L'intervento

Ripartenza delle scuole, Redaelli a gamba tesa tesa contro De Capitani

"Già a Pescate ci sono le tasse alte, se poi dobbiamo mantenere tutti è evidente che qualcuno non riesce a fare piccoli interventi per abbassarle…"

Ripartenza delle scuole, Redaelli a gamba tesa tesa contro De Capitani
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"Leggendo i commenti del sindaco in riferimento al prossimo anno scolastico, non posso non esimermi dal ripensare a quanto già ho sostenuto in passato sul tema; anzi ho l’impressione che ogni anno la situazione vada sempre più peggiorando…". Inizia così il lungo intervento di Roberto Redaelli, ex membro della  maggioranza pescatese contro il primo cittadino Dante de Capitani.

Ripartenza delle scuole, Redaelli a gamba tesa tesa contro De Capitani

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Ottobre 2018 – piano diritto allo studio 2018/2019 - vedere articolo allegato – numeri alla mano affermavo “noi Pescatesi stiamo pagando con le nostre tasse più di un terzo in più di quello che dovremmo per i non residenti anche se l’emergenza è stata superata”. Allora l’integrazione prevista da questa amministrazione, pagata con le tasse dei Pescatesi, era di circa 190.000 €. Precisavo che capivo gli interventi salva scuola negli anni (come in certi passati) in cui c’erano stati problemi nella formazione delle classi, ma negli anni in cui i numeri giocano dalla nostra parte perché continuare con simili esborsi, regalando libri, tablet, servizi integrativi ai foresti tutti pagati con le tasse (già elevate a Pescate) dei Pescatesi? Anche il trasporto, offerto ai foresti (andandoli a prendere ovunque fuori comune) a minime differenze rispetto alle tariffe dei residenti e quindi l’ovvia conclusione: “stiamo pagando con le nostre tasse più di un terzo per i non residenti” (34,5% in più).

Ottobre 2019 – piano diritto allo studio 2019/2020 – 250.000 € circa, di cui circa 40.000 € l’integrazione a carico delle famiglie per i servizi, la differenza (oltre 200k€) a carico delle tasse di tutti i Pescatesi. Una serie di corsi e attività integrative, come quella sul tartufo ed altri ancora, che han fatto un pò discutere in paese (oltre che per i costi, per l’effettiva utilità – più che altra la solita campagna mediatica, tutti sappiamo di chi, ma pagata con le tasse dei cittadini). Sempre le solite regalie (sia a chi paga le tasse e quindi tali oltre 200.000 sopra citati e chi non paga niente). Servizio trasporti di 20 € per un residente – che al massimo fanno qualche centinaio di metri con il pulmino - e di 25 € per i non residente, andandoli a prendere ovunque). Spese per il trasporto a carico del comune che sono raddoppiate negli anni (evidente il perché), ma nonostante ciò l’esborso resta a carico delle tasse dei Pescatesi senza far pagare di più a chi viene da fuori.
E quest’anno, attendendo ottobre per leggere i numeri del piano di diritto allo studio (e quale sarà l’ennesimo esborso con le tasse dei Pescatesi), a fronte dell’ipotesi della riduzione dei rientri scolastici alle primarie (solo 2) il comune ha ipotizzato di integrare i pomeriggi offrendo un servizio a “pagamento” (ma che inevitabilmente andrà integrato con le tasse dei Pescatesi). Giusto per aiutare i Pescatesi che lavorano.

Però andando sul sito del comune e leggendo il modulo informativo non si evincono distinzioni di tariffe per i residenti ed i non residenti (tutti pagano uguale per tale servizio, quindi nessun vantaggio per i genitori che già versano la quota parte dei 200K€ di tasse sopra citate rispetto a chi non paga niente), ma soprattutto una frase finale che mi lascia sgomento: “…nel caso in cui, per questo servizio, dovessimo avere un numero di iscrizioni rilevanti, verrà data priorità agli alunni con entrambi i genitori che lavorano…”; mi sarei aspettato di leggere “PRIMA I PESCATESI” viste le rilevanti tasse che pagano per mantenere tutto questo sistema.

Servizio bus: 20 € un Pescatese che deve fare massimo qualche centinaio di metri, 25 € per andare e prendere ovunque fuori comune i non residenti. Con una velata frasetta in fondo alla sezione che sembra quasi dire di cercare di lasciare spazio nel servizio a chi ne ha veramente bisogno (spero che il riferimento non sia a chi non è residente).
E non parliamo delle secondarie, li tutto gratis, servizi pre e dopo scuola, tanto pagano tutto per tutti i cittadini di Pescate con le loro tasse…
Personalmente continuo a sostenere la mia idea: negli anni in cui i numeri sono svantaggiosi posso condividere determinate spese, ma quando i numerosi sono favorevoli forse è il caso di tirare un po' la cinghia e mettere fieno in cascina. Non è giusto che i Pescatesi paghino più di un terzo in più per “mantenere” ed erogare determinati privilegi ai foresti, è giusto che chi venga da fuori, se vuole usufruire di determinate agevolazioni, paghi un pochino in più. Lo stesso vale, per esempio, per il trasposto, visto che negli anni i costi a carico del comune (e quindi delle tasse dei Pescatesi) sono raddoppiati per tale servizio; non penso proprio che non ci sia disponibilità per pagare un po' di più per tali servizi, per chi viene da fuori e non dover pesare totalmente sulle tasse dei Pescatesi.

Già a Pescate ci sono le tasse alte, se poi dobbiamo mantenere tutti è evidente che qualcuno non riesce a fare piccoli interventi per abbassarle…

Roberto Redaelli

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