Lettere al Giornale

Rispettabili politici, parlo da commerciante...

di Locatelli Romina

Rispettabili politici, parlo da commerciante...
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Rispettabili politici, parlo da commerciante...
Devo dire che in questo momento con il COVID19 la vita è dura da affrontare, in questo periodo ho tenuto aperto l'edicola come punto di informazione, il ristorante pizzeria bar sono stati (dopo varie normative) chiusi.

Con l'obbligo di chiusura totale dal 12 marzo, affrontare vari problemi è difficile, pagamenti bollette e fornitori che nei primi mesi dell'anno hanno portato la merce... (ANCHE se non si è lavorato per poter usufruire della merce esempio carnevale, festa della donna ecc.ecc.) e vedo il futuro drammatico... mi potrebbe andar bene che nel ristorante non si deve fare assembramento quindi: NO ALLE COMITIVE, NO ALLE FESTE , TENERE LA DISTANZA DI 2 METRI TRA I CLIENTI, MA NON SI PUÒ ARRIVARE A DIRE CHE IN UN BAR VIETATO IL SERVIZIO AL BANCO ( CHE INVECE MI SEMBRA PIÙ LOGICO PERCHÉ IL CLIENTE ENTRA PRENDE IL CAFFÈ PAGA ED ESCE, INVECE DA SEDUTO LA TEMPISTICA È PIÙ LUNGA, PRENDERE L'ORDINE, PORTARE IL CAFFE' E RISCUOTERE POTREBBE PASSARE ANCHE 10 MINUTI. POI IL FATTO CHE IN LOCALE IN 40 MQ CI DEVE STARE 1 SOLO CLIENTE, NON È MOLTO FATTIBILE.

Spero proprio che pensiate bene a ciò che farete, dovreste dare più fiducia al titolare, che dovrá gestire il locale in modo che i clienti non facciano assembramento e gestire il tutto in modo semplice...

Sentendo alcuni colleghi, con le regole pensate fino ad ora da Voi, MOLTI STANNO PENSANDO DI CHIUDERE IL LOCALE, SE COSÌ FOSSE PER LA MAGGIOR PARTE DEI LOCALI, VORRÒ VEDERE COME GIRERÀ L'ECONOMIA, SE IL NOSTRO RAMO LA MAGGIOR PARTE NON ALZA LA SARACINESCA.

Romina Locatelli 

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