Vaccini antinfluenzali, la denuncia: "Ritardi e insufficienza delle dosi"
Straniero: "Si tratta di un ritardo imperdonabile che rischia di mettere in pericolo la salute di migliaia di cittadini"
“Entro novembre saranno disponibili solo 100 vaccini antinfluenzali per medico di famiglia”, lo dice senza tema di smentita Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, e lo fa carte alla mano. “In una circolare inviata ai medici di base di tutta la regione, c’è scritto che le prime dosi del vaccino saranno disponibili in questi giorni e saranno solo 30. Altre 20 arriveranno tra il 26 e il 31 ottobre e altre 50 dal 2 novembre in poi. Solo da metà novembre si potranno prenotare ulteriori dosi. Cifre irrisorie che non basteranno a coprire nemmeno le categorie alle quali la Regione ha dato la massima priorità: i pazienti fragili e gli over 65. Basti pensare che un medico di famiglia, in Lombardia, conta in media quasi 1400 assistiti”, spiega nel dettaglio Straniero.
Vaccini antinfluenzali, la denuncia: "Ritardi e insufficienza delle dosi"
Insomma, l’ennesima dimostrazione che in Lombardia la campagna vaccinale ha gravi problemi, non entrerà nel vivo fino a metà novembre e che comunque non basterà per tutti. “Si tratta di un ritardo imperdonabile che rischia di mettere in pericolo la salute di migliaia di cittadini – incalza il consigliere Pd –. Il sistema di vaccinazione, inoltre, macchinoso e complicato, rischia di disincentivare i cittadini a chiedere di fare l’antinfluenzale”.
Non bastasse, nei giorni scorsi un servizio giornalistico ha svelato che 100mila dei 500mila vaccini dell’ultima gara effettuata in Lombardia, quelli forniti dalla società cinese Life On, non sono riconosciuti dall’agenzia italiana del farmaco e che, di conseguenza, non sarebbero utilizzabili. E poi “manca anche il vaccino pneumococcico perché la gara è andata deserta. Dovrebbe essere somministrato ai soggetti più fragili e a chi è risultato positivo al Covid e ha avuto complicanze respiratorie”, conclude sconsolato Straniero.