Sinistra e Lavoro lancia l'ipotesi di un referendum sull'aggregazione delle società pubbliche lecchesi

"Noi non siamo per nulla aprioristicamente contrari ad aggregazioni fra aziende totalmente pubbliche".

Sinistra e Lavoro lancia l'ipotesi di un referendum sull'aggregazione delle società pubbliche lecchesi
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Sinistra e Lavoro lancia l'ipotesi di un referendum sull'aggregazione delle società pubbliche lecchesi.

Sinistra e Lavoro

Pubblichiamo integralmente la nota del coordinamento provinciale di Sinistra e Lavoro

I Sindaci e i Consigli Comunali stanno operando un’aggregazione delle nostre aziende pubbliche giocando a nascondino con i cittadini, arrivando pure a secretare alcuni atti decisivi. Vergogna. Un eventuale percorso di aggregazione delle aziende pubbliche: Acel Service, Lario Reti Gas e AEVV Energia con altre aziende pubbliche e semipubbliche, per dar vita ad una multi-utility che  non è obbligatoria da disposizioni legislative, ma solo da dettati puramente mercantili  non può avvenire in un maniera nebbiosa e paludosa".

Il coinvolgimento "dal basso"

I cittadini devono essere direttamente coinvolti, prima di decidere in merito  a questo processo. Un processo che nessuno aveva, a suo tempo, indicato nei programmi elettorali e che per il quale quindi nessun Sindaco e nessun Consigliere Comunale ha ricevuto la delega.

La parola ai cittadini

Per questa ragione, pur con tutti i limiti del caso, noi ci sentiamo di chiedere a tutte le amministrazioni comunali, e a tutti i consiglieri comunali ,prima di ogni decisione definitiva in merito,  di dare la parola ai cittadini organizzando un referendum ad hoc !

Noi non siamo per nulla aprioristicamente contrari ad aggregazioni fra aziende totalmente pubbliche, ma siamo preoccupati all’orquando queste prevedano l’aggancio a società private o quotate in borsa, che hanno come obiettivo garantire “profitti” da consegnare ai soci privati che non sono benefattori, ma “tagliatori di cedole ”.

Aziende in buono stato

Fra l’altro le aggregazioni che il PD e i soci del “privato è bello” sostengono (anche se le privatizzazioni dei servizi pubblici hanno portato solo aumenti di tariffe e peggioramenti dei servizi) riguardano  le nostre aziende in buono stato, con utili accumulati di un importante peso, aggregarsi ad altre che hanno bilanci, almeno parrebbe, con “profondi rossi”, di rilievo.

Il referendum del giugno 2011

Passo dopo passo, nonostante il referendum del giugno 2011 avesse fatto registrare a Lecco il 94.19% di cittadini contrari alla privatizzazione dei servizi pubblici, ci sono Sindaci e Amministratori locali che annientano le  volontà dei cittadini. Per noi le indicazioni e l’opinione dei cittadini sono importanti e quindi invitiamo tutte le Amministrazioni Comunali ad avviare un percorso di ascolto dei cittadini attraverso un preciso referendum.

Coordinamento provinciale di Sinistra e Lavoro

 

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