Valmadrera

Teleriscaldamento: la maggioranza perde pezzi. Dimissioni di Amaretti

"Non sono contro il progetto di teleriscaldamento in sé, ma contro l’uso delle fonti fossili per alimentarlo"

Teleriscaldamento: la maggioranza perde pezzi. Dimissioni di Amaretti
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Colpo di scena a Valmadrera: il consigliere di maggioranza Federico Amaretti si è dimesso dal gruppo "Progetto Valmadrera" ieri sera dopo i voti contrari da parte del suo gruppo alla mozione da lui presentata sul teleriscaldamento. Si prospettava un Consiglio comunale acceso - e così è stato - quello tenutosi a Valmadrera ieri, martedì 29 novembre 2022. Quasi cinque ore di discussione, culminate appunto con le dimissioni del consigliere appartenente al gruppo di maggioranza "Progetto Valmadrera".

 

 Teleriscaldamento: il consigliere Amaretti si dimette dopo la bocciatura della mozione

"Non sono contro il progetto di teleriscaldamento in sé, ma contro l’uso delle fonti fossili per alimentarlo". Queste erano state le premesse del consigliere Amaretti per spiegarci la mozione da lui firmata, discussa in Consiglio martedì. Nel documento il consigliere ripercorre le tappe che hanno portato all’adozione del teleriscaldamento sul territorio, evidenziando che "la volontà dei soci di Silea era quella di non bruciare combustibili fossili". La mozione prosegue affermando che: "Il bruciatore utilizzerà metano, che è un combustibile fossile e non si tratta di energia rinnovabile, sia come alimentazione della centrale di back up, sia, a partire dal 2032, anno dell’ipotetica dismissione del termovalorizzatore, come sostituto dei rifiuti" e che "il progetto presentato dalla società aggiudicataria non ha rispettato la volontà politica espressa nei seguenti documenti (...) nelle parti in cui si definisce di non utilizzare fonti fossili dal 2032 per l’alimentazione della rete di teleriscaldamento".

L'avvio dei lavori per la posa dei tubi del teleriscaldamento a Valmadrera

Dunque, Amaretti chiedeva "al Consiglio Comunale di Valmadrera di approvare la seguente mozione che impegna il sindaco a portarla nell’Assemblea dei soci di Silea al fine di chiedere l’immediata sospensione della realizzazione della rete di teleriscaldamento in quanto il progetto prevede, dal 2032, l’utilizzo di combustibili fossili all’impianto di Valmadrera (...) La sospensione durerà finché la società aggiudicataria non avrà predisposto le dovute modifiche al progetto".

La risposta di Silea

Niente da fare, però: a introdurre la questione del biometano era stato anche il direttore di Silea, Pietro Antonio D'Alema, intervenuto in Consiglio per illustrare la relazione annuale dell'azienda insieme alla presidente Francesca Rota e al presidente del Comitato tecnico-scientifico professor Stefano Campanari. "Una volta cessata l'attività dell'inceneritore, il teleriscaldamento verrà alimentato con fonti esclusivamente rinnovabili: il biometano lo è, incentivata anche dal Governo nell'ottica delle nuove spinte verso la transizione energetica" così D'Alema.

 

Clicca qui per leggere la relazione del Comitato Tecnico Scientifico

Ma non solo: in risposta alla mozione del consigliere Amaretti, è stata letta una nota tecnica stilata dallo stesso professor Campanari. Il quale ha sottolineato un uso sempre più intenso di biometano "che si ottiene da biomasse ed è quindi una fonte rinnovabile, può essere iniettato nelle reti del gas e come previsto avverrà sempre di più in futuro anche in base alla normativa italiana". E ha aggiunto: "La molecola del biometano è uguale a quella del metano presente in rete, si può usare facilmente e non ha senso distinguerlo dal resto del metano presente in rete" suggerendo il riutilizzo "dell’esistente rete gas per il trasporto di molecole green o da fonti rinnovabili".

Amaretti si dimette

"Giuridicamente c'è una legge che permette questa operazione, ma politicamente questo non è stato rispettato e quindi mi sento preso in giro - ha rimarcato Amaretti - Ci aspettavamo un progetto innovativo, siamo in ritardo e abbiamo detto più volte che la rete sarebbe dovuta andare a fonti rinnovabili. Io non ritiro la mozione per una questione di coerenza per tutto il percorso che ho fatto in questi anni, mi sento di continuare a battermi per quell'idea che avrebbe dovuto portare innovazione a Valmadrera".

Infine, dopo la votazione della mozione (a cui tutta la maggioranza ha votato contraria e solo la Lega favorevole, astenuto il gruppo "Ascolto Valmadrera") il consigliere Amaretti ha annunciato le proprie dimissioni dal gruppo "Progetto Valmadrera". "A seguito di questa votazione, visto che per me la mozione era dirimente, annuncio l'uscita personale dal gruppo perché non ci sono più le condizioni per poter andare avanti".

Tania Gandola

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