolista, di solito ben informato, che recitava : “ Tavolo in cui dovrà essere reso noto anche quale tipo di fonte di alimentazione alternativa all'inceneritore sia stata proposta da Varese Risorse”.

Ma come, è così che si pratica realmente il rispetto delle prerogative dei Comuni Soci, auto assegnandosi il ruolo di “trattativista” ancor prima di riceverne il mandato quantomeno esplorativo? O ci sfugge qualcosa ?

E solo dopo quella sede in qualche modo di “trattativa” (autorizzata da chi ?), si potrà rendere pubblica una delle condizioni (la fonte alternativa realmente ambientalmente virtuosa che i Comuni avevano posto come elemento imprescindibile per l'accettabilità) più importanti alla base del possibile progetto di Teleriscaldamento ?

Ed inoltre, viste le note ufficiali sopra riportate che vorrebbero accreditare anche un tipo di procedimento “innovativo” prodotto anche dalle rigorose condizioni  poste dai Comuni, se così fosse, non si poteva nella sua articolazione prevedere una doverosa trasparenza perlomeno sulla fonte alternativa vista la “particolarità” delle condizioni stesse ?                                 Senza pensare all'importanza di dimostrare preventivamente la perfetta praticabilità ed intercambiabilità degli impianti dell'ipotizzato  teleriscaldamento applicabile all'attuale forno inceneritore  con quelle della  futura e altrettanto ipotizzata (e mai resa pubblica) fonte d'alimentazione virtuosa alternativa che si applicherà nel concreto. Mercoledì 16 Dicembre 2020 l’Assemblea dei Sindaci prenderà in esame anche il Piano industriale di Silea. Come farà senza avere le informazioni sulla fonte alternativa al forno? 

Per ora ci fermiamo qui ma è doveroso lanciare un segnale a tutta la Cittadinanza attiva e un particolare appello ai Sindaci ed ai Consiglieri comunali dei Comuni della Provincia perché pretendano  tutte le informazioni loro dovute prima di essere messi di fronte al possibile fatto compiuto non riducendo così il loro ruolo a quello di semplici ratificatori di decisioni che ricadono , come ci ricorda SILEA, “sul territorio e sulle famiglie”.

 

Enzo Venini - Colico

Salvatore Krassowski - Cernusco Lombardone

Dal Lago Aldo - Colle Brianza

Germano Bosisio - Oggiono

Rocco Miraglia - Castello Brianza

Livia Mastrini - Dorio

Lucio Vaccani - Galbiate

Fabio Casadonte - Colico

Fabio Cavallazzi - Primaluna

Andrea Torri - Lecco

Riva Massimo - Lecco

Bertuletti Anna - Lecco

Panzeri Cesare - Oggiono

Sergio Monti - Colico

Pierfranco Mastalli – Lecco

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