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L’emergenza sanitaria degli scorsi mesi e che ancor oggi si protrae, sta mettendo a dura prova ognuno di noi.
"Dallo scorso febbraio la nostra quotidianità è davvero cambiata. Il Coronavirus ha invaso i nostri corpi ma anche le nostre menti. La risposta che ciascuno di noi mette in atto per rispondere alla minaccia di questa pandemia è del tutto personale e peculiare: essa, in ogni caso, rappresenta il nostro tentativo di adattamento ad un mondo trasformato e sconosciuto, un tentativo finalizzato a recuperare il senso di padronanza. E’ in questo senso che ciascuno di noi risponde alla minaccia utilizzando gli strumenti che gli sono propri, che derivano dal proprio modo di fare esperienza e da molti altri aspetti (il suo temperamento, le sue risorse fisiche, psicologiche, relazionali, …) Tutti noi, di fronte ad un evento potenzialmente stressante, manifestiamo una reazione psicofisica più o meno intensa e di durata variabile, che fisiologicamente richiederà un certo lasso di tempo per diminuire, calmarsi ed estinguersi; tuttavia, in alcuni casi, i segnali/sintomi non scompaiono in pochi giorni ma invece rimangono numerosi, intensi, si consolidano e permangono per un periodo di tempo più lungo".
"Il tema del benessere psicologico in questo frangente e spaccato di storia dell’umanità dovrebbe essere un tema particolarmente caro a tutti. Dovrebbe, ma ancora, in alcuni casi, prevalgono i pregiudizi e la scarsa consapevolezza nell’aver bisogno di un aiuto professionale. Eppure questa pandemia coinvolge gli aspetti più centrali della nostra vita: la sicurezza fisica e la malattia, le condizioni economiche e il risvolto psicologico del vivere rinchiusi in casa e separati dagli altri, il timore di ammalarsi, la possibilità di morire o di perdere i propri cari, la nostra limitata capacità di controllare ciò che ci circonda. Parlare con uno psicologo significa darsi la possibilità di fermarsi; in qualche modo di ascoltare questa necessità, autorizzandosela e di viverla come un atto di cura verso se stessi. Significa trovare un tempo e uno spazio dove costruire nuovi significati per stare nel mondo, anche in un mondo dove è arrivata una situazione di primo acchito solo negativa e non cercata né voluta. Significa condividere stati emotivi, ricevere supporto psicologico e affrontare con maggior consapevolezza la propria sofferenza e il proprio disagio".