Pensioni 2019, Arrigoni e Faggi: "Non credete alle fake news"

I senatori lecchesi della Lega smentiscono la notizia di tagli agli assegni mensili.

Pensioni 2019, Arrigoni e Faggi: "Non credete alle fake news"
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Sui ventilati tagli alle pensioni anche i senatori leghisti lecchesi Paolo Arrigoni e Antonella Faggi sono corsi a tranquillizzare gli elettori: "Ricostruzioni scorrette, avanti con fiducia".

Pensioni 2019: "Nessun tema"

“Le pensioni del 2019 saranno maggiori di quelle del 2018. Nessun taglio delle pensioni, nessuna riduzione dell’assegno che mensilmente tanti italiani si vedono riconosciuto per aver contribuito al benessere del Paese con il loro lavoro”.

"Solo fake news"

Così i Senatori della Lega Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama, e Antonella Faggi, vicepresidente del Gruppo Lega al Senato, sono intervenuti sul tema delle pensioni "per smentire le ricostruzioni rilanciate in questi giorni e che si stanno rivelando delle vere e proprie fake news".

"Non tagli ma aumenti inferiori all'inflazione"

“Le ricostruzioni a cui sempre più frequentemente assistiamo, francamente fantasiose quando addirittura distorte, impongono una precisazione" asseriscono i due politici lecchesi. "Non si tratta di taglio, ma di un minor aumento degli importi degli assegni pensionistici parametrato all'inflazione. Somme in più e non in meno”, precisano Arrigoni e Faggi

Il sistema dei 7 scaglioni

“Nel 2019 è stato introdotto un nuovo sistema di adeguamento delle pensioni all'inflazione che prevede 7 scaglioni (100%, 97%, 77%, 52%, 47%, 45% e 40%) che permettono di avere, per le pensioni più basse, aumenti quasi prossimi al 100% e quindi più equi. Così il governo, con buonsenso, è riuscito a conciliare gli interessi dello Stato con quelli dei pensionati” argomentano Arrigoni e Faggi.

"Azione rifomatrice della Lega"

“Che poi qualcuno non sopporti l’azione riformatrice che la Lega e i suoi alleati sanno esprimere anche su materie che possono divenire divisive non può rappresentare un problema: noi continueremo a lavorare, andando avanti con buonsenso nell’interesse esclusivo dei cittadini italiani”, concludono i Senatori lecchesi.

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