Elezioni regionali 2023

Majorino a Merate: "Sulla sanità dobbiamo riscrivere le regole tra pubblico e privato"

"La vicenda delle liste di attesa abbinata  alla desertificazione dei servizi territoriali in campo medico, infermieristico e sociale, ha portato ad un'unica cosa ovvero  che si dica ai cittadini lombardi: vuoi farti curare, paga! Per me è inaccettabile, è una vergogna"

Majorino a Merate: "Sulla sanità dobbiamo riscrivere le regole tra pubblico e privato"
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La sanità: questo il tema al centro dell'incontro che si è svolto oggi, martedì 31 gennaio 2023 a Merate. Protagonista   il candidato governatore di Regione Lombardia, in  corsa con il centrosinistra alle prossime elezioni regionali del 12 e 13 febbraio, Pierfrancesco Majorino.

Pierfrancesco Majorino a Merate parla di sanità

Presenti i quattro candidati dem lecchesi Flavia Fiandaca, architetto, esperta in edilizia ad alta efficienza energetica, già assessore del Comune di Verderio; Gian Mario Fragomeli, già sindaco di Cassago e parlamentare del Partito Democratico; Simona Piazza, vice-sindaco e assessore alla Cultura della Città di Lecco e  Pietro Radaelli, segretario provinciale dei Giovani democratici e consigliere comunale di Abbadia Lariana.  In sala  anche il candidato Francesco Falsetto dell'alleanza Verdi Sinistra, il  consigliere regionale uscente del Pd Raffaele Straniero e il segretario provinciale dem Manuel Tropenscovino.

Sul palco  insieme all'aspirante governatore amministratori e rappresentanti del mondo della sanità: il sindaco di Malgrate Falvio Polano, la dottoressa Giuditta Pacchiarini, ex caposala dell'ospedale San Leopoldo Mandic di Merate, il medico di base di Nibionno Lorenzo Colzani,  Anna Vilella, pediatra di Olgiate Molgora che ha recentemente raggiunto il meritato traguardo della pensione, e Fabio Fedeli, presidente dell'Ordine degli infermieri di Lecco.

Le criticità della sanità

Tante le criticità, i buchi neri del sistema sanitario regionale, che si esplicano sul territorio lecchese,  che sono stati messi in luce dagli interlocutori durante l'incontro.

"La mancanza di una rete per la gestione della disabilità infantile, carenza causata  dall'eccessiva privatizzazione della sanità in Lombardia": questa la denuncia  di cui si è fatta portavoce la dottoressa Vilella, mentre il dottor  Colzani ha  ironizzato sul fatto il medico di base "sta diventando più raro di un panda". "Nel territorio nell'Ats Brianza, - ha sottolineato  - mancano più di 50 medici di base".

La dottoressa Giuditta Pacchiarini, ex caposala Mandic, il medico di base di Nibionno Lorenzo Colzani e Anna Vilella, pediatra appena andata in pensione di Olgiate

Anche il presidente dell'Ordine infermieri di Lecco ha posto l'accento  ha parlato della carenza di personale, riportando un dato: "Secondo l'Ocse la media di infermieri ogni mille abitanti nei principali stati europei è di 8.2  In Italia è di 6.3 e in Lombardia 6.2".

Non da sottovalutare le  difficoltà delle Amministrazioni comunali nell'interfacciarsi con le strutture sanitarie. Ne ha parlato il sindaco Polano: " È un rapporto perlopiù formale che non permette di intervenire sui provvedimenti. Sono  preoccupato per il modello di gestione "dirigista" e che porta alla dipendenza dal privato".

Il sindaco Malgrate Flavio Polano, il presidente ordine infermieri Lecco Fabio Fedeli e Pierfrancesco Majorino

Hanno rovinato il Mandic

Non sono mancati attacchi alla Asst Lecco. La "bordata" è arrivata dall'ex caposala dell'ospedale di Merate Pacchiarini : "Il Mandic oggi è un disastro a causa di una dirigenza  arrogante con la quale è impossibile interloquire. Il Mandic era un'eccellenza, ma a furia di mettere pezze che non funzionano è stato rovinato e questa situazione va a discapito di tutta la popolazione".

Majorino: "Ha preso corpo una privatizzazione strisciante

"Le grandi qualità di diverse strutture pubbliche e private lombarde e la professionalità dei lavoratori delle professioni sanitarie non sono stati accompagnati da politiche di interesse pubblico - ha sottolineato Majorino - A prendere corpo è stata una privatizzazione strisciante. Non accetto che quando quando faccio questa denuncia mi si risponda che io sono contro la sanità privata. No: io sono contro una politica che non ha salvaguardato l'interesse di tutte e di tutti"

"La vicenda delle liste di attesa abbinata  alla desertificazione dei servizi territoriali in campo medico, infermieristico e sociale, ha portato ad un'unica cosa ovvero  CHE si dica ai cittadini lombardi: vuoi farti curare, paga! Per me è inaccettabile, è una vergogna"

 

"Dobbiamo riscrivere le regole tra pubblico e privato"

"Se vinceremo non avremo la bacchetta magica che ci farà risolvere i problemi in un colpo solo - ha chiosato Majorino -  Sicuramente appena insediati dovremo individuare le risorse per tamponare le criticità delle liste d'attesa, poi passeremo alla grande riforma. Che non si può fare senza riscrivere le regole tra pubblico e privato, sostenendo con forza il primo. Saremo quelli che con fatica e tenacia ricostruiranno dalle fondamenta il servizio sanitario".

Alberto Secci

 

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