L'intervento

Regolamento tavolini a Lecco, Bettega: "Il trionfo del cavillo, del comma che non c’è"

"Il Comune dovrebbe sostenere le attività produttive, ma il condizionale è d’obbligo visto il comportamento dell’assessore Cattaneo"

Regolamento tavolini a Lecco, Bettega: "Il trionfo del cavillo, del comma che non c’è"
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Di Cinzia Bettega, Capogruppo Lega Lombarda per Salvini premier  Consiglio comunale di Lecco e candidata alle prossime elezioni regionali

Il trionfo del cavillo, del comma che non c’è: il Comune ha deciso di non concedere la possibilità di mantenere per altri sei mesi lo spazio per sedie e tavolini fin qui concesso ad alcuni locali pubblici per compensare i danni delle chiusure degli ultimi anni. Un cavillo lo consente, anche se lo stesso escamotage da ottobre a dicembre 2022 non è stato sfruttato.

L’occupazione del suolo pubblico nelle piazze centrali di Lecco e il relativo regolamento sono oggetto di diatriba da mesi e un punto è chiaro: il comune dovrebbe sostenere le attività produttive, ma il condizionale è d’obbligo visto il comportamento dell’assessore Cattaneo.

La burocrazia, che a parole dovrebbe essere confinata nello stretto necessario, diventa strumento per imporre la propria visione, la solita visione politica di sinistra che vede nel commerciante e nel piccolo imprenditore in generale non qualcuno che vuole sviluppare la sua azienda e che di conseguenza assume, paga stipendi, contributi e tasse, ma un soggetto potenzialmente ribelle da controllare e comprimere.

Caffè e ristoranti offrono un servizio utile alla nostra cittadina, assai bella a detta dei turisti italiani e stranieri; Lecco ha una vocazione turistica che deve svilupparsi con la collaborazione tra pubblico e privato, in maniera coordinata, costante e volenterosa.

E’ una sinergia utile a entrambe le parti. Ricordo ad esempio  che a capodanno “qualcuno” è intervenuto a colmare gli inciampi comunali: l’amministrazione non aveva organizzato niente e i privati appunto hanno rimediato.

Il comune di Lecco dopo la brutta figura dei quasi 700.000,00 euro (200.000,00 dei quali destinati direttamente ai commercianti) persi in autunno sul bando dei Distretti Urbani del Commercio di Regione Lombardia per una pasticciata nell’invio dei documenti avrebbe potuto adottare una posizione più collaborativa visto che i titolari dei pubblici esercizi combattono con gli aumenti dei costi dell’energia, dei trasporti, delle materie prime e l’inflazione.

Come spesso succede a parole tutti solidali coi fatti molto meno.

Cinzia Bettega

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