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Impianti dentali senza dolore né gonfiore a Lecco grazie alla chirurgia computer assistita

Impianti dentali senza dolore né gonfiore a Lecco grazie alla chirurgia computer assistita
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Ci sono persone che si sentono mancare al solo pensiero di andare dal dentista. L’odontofobia, purtroppo, è un sentimento molto diffuso. In alcuni casi il timore è così forte che si preferisce sopportare il mal di denti, piuttosto che ricorrere alla cura.
Questa fobia viene in particolar modo associata agli interventi di chirurgia e nello specifico di implantologia. Fortunatamente ci sono dentisti che quotidianamente lavorano, investono e si aggiornano al fine di sfatare questa sensazione negativa e ridare sicurezza e serenità anche ai pazienti più timorosi.
Anche la tecnologia oggi tende una mano a questi professionisti e ai loro pazienti, dando la possibilità di intervenire con tecniche sempre più rapide e indolori; si è oggi arrivati a parlare di chirurgia mini invasiva!
Questo grazie all'utilizzo del computer e del digitale, sempre più diffusi anche in campo odontoiatrico.
Per spiegare cosa sia la chirurgia implantare computer guidata (mini invasiva) conviene fare un passo in dietro e analizzare in primis cosa è un impianto dentale.

L'impianto dentale

Nonostante si lavori quotidianamente per la salvaguardia dei denti naturali, in alcuni casi non è possibile evitare la loro estrazione. L'impianto è sicuramente la soluzione che più di altre dà un risultato simile al dente naturale.
Si tratta infatti di una vite, dalla morfologia cilindrica o conica, che si inserisce nell'osso in sostituzione della radice mancante: in pratica è una radice dentale artificiale, fabbricata in titanio puro, materiale biologicamente inerte. Questo permette di evitare in assoluto il rischio di rigetto o di reazioni avverse (ad es allergiche), da parte del paziente impiantato.
Una volta eseguito un piccolo foro osseo, vi si avvita l'impianto, a questo punto, a seconda della tecnica utilizzata, si procede con la protesizzazione provvisoria immediata (nel giro di 7 giorni massimo), oppure si attende un tempo variabile tra tre e sei mesi, dopo di che, in entrambi i casi è possibile eseguire la protesi definitiva, cementata o avvitata all'impianto stesso.

La chirurgia implantare computer assistita

La chirurgia implantare computer assistita è l'ultimo ritrovato tecnologico in campo implantare; frutto dell'unione tra odontoiatria, ingegneria biomedica e sviluppo digitale. Grazie a essa è oggi possibile inserire impianti in maniera estremamente precisa e senza l'utilizzo di bisturi ne tanto meno di suture.
In cosa si traduce questo per il paziente? Meno dolore intra e post operatorio, meno gonfiore, meno tempo sulla poltrona del dentista, guarigione più rapida, consegna immediata della protesi provvisoria fissa e maggior precisione del lavoro finale.
Basandosi su tecnologia digitale CAD CAM 3D, questa tecnica permette di programmare in modo estremamente preciso l'intervento, che si tratti di uno o di molteplici impianti.
Questa tecnica è particolarmente indicata in caso di interventi per protesi "All on four".

La tecnica All on four

Questa tecnica, messa a punto dal Prof Malò nel 1998, prevede di inserire 4 o al massimo 6 impianti per arcata dentale su cui viene avvitata una protesi fissa con 12 denti a carico immediato, cioè entro massimo 7 giorni dall'intervento, ma solitamente il giorno successivo.
Il vantaggio di questa tecnica è quello di permettere riabilitazioni fisse anche in pazienti con grave perdita ossea, pazienti precedentemente destinati alla “classica dentiera”, questo perchè si prevedono impianti inseriti inclinati per andare a evitare zone anatomiche delicate, come nervi o seni mascellari.
Grazie alla tecnica All on four oggi anche chi era condannato all'uso di protesi mobili può sperare di avere denti fissi perfettamente funzionanti; e, grazie alla chirurgia computer guidata, con il minor disagio e dolore possibile.

