Lo strappo di Renzi, Rusconi combattuto: "Progetto che occupa uno spazio riformista vuoto, ma..."
L'ex senatore di Valmadrera: "Aderire a Italia Viva? Devo riflettere. Certo se il Pd si riduce a essere una forza esclusivamente di sinistra si pone un problema politico"
"E' un progetto a cui guardo con interesse perché va a occupare uno spazio riformista di cui c'è bisogno in Italia. Ma deve essere riempito di contenuti e non essere solo un contenitore di slogan o un mero percorso di opportunità politica". Così l'ex senatore Antonio Rusconi, esponente dell'area Cattolica lecchese, sindaco di Valmadrera, commenta l'iniziativa di Matteo Renzi.
"La scelta di Renzi mette in difficoltà tante persone che, come me, vengono dalla cultura cattolica"
Per Rusconi è ancora presto per decidere se lasciare il Partito democratico e aderire a Italia Viva. "In questo momento sono talmente entusiasta dell’avventura all’Amministrazione comunale che aderirei solo a Progetto Valmadrera… Detto questo, penso che la scelta di Renzi sia stata inopportuna in questo momento e mette in difficoltà tante persone che, come me, vengono dalla cultura cattolica. Però è anche vero che se il Partito democratico si riduce a essere una forza esclusivamente di sinistra e non quel partito innovatore plurale che tagliava i ponti con il passato, in cui ho creduto e sono stato uno dei fondatori, pone un problema politico a me e a tanti. Per questo come presidente dell'associazione Led (Libertà e Democrazia, associazione nata dalla Margherita, ndr), ho organizzato nei prossimi giorni un incontro di confronto con tutti i soci per una riflessione e una scelta che non sia individuale".
Rusconi: "Aderisco ai progetti, non alle leadership"
E la riflessione verterà anche sul possibile successo della nuova formazione politica. "Lo spazio politico c’è, complice anche la crisi di Forza Italia - conclude Rusconi - Io aderisco ai progetti non alle leadership: il tentativo di Renzi segnala un vuoto in una politica italiana di una proposta realmente riformista. Non amo molto i leader solitari. Se Renzi, dopo gli sbagli passati, ha l’umiltà di capire di non fare l’uomo solo al comando e di circondarsi di collaboratori autorevoli penso che possa proporre come nei grandi Paesi europei di riferimento una reale forza riformatrice di cui l’Italia ha bisogno. Mi domando, però, se ha capito la lezione".