Provinciali Bergamo: ucciso da fuoco amico, Fabio Ferla tuona contro le "traditrici"
"Come possano vantarsi di aver fatto vincere il Pd, lo lascio alle loro coscienze politiche".
Ucciso da fuoco amico. Si stringe attorno alla vicesindaco di Treviglio Pinuccia Prandina e alla coordinatrice di Fratelli d’Italia Valentina Tugnoli la caccia al responsabile della sconfitta di Fabio Ferla alle elezioni provinciali. Le due esponenti di centrodestra infatti, pur non essendo consigliere comunali, hanno passato l’election day, mercoledì, ai seggi di via Tasso. Non però, come ci si sarebbe aspettati, per spingere il candidato del centrodestra, ma per quello del centrosinistra, poi vincente, Gianfranco Gafforelli,
Lo sfogo di Fabio Ferla
Senza scomodare la matematica che indicherebbe proprio in tre voti di consiglieri di maggioranza di Treviglio l’ago della bilancia che ha fatto naufragare l’impresa di Ferla, partito sfavorito, Ferla accusa Prandina e Tugnoli di un vero e proprio “tradimento” politico, tantopiù plateale dato che mercoledì la campagna pro-Gafforelli fuori dai seggi sarebbe stata fatta anche alla presenza dello stesso Ferla. Tre consiglieri di Treviglio, nell’area di influenza di Prandina, avrebbero votato per Gafforelli. Ma la vicesindaco e Tugnoli, si mormora, avrebbero anche caldeggiato e festeggiato, mercoledì, l’arrivo ai seggi di alcuni consiglieri comunali bergamaschi del Pd: voti “pesantissimi” in favore del sindaco di Calcinate.
“Punti fondamentali che avrebbero cambiato il risultato”
A fare i nomi di Prandina e Tugnoli è lo stesso Ferla, oggi, al Giornale di Treviglio. “Su 1.870 votanti e 73.042 punti ponderati espressi ho perso di soli 332 punti, pur avendo 1.016 Consiglieri votanti rispetto agli 854 di Gafforelli” è l’amaro commento affidato a una nota al vetriolo. “Con stupore leggo dai giornali locali, che tre consiglieri comunali di centrodestra di Treviglio, hanno votato per Gafforelli, su indicazione di Pinuccia Prandina e Valentina Tugnoli (come comunicato da loro a mezzo di stampa e fuori dai seggi), punti fondamentali che avrebbero cambiato il risultato”.
Un clamoroso “autogol territoriale”
“Ora, come due esponenti che si professano di centrodestra, possano essere capaci di vantarsi pubblicamente (anche in mia presenza ed in presenza dei candidati Consiglieri delle nostre liste) di essere state determinanti per la vittoria del candidato del Pd, questo lo lascio alle loro coscienze politiche e lo sottopongo a tutti i 1.016 Amministratori che hanno espresso la preferenza per me” ha continuato Ferla. “Come sindaco civico e amministratore, oltre che a rilevare un problema politico, vorrei evidenziare un clamoroso autogol territoriale.
“Grazie Juri, ma peccato per chi ha tradito”
Constato con piacere che tutte le Amministrazioni della Bassa bergamasca sia civiche che di centrodestra, con in testa l’amico sindaco Juri Imeri (eletto in consiglio provinciale, ndr) si sono dimostrate compatte e di squadra, collaborando e convergendo fin da subito sulla mia persona; anche tutto questo ignorato dalle due esponenti sedicenti di centrodestra (residenti per altro nella Bassa bergamasca). Comunque sia, nonostante tutto, insieme abbiamo sfiorato il miracolo elettorale. Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia si sono dimostrati uniti, peccato per chi ha tradito”.
La replica di Prandina: “Poverino…”
Già all’indomani del voto, giovedì, Juri Imeri è stato descritto come “furioso”, nei confronti della sua vice e della rappresentante di FdI. Ma un vero confronto sull’argomento non ci sarebbe ancora stato. Dal canto suo Prandina non nega di aver sostenuto Gafforelli, anche mercoledì fuori dalle urne. “Prima di tutto voglio precisare che entrambi i candidati presidenti in lizza sono delle belle persone – spiega – Poverino… da un politico navigato come Ferla non mi sarei aspettata una reazione di questo tipo”.
“Abbiamo lavorato pancia a terra per Juri”
“Un’altra precisazione – ha continuato Prandina – Tutti nella maggioranza di Treviglio, e sottolineo tutti, hanno lavorato pancia a terra per far eleggere in Consiglio provinciale il sindaco Imeri. E ci siamo riusciti. Sulla scelta del presidente, invece, sì: io ho sostenuto Gafforelli, perché secondo me era il meno condizionato dalle logiche di partito. Sono una civica, come Ferla. E civismo significa avere le mani libere. La scelta del presidente era libera”. Quanto alla “responsabilità politica” della sconfitta del centrodestra, Prandina sospira a lungo prima di rispondere. “Il problema è questa vergogna di norma: il voto ponderato si è sentito e il mio appello va a Roma affinché finalmente si decida di far tornare a votare il popolo, non gli eletti”. Quanto ai presunti dissapori con Imeri sull’argomento del voto per il presidente, Prandina nega ogni cosa: “No, non ne abbiamo parlato…”.
La contro-replica: “Hanno danneggiato proprio Imeri”
Pronta la contro-replica di Ferla: “Prandina mi definisce poverino… Ma perdono – commenta il sindaco di Calvenzano – Faccio però notare che la mia non è una questione personale ma politica e territoriale. Sostenendo e facendo vincere Gafforelli, Prandina e Tugnoli hanno danneggiato proprio il loro sindaco Imeri. Che è stato eletto sì. Ma dalla parte sbagliata, in minoranza. Con me avrebbe avuto deleghe importanti, come peraltro avevo già annunciato”.
Tugnoli: “Era Imeri il candidato ideale”
“Conosco personalmente sia Fabio che Gianfranco e ritengo che la competizione fosse di estremo valore” ha spiegato invece Valentina Tugnoli. “Segnalo che entrambi i candidati vengono dal mondo del centrodestra e questo evidenzia l’anomalia di questa legge Del Rio, che auspico venga cambiata al più presto. Fratelli d’Italia, il mio partito, ha votato compatto il candidato del centrodestra, Demis Todeschini, che infatti è risultato tra i più votati. Segnalo altresì che io non siedo in Consiglio comunale e quindi trovo difficile comprendere come abbia fatto a “tradire”. Tuttavia, la scelta di Gafforelli era quella che subiva meno condizionamenti esterni. E ribadisco che il candidato ideale, per me, sarebbe stato il mio sindaco Imeri”.