La lista civica per Gori si presenta all'Imbarcadero: «Pronti a salpare»

Valsecchi: «Puntiamo di avere un lecchese a consigliere regionale con Gori»

La lista civica per Gori si presenta all'Imbarcadero: «Pronti a salpare»
Pubblicato:
Aggiornato:

Presentata all'imbarcadero la lista civica "Gori Presidente".

Presentata la lista civica per Gori a Lecco

«Dall'Imbarcadero si salpa con una nuova avventura elettorale». Parola di Corrado Valsecchi, assessore ai lavori pubblici, manutenzioni e  viabilità in Comune a Lecco e promotore, in queste settimane, della candidatura di Giorgio Gori alla Regione Lombardia. Dal locale lecchese in riva al Lario sono stati presentati, oggi, i 4 candidati della lista civica che sostiene l'attuale sindaco di Bergamo nella sua corsa al Pirellone, Ovvero Giulio Ceppi, Giovanna Rotondo, Dorina Zucchi e Raffaele Grega, in attesa della visita di domani di Gori sul territorio lecchese. «Abbiamo voluto creare una lista autenticamente civica», ha detto Valsecchi. «Gori stesso aveva chiesto di trovare figure che sapessero parlare a tutta la società civile, a chi guarda preoccupato alla crisi dei partiti e dello Stato sociale: è nel civismo che sta il vero antidoto al qualunquismo dilagante. Puntiamo di avere un lecchese consigliere regionale con Gori: sarebbe una soddisfazione per noi e il territorio».

Il percorso di Gori

Il plus di Gori, dice Valsecchi, è proprio il suo cammino professionale e umano extra politico: «Gori non fa il politico di professione, è una persona che ha vissuto del proprio lavoro: è stato giornalista, poi ha fatto carriera in Mediaset dal basso, per poi fondare Magnolia. Per questo ho detto sì quando mi ha chiesto di aiutarlo in questa campagna. Dice sempre una cosa chiara: sono una persona fortunata, ho avuto soddisfazioni personali e adesso voglio riconoscere alle mie comunità un po' della fortuna di cui io ho goduto».

Giulio Ceppi, architetto

Correrà quindi nel listino civico Giulio Ceppi, architetto noto in città: «Al di là di avere avuto uno zio presidente del Lecco, non ho mai avuto interesse per il potere o le categorie elitarie», ha detto Ceppi. «Se ci saranno, come si dice, gli Stati Uniti d'Europa allora la Lombardia deve essere la California, il luogo di massima ricerca e sperimentazione. Ci manca ancora, invece, l'internazionalizzazione, che non deve essere uno slogan, ma una dimensione per sopravvivere. Lecco era molto più internazionale 15 anni fa rispetto ad oggi, quando c'era il ferro. E dico sempre che il lago è un'isola al rovescio, perché non si confronta mai con la diversità e il mondo che ha attorno».

Due donne candidate

Due donne, inoltre, nel listino presentato da Valsecchi. Giovanna Rotondo, insegnante in pensione e scrittrice, e Dorina Zucchi, già sindaco di Olgiate Molgora, molto impegnata nel volontariato. «Ho iniziato a scrivere solo quando sono andata in pensione», ha detto Rotondo. «Avendo lavorato col disagio delle carceri, è stato per me naturale trattare questi temi. Ho detto sì alla candidatura perché dobbiamo metterci la faccia in ogni cosa che facciamo, ed è giusto partecipare attivamente alla politica, altrimenti ci sentiremo sempre dire che nessuno vuole andare più a votare». Pure Dorina Zucchi è stata insegnante, oltre ad essere da sempre impegnata in diverse attività di volontariato: «Considero anche l'insegnamento una sorta di volontariato: insegno da tanti anni, prima seguivo gli alunni disabili poi sono passata alle scuole primarie. Ho potuto vedere dal mio lavoro che la scuola è molto sola, senza aiuti dalle istituzioni».

Da Colico, Raffaele Grega

Infine, ecco Raffaele Grega, già sottotenente dei carabinieri poi sindaco di Colico fino al 2016: «Fu quella un'esperienza complessa: dopo 35 anni nell'arma, dove avevo capito che tutto poteva essere risolto con un'aderenza alle regole, facendo l'amministratore mi sono accorto che non è sempre tutto così semplice e scontato. Questo però non significa che non si può dare un contributo valido al pubblico. Il primo problema della Lombardia è legato al mondo socio sanitario, ma c'è pure quello della sicurezza. I numeri di reati, a ben vedere, sono in netta diminuzione, eppure c'è una percezione forte di criminalità diffusa per reati minori, e su questo fin qui è stato fatto poco. Anzi, la Regione ha cavalcato questo tema per fini propagandistici».

Seguici sui nostri canali