Teleriscaldamento: stasera il momento della verità in Comune a Lecco

Dopo l'approvazione nelle assisi di Malgrate e Valmadrera stasera toccherà al Consiglio comunale di Lecco pronunciarsi in merito al progetto. La discussione si preannuncia accesa. 

Teleriscaldamento: stasera il momento della verità in Comune a Lecco
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Teleriscaldamento: stasera il momento della verità in Comune a Lecco.

Teleriscaldamento: si vota a Lecco

Dopo l'approvazione nelle assisi di Malgrate e Valmadrera stasera toccherà al Consiglio comunale di Lecco pronunciarsi in merito al progetto. La discussione si preannuncia accesa.

La posizione del Movimento Cinque Stelle

Massimo Riva del Movimento Cinque Stelle ha già presentato una mozione per bocciare il progetto e ha predisposto due emendamenti di modifica alla convenzione nel caso in cui invece il Consiglio dovesse dire di sì. Non solo ma in queste ore il pentastellato è tornato a dar battaglia proprio sul tema dell'incenerimento dei rifiuti.  Credo sia tempo che anche gli amministratori lecchesi prendano coscienza di quanto riferito da un'autorevole fonte come ESPER (Ente di Studio per la Pianificazione Ecosostenibile dei Rifiuti ndr), che evidenzia il fatto che la presenza di un forno inceneritore sul territorio rallenti i progressi in termini di raccolta differenziata e di diminuzione di rifiuto indifferenziato prodotto" sottolinea Riva. "La differenza con i territori dove non sono presenti impianti di incenerimento è evidente. Senza disponibilità di grandi impianti di incenerimento occorre ridurre la dipendenza dal rifiuto residuo e per far ciò si è agito anche disincentivando i conferimenti da parte delle utenze attraverso lo strumento della tariffazione puntuale. Questo strumento in molti di questi consorzi viene applicato a completamento di esperienze di raccolta già ben strutturate e dove la partecipazione dell’utenza risulta molto elevata."

I numeri e i dubbi di Riva

"Un numero deve farci riflettere - aggiunge Riva -  100kg annui procapite di rifiuto indifferenziato in numerosi comprensori con eccellenze al di sotto dei 50kg, confrontato ai 160kg prodotti in provincia di Lecco. Anche solo arrivare a 100kg procapite in Provincia di Lecco, vuol dire avere solo 34mila tonnellate annue da smaltire, contro le 49mila attuali. Cosa ce ne facciamo di un forno che ne può trattare oltre 110mila?

La posizione della Lega Nord

E la Lega come la pensa. Secondo la nota ufficiale, firmata dal commissario provinciale stefano Parolari il teleriscaldamento non deve essere "il cavallo di Troia per prolungare la vita del forno inceneritore"

 

"In premessa il movimento politico Lega Lombarda provincia di Lecco , non ritiene e non ha mai ritenuto, la tecnologia della Termodistruzione dei rifiuti come un male assuluto, ma una tecnologia umana utilizzata (ormai da quaranta anni) anche nel territorio Lecches , per risolvere il problema rifiuti, in attesa che si affermino quell’insieme di nuove tecnologie e comportamenti culturali umani, che limitino la quantità di rifiuti che devono subire questo trattamento. In esito al progetto di introduzione di una rete di Teleriscaldamento nei comuni di Lecco, Valmadrera e Malgrate conla piccola ambizione di collegare alla rete 20.000 abitanti su i 65.000 mila potenziali. Desideriamo ribadire la posizione politica della Lega Lombarda Provincia di Lecco, discussa e condivisa anche al livello regionale. “Non vogliamo che il Teleriscaldamento diventi il cavallo di Troia per prolungare, la vita del forno inceneritore di Valmadrera. La Giunta Regionale della con DCR N.209 del 3 dicembre 2013 ha previsto lo spegnimento degli impianti di incenerimento con preminenza di quelli di piccole dimensioni e di vecchia concezione.La Lega Lombarda Provincia di Lecco in questi anni ha promosso, presso la Regione Lombardia, una riflessione che superasse il progetto Teleriscaldamento a valle del forno inceneritore di Valmadrera, ottenendo assieme ad altri la formazione di un tavolo tecnico volto al superamento del progetto teleriscaldamento, in uno scenario di spegnimento del termo distruttore di Valmadrera. Noi in queste settimane stiamo proseguendo a lavorare su questa linea. La nostra convinzione è che programmando un progetto di lungo periodo (almeno 40 anni) la comunità debba conoscere almeno le vere linee portanti che lo sostengono".

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