Negri interviene sul lavoro: "Necessario puntare su passione e innovazione"
Per il segretario provinciale di Fratelli d'Italia è necessario cambiare percezione sul tema lavoro

Ripensare il lavoro in azienda a fronte dei cambiamenti che hanno investito il settore produttivo.
Un'urgenza secondo il presidente provinciale di Fratelli d'Italia Alessandro Negri.
"Secondo l’ultima ricerca di Unioncamere, il mese di gennaio 2025 ha evidenziato una situazione allarmante per le imprese italiane: ben 497mila posti di lavoro vacanti, di cui circa 246mila difficili da colmare. Il problema, soprattutto per alcuni settori chiave, è la mancanza di candidati con le competenze specifiche richieste. In particolare, settori come quello metalmeccanico e manifatturiero, in cui le aziende lecchesi sono tra le più all’avanguardia nel panorama europeo, faticano a trovare personale altamente specializzato. Le figure richieste includono fonditori, saldatori, montatori di carpenteria metallica e operatori con esperienza nell’utilizzo di macchinari avanzati per l’industria tessile e metallurgica. Nonostante la crescente domanda nel settore industriale, che prevede circa 161mila assunzioni per il 2025, il problema delle competenze non è ancora risolto" scrive Negri in un comunicato.
Negri: "Bisogna cambiare la percezione del lavoro"
Per questo, secondo Negri, bisogna puntare su una nuova ricetta, unendo competenze e innovazione.
“In una provincia come Lecco, eccellenza nella lavorazione dei metalli e nella costruzione di macchinari, emerge un paradosso evidente: per soli 56 posti vacanti nel settore pubblico, sono arrivate ben 1000 candidature, un dato che dimostra la disconnessione tra la domanda di figure altamente specializzate nel settore privato e l’offerta nel pubblico impiego. È assurdo che, mentre le imprese locali, fiore all’occhiello dell’innovazione, fatichino a trovare lavoratori qualificati, per altri ruoli più generici ci sia un sovraffollamento di candidati,” sottolinea Negri, secondo il quale un’analisi più profonda deve spingersi oltre il semplice investimento in formazione.
“Non basta solo insegnare tecniche: è necessario cambiare la percezione sociale del lavoro in azienda. Le industrie lecchesi non sono più ‘fabbriche’ del passato, ma luoghi ad alta tecnologia dove lavorare significa essere protagonisti di una grande sfida. È fondamentale far capire che questi settori non sono più per chi non ha altre alternative, ma per chi vuole crescere in un ambiente innovativo e stimolante. L’Industria 4.0 è il futuro e bisogna attrarre talenti pronti a cavalcare questa trasformazione,” ha dichiarato Negri.
Negri: "Il lavoro in fabbrica è cambiato"
Oggi, le politiche del lavoro devono riflettere questa evoluzione, sostenendo una cultura che riconosca l’industria come il motore del cambiamento e dell’economia. “Il lavoro in fabbrica non è più il lavoro di ieri. Ora è il momento di investire su passione, innovazione e impegno per costruire il futuro,” ha concluso Alessandro Negri.
In sintesi, il contrasto tra la difficoltà di trovare personale qualificato e l’elevato numero di candidati per posti di minore specializzazione è un chiaro segnale che il mercato del lavoro italiano ha bisogno di una profonda riconsiderazione delle proprie dinamiche e politiche. La sfida è quella di costruire un ponte che unisca la domanda di competenze specifiche con una visione rinnovata del lavoro industriale.