Lettere al Giornale

La guerra dei Mondi

di Stefano Ferrari

La guerra dei Mondi
Pubblicato:

La vicenda del coronavirus mi ha fatto ripensare al romanzo “La guerra dei mondi”, in cui l’umanità è minacciata inizialmente da un devastante attacco alieno per conquistare il pianeta. Quando tutto sembra avviato alla disfatta e alla distruzione, gli alieni inspiegabilmente si fermano. E muoiono. Non per le armi impotenti degli umani, ma sconfitti dal nostro raffreddore. Infatti, dal loro primo istante sulla terra, i marziani avevano respirato “tutti quegli organismi infinitesimali, che Dio nella sua saggezza aveva messo sulla Terra, che avevano iniziato a condannarli, annientarli, distruggerli, dopo che tutte le armi e gli stratagemmi umani avevano fallito. Mediante il sacrificio di miliardi di vittime, l'uomo ha acquisito la sua immunità, il suo diritto alla sopravvivenza tra le infinite creature di questo pianeta." (H.G.Wells).
Il romanzo è anche una metafora della sfida dell’uomo contro la privazione della libertà, vinta in questo caso grazie alla sovranità biologica di uomini e animali sul nostro pianeta. I tanto odiati e detestati microscopici virus, sono quelli che nel libro ci salvano dalla minaccia di altri mondi.
Tradotte in versione letteraria, al di là di zone rosse e orari di coprifuoco, le vicende attuali paradossalmente potrebbero unire. Accomunare gli uomini facendogli fare un altro passo verso quell’armonia e uguaglianza che ci stiamo guadagnando dall’inizio dei tempi. Da una parte ci ricordano la nostra fragilità, dall’altra affratellano in una solidarietà ancestrale, cementata da denominatori comuni che livellano le diversità.
Penso che una di questa sera riguarderò il film, se non altro perché mi piace più identificarmi in Tom Cruise che in Attilio Fontana.

Stefano Ferrari

Seguici sui nostri canali