"Comune di Lecco, il cambio di passo sono... altri aumenti!"
«Deve esser andato storto qualcosa nello slogan "Non lasciamo indietro nessuno"»
Cara Prima Lecco
Deve essere successo qualcosa che è andato storto, troppo storto, a parte l'incapacità di visione e programmazione dell'Amministrazione nel non dotarsi di un centro cottura pubblico così da non dover lasciare il servizio di ristorazione alle multinazionali.
Quello che deve essere andato storto, per calcolo o per l'ennesimo calcio in culo in primis alle famiglie fragili - dopo il già raddoppio dell'Irpef è - nero su bianco nel Programma di Gattinoni - la promessa di rimodulare le tariffe della mensa.
Ebbene dal 1° luglio saranno si rimodulate, come promesso, ma tutte verso l'alto.
Paradossale, c'è l'occasione - o si prende l'occasione - per rimodulare le tariffe e lo si fa al rialzo e nemmeno caricando ai più ricchi il peso dell'aumento ma calcando sulla cattiveria. Con un'aggiunta di sadismo.
prova ulteriore è che la tariffa minima giornaliera della mensa scolastica già a chi ha redditi fragilissimi - 5000€ di Isee -, in pochi mesi è passata da 2€ a 2,50€. 50cent€ può sembrar nulla in fondo dai li perdiamo nelle tasche.
Ma è il 25% di aumento, il 25% in più ogni giorno, tutti i giorni.
Per mangiare.
La tariffa massima passa da 4,69 a 5,50€ cioè viene applicato un aumento inferiore.
Il 18%. A chi più ha gli si aumenta meno di chi meno ha.
Possiamo poi notare che questa tariffa massima 5,50€ viene applicata a partire già da chi ha un Isee di poco più di 23.000€.
Che vuol dire che 5,50€, sembra assurdo, ma sarà la stessa tariffa per loro e per chi ha un Isee di 100.000€ ma anche di 500.000€.
Deve esser andato storto qualcosa nello slogan non lasciamo indietro nessuno
E si può continuare con altre cento voci di tariffe aumentate. Per es. quella delle rette dei nidi, o le tariffe dei buoni pasto qui con un aumento del 10% per gli asili nido (sono 80€ in più, l’anno) e del 20% per quelli a domicilio (sono 270€ in più, l’anno).
e ancora, aumentate pure quelle per poter usufruire del tempo prolungato all'asilo.
Con in più un aumento senza nemmeno la differenziazione in base all'Isee.
Povere o ricche le famiglie pagano sempre la medesima cifra.
Chissà se sono le famiglie ricche che pagano la tariffa di quelle fragili o viceversa.
Cambiasse qualcosa...
Figuriamoci il passo
Paolo Trezzi