la bomba social

Minoranze compatte contro l'assessore Alessandra Durante: invocate le dimissioni

Dopo l'ammissione dell'uso di un profilo anonimo per attaccare un cittadino sui social, si alza la voce delle opposizioni: "Un comportamento inaccettabile, l'assessore si dimetta subito"

Minoranze compatte contro l'assessore Alessandra Durante: invocate le dimissioni
Pubblicato:
Aggiornato:

Dimissioni: questo di fatto chiedono le minoranze che siedono a Palazzo Bovara dopo la "bomba social" che ha coinvolto Alessandra Durante – assessora del Comune di Lecco con deleghe a Famiglia, Giovani, Comunicazione, Rapporti con i cittadini ed Evoluzione digitale. Alessandra Durante su facebook, con un profilo anonimo, ha commentato in modo maleducato e prepotente, come da lei ammesso, il post di un cittadino. Gli amministratori del gruppo fb "Lecco. Società e Politica" hanno poi deciso di svelare la sua identità e a quel punto Durante ha chiesto scusa con un video su Instagram.  Come ipotizzabile sono giunte a stretto giro di posta le dichiarazioni dei gruppi di minoranza che pubblichiamo integralmente.

Minoranze compatte contro l'assessore Alessandra Durante: invocate le dimissioni

Mentre il Comune promuoveva i Patti Digitali per l’uso responsabile dei social, un assessore della Giunta, nascosto dietro il falso profilo Anonimo582, elogiava la propria Amministrazione insultando cittadini — spesso elettori delusi — colpevoli solo di aver espresso critiche legittime.
Quel profilo, scopriamo oggi con sconcerto, apparteneva all’Assessore Alessandra Durante: la stessa che le minoranze hanno più volte segnalato per iperattivismo online e disinteresse per l’aula consiliare. Mai avremmo immaginato un simile degrado istituzionale: un membro di Giunta che, sotto mentite spoglie, attacca i cittadini e si incensa da sola.
Ma il peggio doveva ancora venire.
Poche ore dopo, colta con le mani nel sacco, l’assessore ha tentato una patetica autodifesa con un post strappalacrime (ovviamente sui social!), fingendo scuse che non convincono nessuno. Troppo tardi, troppo poco. E soprattutto troppo grave.
Ricordiamo che Alessandra Durante detiene le deleghe al digitale e all’educazione familiare. Eppure, mentre predica l’educazione online, pratica il cyberbullismo e la diffusione di fake news. Tutto a spese dei lecchesi, finanziando progetti che oggi mostrano il loro vero volto di pura propaganda.
Ci chiediamo: il Sindaco sapeva? È a conoscenza delle attività dei suoi assessori che, nell’ombra, insultano i cittadini per difendere i colleghi?
Noi tutti facciamo parte pro tempore delle Istituzioni, ed i comportamenti inadeguati screditano in primo luogo le stesse Istituzioni che rappresentiamo agli occhi dei cittadini che ne sono i reali detentori, un valore che prescinde l’appartenenza politica ed è alla base di ogni vera democrazia.
Assessore Durante, ci risparmi l’ennesima farsa. Dimostri, almeno una volta in cinque anni, senso delle istituzioni. Non ci costringa a chiederle in aula ciò che dovrebbe già essere evidente a tutti: si faccia da parte. Ora.

I gruppi Consigliari di
Fratelli d'italia
Lega Lombarda
Lecco Merita di + Lecco Ideale


“È questo l’esempio che si vuole dare ai giovani per fare politica?”
“È questa l’educazione digitale che la Giunta Gattinoni vuole promuovere?”
Con profonda preoccupazione apprendiamo dell’ennesimo episodio che getta discredito sull’istituzione comunale e, ancor peggio, mina la credibilità di chi dovrebbe rappresentare un modello positivo per le nuove generazioni.
L’assessore Alessandra Durante – titolare delle deleghe a Comunicazione, Rapporti con i cittadini ed Evoluzione digitale – si è resa protagonista di un attacco verbale gratuito e offensivo nei confronti di un cittadino, in modo anonimo e con toni che definire inaccettabili è persino riduttivo. Una condotta che squalifica completamente il ruolo che ricopre e nega, nei fatti, i valori di rispetto, dialogo e trasparenza che dovrebbero guidare chi si occupa di comunicazione istituzionale.
Ci chiediamo: è questo l’esempio che si vuole offrire ai giovani che si avvicinano alla politica? È questo il modello di leadership a cui dovremmo guardare come nuova generazione di cittadini attivi? È questa la cosiddetta “educazione digitale” che la giunta Gattinoni intende promuovere?
Ancora più grave è il silenzio dell’amministrazione comunale, che non ha preso ufficialmente le distanze da quanto accaduto. Un atteggiamento che ci lascia sgomenti e che purtroppo conferma una mentalità chiusa, autoreferenziale, refrattaria alla critica e al confronto democratico.
La Lega Giovani della Provincia di Lecco chiede con forza le dimissioni immediate dell’assessore Durante. In subordine, riteniamo imprescindibile la revoca delle deleghe a Comunicazione e Rapporti con i cittadini, per rispetto dei cittadini e della dignità del ruolo istituzionale.
Non possiamo e non dobbiamo accettare che chi ricopre incarichi pubblici si abbandoni a comportamenti da “tastiera nervosa”, privi di educazione e spessore umano. Non è questo il modo con cui si costruisce un rapporto sano tra istituzioni e cittadinanza. Non è questo il linguaggio che vogliamo trasmettere come modello a chi guarda alla politica come servizio, come impegno e come crescita civile.
La responsabilità politica passa anche dalla coerenza tra parole e azioni. Se l’assessore Durante non è in grado di incarnare con serietà e rispetto il ruolo che le è stato affidato, deve farsi da parte. È un atto dovuto, prima ancora che politico, morale.
Lecco e i suoi giovani meritano ben altro: una politica che educa, che ascolta e che si comporta con dignità, non una che insulta e si nasconde.
Andrea Bettega Responsabile Lega Giovani
Provincia di Lecco

Quando mancano i contenuti, si alza la voce. E si finisce perfino a insultare in modo vile e anonimo. È quanto accaduto in queste ore, con un esponente delle istituzioni che ha scelto di deridere i cittadini invece di ascoltarli, infrangendo non solo il rispetto, ma anche il senso stesso di legalità che dovrebbe ispirare chi amministra la cosa pubblica.

È impossibile accettare che chi ricopre un ruolo pubblico rinunci alla trasparenza e alla responsabilità, tradendo la fiducia di chi dovrebbe rappresentare. La legalità non è un principio astratto: è un dovere quotidiano, e viene calpestata ogni volta che un amministratore si nasconde dietro un profilo anonimo per colpire con disprezzo.

Lecco e i suoi cittadini meritano ben altro: meritano esempi, non maschere. Meritano la forza delle idee, non la prepotenza delle offese. Proprio per questo, chiediamo che l’assessora coinvolta, in un sussulto di dignità e rispetto verso la comunità, rassegni immediatamente le proprie dimissioni.

Loredana Colella
Fratelli d’Italia – Dipartimento Famiglia e Diritti Indisponibili

Alessandro Negri - presidente provinciale fratelli d’Italia


Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali
Necrologie