Come funziona la chirurgia guidata

Dopo aver fatto la prima visita e aver constatato la necessità e la fattibilità di uno o più impianti attraverso lo studio di una radiografia panoramica, al paziente vengono rilevate le impronte delle due arcate dentarie.
Su queste impronte viene costruita una mascherina radiologica che simula il risultato della protesi finale.
A questo punto il paziente viene inviato a fare una tac Cone Beam (molto più precisa delle vecchie dental scan e con molto meno carico di radiazioni). Tutti i dati acquisiti dalla tac e dalla digitalizzazione delle impronte vengono importati in uno speciale software e, grazie al repere radiografico, posizionati in maniera estremamente precisa nello spazio.

La simulazione digitale

Si potrà così procedere a una ricostruzione tridimensionale delle ossa mascellari estremamente precisa e veritiera, su cui sarà possibile simulare l'intervento.
Per la simulazione si interfaccia una equipe formata dall'odontoiatra, l'odontotecnico e un ingegnere biomedico ,in modo da garantire la progettazione migliore e più precisa possibile.
Si stabilisce così virtualmente la posizione degli impianti nell'osso, in base alla disponibilità ossea, alla corretta posizione protesica e alla corretta distribuzione dei carichi masticatori.

L'intervento e la protesi

Fatto tutto questo studio, viene fabbricata una dima chirurgica che attraverso dei tubi metallici, guiderà la fresa e l'inserimento degli impianti perfettamente nella sede stabilita. Senza dover tagliare la gengiva e senza dover mettere punti di sutura. Terminato l'intervento, il dentista rimuoverà la dima chirurgica e potrà immediatamente procedere al montaggio della protesi provvisoria, precedentemente costruita in base ai dati del progetto, cosa che normalmente dovrebbe essere posticipata di due o tre giorni per dar tempo al laboratorio odontotecnico di realizzarne una su misura.
La protesi provvisoria ha molteplici vantaggi: in primis permette al paziente l'immediato recupero estetico, funzionale e fonatorio. Serve poi a “guidare la corretta guarigione dei tessuti molli (gengiva e mucosa orale) e stimolare una migliore guarigione ossea. Infine, consente a dentista e paziente di valutare la resa funzionale ed estetica per programmare le eventuali modifiche da effettuare in modo tale che la protesi definitiva sia perfetta.
Dopo alcuni mesi, di solito da tre a sei, si potrà montare la protesi definitiva.

I vantaggi della chirurgia guidata

Innanzitutto è mini invasiva, quindi delicata e con dolore e gonfiore post intervento ridotti se non eliminati.
Risulta ideale per pazienti in età avanzata, a cui spesso l'implantologia è preclusa e devono “accontentarsi” di protesi mobili. Grazie a questa tecnica oggi tutti potranno pensare di ancorare la protesi a degli impianti o addirittura passare a una protesi perfettamente fissa.
È una tecnica molto veloce: i tempi rispetto alla tecnica classica sono nettamente inferiori. Tutto l'intervento e la consegna della protesi fissa provvisoria vengono fatti in una singola seduta. Il paziente ha così la possibilità di riprendere immediatamente una vita normale, in molti casi addirittura già migliore allo stato iniziale.
Inoltre è estremamente precisa: la progettazione in equipe tra odontoiatra, odontotecnico e ingegnere biomedico permettono di posizionare gli impianti in maniera ottimale, garantendo un miglior risultato estetico e funzionale e duraturo nel tempo.
Infine, non ultimo: è economica. La tecnica All on four permette di avere i denti fissi spendendo circa la metà rispetto alle classiche arcate in ceramica.

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Foto 1 di 2

Prima

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Foto 2 di 2

Dopo

La chirurgia guidata a Lecco e provincia

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