"Misure di prevenzione e contrasto delle baby gang", approvato in Regione il progetto di legge
Soddisfatto il consigliere regionale FdI Giacomo Zamperini, contrario il consigliere regionale dem Gian Mario Fragomeli

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il progetto di legge "Misure di prevenzione e contrasto delle baby gang e modifiche alla l.r. 1/2017", a prima firma del consigliere regionale Floriano Massardi. La legge prevede misure rieducative, prevenzione e l’obbligo di lavori socialmente utili per giovani coinvolti in atti di violenza. Sul tema è intervenuto in aula il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini, che ha espresso soddisfazione per l'approvazione del progetto di legge. Contrario invece il consigliere regionale Gian Mario Fragomeli.
"Misure di prevenzione e contrasto delle baby gang", approvato in Regione il progetto di legge
"Con l'approvazione di questo progetto di legge, vogliamo fare un primo passo fondamentale per garantire maggiore sicurezza ai nostri cittadini, specialmente i più fragili e giovani. Non chiuderemo gli occhi sui problemi reali e, soprattutto, vogliamo distinguere il disagio giovanile dalla delinquenza, cosa che puntualmente non avviene nelle città governate dal centrosinistra, dove alcuni gravi episodi vengono confusi e minimizzati - ha commentato il consigliere regionale Giacomo Zamperini - Un ringraziamento doveroso va alle forze dell’ordine che ogni giorno si trovano ad affrontare la spocchia di queste bande criminali, spesso di origine straniera."
"Oggi vogliamo dire basta a questa piaga crescente. La prepotenza di pochi non può prevaricare sul diritto alla sicurezza di tutti – prosegue Zamperini - Questi gruppi di giovanissimi delinquenti sono responsabili di violenze e crimini che minano la sicurezza e tengono in scacco le nostre città. Non è più accettabile che qualcuno possa ignorare il problema. Anche il recente episodio che si è verificato a Lecco, dove un gruppo di 'Maranza' ha minacciato con un coltello tre dodicenni in centro città, in pieno giorno, sotto gli occhi di tutti, cercando di estorcere pochi euro, è solo l’ultimo di una serie di atti violenti che devono essere fermati. Le baby gang sono una minaccia crescente e vanno contrastate con fermezza, così che non passi il senso di impunità. Il progetto di legge prevede azioni concrete per fermare la criminalità giovanile, responsabilizzare i minori violenti e garantire giustizia. La sicurezza è la nostra priorità e non tollereremo chi sceglie la strada della criminalità. Per chi infrange la legge, anche se giovane, serve la galera!".
Contrario invece il consigliere regionale del Pd, Gian Mario Fragomeli, che commenta: "Un progetto di legge liquidato in tre sedute in commissione Cultura e senza nessun confronto con la commissione che si occupa invece di sicurezza, né con i sindaci delle città che dovrebbero essere coinvolti, non può diventare una vera legge, ma solo una bandierina inutile da sventolare sui giornali. Siamo stanchi delle tre parti in commedia, come quelle del partito lecchese di FdI che si comporta in piazza da professionista della denuncia sul tema sicurezza, senza però assumersi la responsabilità di chi governa da anni a Roma e da decenni al Pirellone. Se questa maggioranza avesse voluto davvero intervenire per affrontare un problema importante come quello delle baby gang, avrebbe dovuto cominciare ad applicare la legge regionale che già esiste e che giace inapplicata, cioè la legge 6 del 2015, che disciplina i servizi di polizia locale e promuove la sicurezza urbana". Fragomeli sostiene inoltre che "il progetto di legge sulle misure di prevenzione e contrasto delle baby gang sia stato inserito con poca cognizione nella legge regionale sul bullismo e cyberbullismo".
"In tutta la legge non esiste una definizione di cosa siano le baby gang, che sicuramente non c’entrano nulla con il bullismo – attacca Fragomeli – ma se non si definiscono le parole e i ruoli e se non si disciplina nulla, che senso può avere un provvedimento come questo? C’è una competenza nazionale sulla definizione dei reati che non è stata ancora fatta e in Regione Lombardia hanno deciso oggi di fare una legge sulle baby gang senza neanche definire che cosa siano".
"Le baby gang rappresentano un problema serio, che vogliamo affrontare nelle commissioni competenti e con gli strumenti adeguati – prosegue il consigliere dem – invece non ci interessano le scorciatoie e i giochetti delle attribuzioni tra FdI e Lega in merito alla competenza sulla sicurezza, a noi interessa il bene dei lombardi e non queste bandierine elettorali, proprio a tre giorni dall’approvazione del DDL sulla sicurezza".
"Si parla di giustizia riparativa, ma la Regione Lombardia non ha alcuna competenza in materia – prosegue il consigliere - si parla di coinvolgimento degli enti locali, ma gli enti locali non sono stati consultati. Inoltre, ricordo che abbiamo già una legge sulla sicurezza urbana che prevede la convocazione, da parte dell’assessore alla sicurezza, di una consulta che da due anni non viene convocata".
"In definitiva, si tratta di un provvedimento assolutamente inutile e totalmente inefficace che non risolverà il problema della microcriminalità delle nostre città. Tanto più che questa maggioranza ha tagliato le risorse regionali per la sicurezza, lasciando, senza vergognarsene, solo 4 milioni e mezzo di euro all’anno: 40 centesimi all’anno per ogni lombardo", conclude Fragomeli.