Referendum riforma Giustizia: estate di gazebo per raccogliere le firme nel Lecchese
Il senatore Paolo Arrigoni e il coordinatore provinciale Daniele Butti (Lega): "Ai cittadini offriamo un’opportunità storica"
Referendum Riforma Giustizia: alla vigilia del lancio la Lega lecchese ha voluto sottolineare la portata e la valenza dell'iniziativa che, è stato ribadito più volte, "non si contrappone ma anzi é a sostegno" della riforma messa in cantiere dal Governo Draghi, affidata al Guardasigilli Marta Cartabia. Questa mattina, martedì 29 giugno 2021, i sei quesiti referendari e la campagna per la raccolta sul territorio le 500mila firme necessarie all'indizione della consulta popolare, sono stati illustrati dal senatore Paolo Arrigoni nella sede della lega Provinciale di corso Martiri. Con lui la senatrice Antonella Faggi, il coordinatore provinciale Daniele Butti e l'avvocato Christian Malighetti nel ruolo di responsabile provinciale del Referendum. In collegamento da Roma l'onorevole Roberto Paolo Ferrari, mentre dal Pirellone erano in piattaforma telematica i consiglieri regionali Antonello Formenti e Mauro Piazza, quest'ultimo esponente di Forza Italia.
Riforma Giustizia: "Per correggere le storture italiane"
Lo scorso 3 giugno i sei quesiti sono stati depositati in Cassazione. Arrigoni ha inquadrato l'iniziativa, promossa da Lega e Partito Radicale italiano, che ha già raccolto l'adesione dell'Udc e il sostegno di diversi esponenti politici di Forza Italia. "Riteniamo che la Giustizia italiana debba essere più giusta. Il caso Palamara ha portato alla luce un problema cronico di cui soffre la magistratura italiana, spaccata da faide tra opposte correnti politiche, con magistrati che usano il loro ruolo per fare politica e contrastare gli avversari" ha sintetizzato Arrigoni.
6 Quesiti referendari
“Dal 2 luglio fino alla fine di settembre i cittadini avranno la possibilità di firmare nei gazebo che allestiremo in tutta la Lombardia o direttamente presso il proprio Comune" ha spiegato Arrigoni. "Sono sei i quesiti referendari: il primo riguarda la riforma del Csm per mettere fine allo strapotere delle correnti, poi c’è la responsabilità diretta dei magistrati, chi sbaglia paga. Il terzo quesito è sull’equa valutazione dei magistrati che non potranno più essere controllati solo da altri magistrati. Poi si potrà firmare per la separazione delle carriere tra la funzione giudicante e quella requirente, per limitare gli abusi della custodia cautelare e per l’abolizione del Decreto Severino a maggiore tutela ai sindaci e agli amministratori locali”.
Udc e Forza Italia a sostegno del referendum
“Ci tengo a sottolineare – continua Arrigoni – che si tratta di un referendum trasversale, che oltre all’impegno della Lega e del Partito Radicale, depositari in Cassazione dei quesiti referendari, vede anche il sostegno di Forza Italia e dell’UdC. Ma sono convinto che le adesioni continueranno a crescere, perché si tratta di un’opportunità storica”. Collegato dal Pirellone, il consigliere regionale Mauro Piazza ha ribadito il tema vero della riforma: "Quello della legalità. " Non si tratta di dividere il campo tra garantisti e giustizialisti. Si tratta di tifare per lo Stato di Diritto per ridare all'ordinamento della Giustizia italiana l'autorevolezza smarrita e la credibilità che deve avere. L'obiettivo non è quello di tutelare l'interesse di bottega del politico o dell'imprenditore di turno, ma di tutelare coloro che non hanno i mezzi economici, la visibilità politica e mediatica per resistere alla mala giustizia". E ancora: "Le difficoltà di funzionamento del nostro sistema sono anche una delle criticità lamentate dagli investitori stranieri. Non a caso la Comunità europea, per concederci i miliardi del Recovery, ci chiede di attuare la riforma della Giustizia. Per quest'ultima non sarà di intralcio il referendum. Soffia un leggerissimo vento garantista di ripristino della legalità, un refolo che ci auguriamo acquisti la forza di una Breva o di un Tivano".
Raccolta firme ai gazebo dal 1° luglio
La raccolta di firme sarà attuata sul territorio lecchese presso i tradizionali gazebo nelle piazze dei Comuni, ma anche negli uffici di Stato civile dei municipi. “Sul territorio ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti, e in questo senso accogliamo con favore la novità che gli avvocati possono anch’essi autenticare le firme. Lo stesso per quanto riguarda i parlamentari e i consiglieri regionali, ci aspetta quindi un’estate pancia a terra, come sempre fianco a fianco dei militanti nei gazebo per raggiungere l’obiettivo!”, conclude il senatore lecchese.
Ai gazebo e nei municipi dal 1° luglio
“Da venerdì 2 luglio gli italiani potranno dare una bella spinta, con la propria firma, per correggere finalmente le storture della giustizia italiana grazie ai sei quesiti referendari che proponiamo per una giustizia giusta. Basta con una minoranza politicizzata che compromette l’immagine dell’intera magistratura e che può condizionare i governi e ne determina i destini a seconda del gradimento! La Lega di Lecco è in prima linea per questa battaglia civica, auspicata da tempo anche da molti addetti ai lavori”. Così il senatore Paolo Arrigoni