"Un pasticcio senza senso”

Ristori, Straniero: “Parrucchieri e intermediari di commercio tagliati fuori: Regione torni sui suoi passi”

Il consigliere Pd ha presentato un’interrogazione

Ristori, Straniero: “Parrucchieri e intermediari di commercio tagliati fuori: Regione torni sui suoi passi”
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“Per un cortocircuito burocratico, con l’Avviso 2 bis del bando ‘Si! Lombardia’ la Regione lascia parrucchieri, barbieri, intermediari e rappresentanti di commercio senza la possibilità di chiedere ristori. Una situazione grave e inaccettabile in un momento di crisi”. Lo  denuncia Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd e capogruppo in IV Commissione Attività produttive.

Ristori, Straniero: “Parrucchieri e intermediari di commercio tagliati fuori: Regione torni sui suoi passi”

“L’Avviso 2 bis della misura, rivolta alle partite Iva, vede infatti questi lavoratori autonomi tra i codici Ateco inclusi nella platea dei ristori regionali – spiega il consigliere dem –. Contemporaneamente, però, la delibera di Giunta del 25 gennaio scorso limita gli aiuti ai soggetti ‘che svolgono un’attività in forma d’impresa e pertanto non sono iscritti al Registro delle Imprese’. Parrucchieri, barbieri e intermediari di commercio sono però obbligati per legge a essere iscritti a questo registro”.

"Un pasticcio senza senso”

Insomma, da una parte Regione Lombardia include queste attività nella platea degli aiuti, dall’altra ha inserito nello stesso bando una condizione che li esclude automaticamente dai ristori: “Si tratta di un pasticcio senza senso”, commenta Straniero.

Interrogazione

Per questo il consigliere Pd ha presentato un’interrogazione, di cui è primo firmatario, per poter chiarire “una circostanza a cui Regione Lombardia deve porre rimedio quanto prima. Bene che Regione supporti le attività produttive del territorio, ma nessuno dev'essere lasciato indietro”.

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