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Sei mesi di Consiglio Regionale, il punto della situazione secondo Raffaele Straniero

Il Consigliere PD ha risposto ad alcune nostre domande per cercare di fare un bilancio di questo primo semestre.

Sei mesi di Consiglio Regionale, il punto della situazione secondo Raffaele Straniero
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Un inverno e una primavera straordinari, nella loro tragicità, che chiudono una stagione politicamente intensa e fatta di decisioni spesso contestate. È con questo pesante bagaglio che si chiude il primo semestre del 2020 per il consiglio regionale. Fa il punto della situazione Raffaele Straniero, consigliere regionale del Partito democratico.

La crisi da Covid ha portato anche a un’indagine della Magistratura in cui è coinvolto il presidente Attilio Fontana, per la vicenda dei camici. Il Pd ha sottoscritto una mozione di sfiducia. Cosa sperate di ottenere?

Fontana ha molto da chiarire, non solo alla Magistratura, ma anche ai cittadini lombardi, cui deve spiegare perché ha dichiarato che di questa vicenda non sapeva nulla mentre le cose starebbero diversamente. Perciò, come gruppi consiliari di Pd, M5s, Lombardi Civici Europeisti e Azione, abbiamo condiviso il testo di una mozione di sfiducia al presidente che sarà discusso nella prima seduta utile del consiglio regionale.

E la Commissione d’inchiesta sull’emergenza sanitaria che fine fa?

Oggi la nostra richiesta di far partire la Commissione è ancora più urgente, perché molte sono le vicende di questi ultimi mesi su cui occorre accertare ciò che è veramente accaduto. Ora sembra che Lega e alleati intendano togliere quel veto ingiustificabile al Pd per la presidenza che sta bloccando da mesi la situazione.

L’autunno 2020 sarà caldo, sul piano sanitario ed economico…

Purtroppo, sì. Dobbiamo essere pronti ad affrontare una nuova ondata emergenziale e questa volta senza ripetere gli errori spesso marchiani – penso alla decisione della Giunta, ai primi di marzo, di mandare i dimessi positivi nelle Rsa – del recente passato. Per quanto riguarda lavoro e imprese, il Governo sta facendo la sua parte, stanzia risorse, mette sul piatto diversi bonus. Regione Lombardia non si tiri indietro e sposti risorse sui settori in crisi, in particolare turismo e commercio ma non solo.

E per quanto riguarda la difficile partita dei trasporti?

Dobbiamo garantire la sicurezza di chi viaggia e una gestione sostenibile per le aziende di trasporto. Per questo riteniamo che si debba continuare a garantire le distanze sui mezzi pubblici. Inoltre, è stato approvato un nostro ordine del giorno che impegna la Regione a investire sul trasporto pubblico locale.

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