Lettere al Giornale

Rigenerazione urbana o speculativa?

Paolo Trezzi: "L'ennesima occasione tradita, solo ammorbidita dalla capacità di fare propaganda, giocando con le parole."

Rigenerazione urbana o speculativa?
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Caro Giornale di Lecco; Prima Lecco

In ogni città ci sono ferite da sanare e opportunità da far sbocciare.

Grazie alla possibilità offerta da un Ente pubblico - la Regione Lombardia - altri Enti locali - il Comune di Lecco - con il "Bando" sulla Rigenerazione Urbana, che deve essere anche sociale e ambientale, queste sono a portata di mano.

Nei prossimi giorni, il 16 in Commissione e il 20 in Consiglio, la politica e l'Amministrazione ci mostreranno se han concretizzato tutto questo o è stata un'ulteriore occasione, non solo persa, ma per rafforzare i privilegi di pochi.

Dei ricchi. Di chi può e ragiona sulla propria rendita e sul proprio potere.

L'ennesima occasione tradita, solo ammorbidita dalla capacità di fare propaganda, giocando con le parole.

Non ci sono buone premesse da quello sentito venerdi in Commissione dall'assessore all'urbanistica Rusconi

Sono giunte 27 richieste, tutte di privati e, pare, nessuna, avanzata dalla stessa Amministrazione, per i propri stabili, per le proprie aree.

Addirittura alcune di queste 27 richieste, dopo aver aperto e riaperto i termini per inoltrarle, sono giunte e state accettate oltre gli stessi.
Chissà perché si fissano i termini, mah.

Diventa interessante quindi vederle una a una.
Già quelle accennate in aula o conosciute però promettono male:

- Palazzo ex Deutsche, che il Comune immotivatamente vuole comprare e strapagare;

- L'area ex Leuci, che finché non la voleva nessuno ci si è messo il vincolo produttivo e ora, oplà, diverrà residenziale/commerciale in cambio di un po' di verde pubblico, soluzione ben venduta in termini comunicativi dal privato e dall'Amministrazione
e
- L'area ex Icam a Pescarenico.

Il tutto nella cornice e bambagia di vantaggi economici ai privati che gridan vendetta

La riqualificazione urbana, edilizia e energetica del patrimonio privato con soldi pubblici.

Non bastasse il 110% che è già lui una cosa come un Robin Hood al contrario, ecco che gli immobili che il Comune sceglierà, se vinceranno, avranno una riduzione degli oneri di urbanizzazione, di soldi da versare nelle casse del Comune, dal 60% in su, e dal 50% di quelli di costruzione.

Non bastasse avranno pure un premio sulla volumetria, dal 10 al 25% che sono altri soldi a chi ha soldi.

È forte, già così, la possibilità che anche questa volta non si debba chiamare rigenerazione urbana o riqualificazione, ma speculazione edilizia, molto molto utile a chi la fa.
Coi soldi di tutti usati per pochi.
Per loro.

Paolo Trezzi

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