Lettera al Giornale

Lettera su vaccinazione contro l'influenza

del dottor Rinaldo Zanini

Lettera su vaccinazione contro l'influenza
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Il mio medico di famiglia qualche giorno fa mi ha avvisato e fissato un appuntamento e finalmente oggi  sono stato  vaccinato contro l’influenza.
Tra due o tre settimane avrò un tasso di anticorpi in grado di proteggermi dai virus dell’influenza. Speravo prima, ma è  già una buona notizia.
Sono soggetto considerato a rischio, ho, infatti, oltre 65 anni. Questo ritardo, purtroppo, riguarda anche molti altri cittadini in Lombardia. In altre Regioni, infatti, molti miei coetanei,e non solo,  sono già stati vaccinati da alcune settimane.
Quest’anno le indicazioni del Ministero della Salute e le indicazioni scientifiche consigliavano con forza di iniziare la campagna vaccinale ai primi di ottobre per cercare di ridurre il numero di cittadini colpiti da influenza e facilitare la battaglia contro la pandemia da Covid - 19.
Proprio quest’anno il meccanismo di approvvigionamento della nostra Regione ha fallito in gran parte l’obiettivo.
Molti miei concittadini  sono ancora in attesa di essere vaccinati o, quantomeno di potersi vaccinare visto che il vaccino non si trova nelle farmacie.
Spero che quando il virus dell’influenza inizierà a circolare nel nostro Paese in modo significativo - grosso modo verso la terza/quarta settimana di  dicembre - potranno essere protetti adeguatamente dagli  anticorpi indotti dalle vaccinazioni somministrate in tempi adeguati.
Spero che da questo fallimento sia tratta esperienza sufficiente per migliorare in modo radicale le modalità organizzative del nostro sistema sanitario regionale in vista anche della necessità di affrontare - tra breve - la campagna vaccinale contro il Covid - 19 che rappresenta un compito di ben maggior impegno e difficoltà.
Non si può porre l’alibi   che il problema di vaccinare milioni di Cittadini è sorto improvvisamene. Si inizia a lavorare per la campagna vaccinale contro l’influenza dall’inizio dell’anno e la potenziale opzione per un vaccino per il Covid - 19 è sul tavolo da marzo.
Cose difficili? Certo. Ma altrettanto certamente rese più difficili da impreparazione e improvvisazione a livello regionale.
Voglio concludere ringraziando tutti  i professionisti, tutti i miei Colleghi  (ho lavorato per 40 anni in ospedale) che al netto di grandi  difficoltà organizzative non imputabili a loro, consentono alla macchina dell’assistenza di funzionare - vaccinazioni comprese -  e agli ospedali  di far fronte ad una ondata di attività - connessa alla pandemia da Covid-19 - poco filtrata dal territorio.

 dr. Rinaldo Zanini

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