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Lecco, adottata la variante generale del PGT: 450 nuovi alloggi di edilizia sociale e stop al consumo di suolo. Ma le opposizioni restano critiche

Ora il percorso proseguirà con una fase di partecipazione pubblica, in vista dell’approvazione definitiva prevista per gennaio 2026

Lecco, adottata la variante generale del PGT: 450 nuovi alloggi di edilizia sociale e stop al consumo di suolo. Ma le opposizioni restano critiche
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Il Consiglio Comunale di Lecco, riunitosi ieri,  lunedì 28 luglio 2025 a Palazzo Bovara, ha adottato la variante generale del Piano di Governo del Territorio (PGT), lo strumento fondamentale per orientare lo sviluppo urbanistico e sociale della città nei prossimi anni. Il provvedimento è stato approvato con i soli voti favorevoli della maggioranza, mentre le minoranze hanno espresso posizioni fortemente critiche e in diversi casi hanno votato contro.

Lecco, adottata la variante generale del PGT: 450 nuovi alloggi di edilizia sociale e stop al consumo di suolo. Ma le opposizioni restano critiche

Tra gli elementi centrali del nuovo PGT, la possibilità di realizzare oltre 450 appartamenti di edilizia convenzionata senza ulteriore consumo di suolo, puntando sulla rigenerazione dell’esistente. L’obiettivo è facilitare l’accesso alla casa per giovani, studenti e famiglie dei ceti medio e popolare.

Il gruppo consiliare Alleanza Verdi e Sinistra - Cambia Lecco ha sostenuto con convinzione il piano, definendolo “una risposta concreta ai bisogni delle persone” e sottolineando altri aspetti qualificanti come la tutela della fascia pedemontana, la valorizzazione del manifatturiero in ottica sostenibile, il potenziamento dei quartieri periferici e il completamento o l’avvio di progetti strategici, come La Piccola, il nuovo municipio e il nodo multimodale attorno alla stazione ferroviaria.

Ma il via libera al PGT non ha convinto le opposizioni. Hanno votato contro Clara Fusi e Giovanni Tagliaferri del gruppo misto, mentre Corrado Valsecchi ha definito il documento “incompleto e poco partecipato”, criticando la mancanza di un confronto reale con la cittadinanza.

Insoddisfatti anche Filippo Boscagli di Fratelli d’Italia ed Emilio Minuzzo di Lecco Merita di Più, che hanno denunciato l’assenza di una visione concreta e lungimirante per lo sviluppo futuro della città. Entrambi hanno sottolineato come, a loro giudizio, la variante adottata manchi di coraggio e progettualità a lungo termine.

Ora il percorso proseguirà con una fase di partecipazione pubblica, in vista dell’approvazione definitiva prevista per gennaio 2026. Sarà possibile per cittadini, comitati, associazioni e forze sociali presentare osservazioni e proposte, che verranno valutate tecnicamente e discusse in Consiglio Comunale.

“Pensare alla città del futuro – concludono da AVS – significa progettare con responsabilità, visione e spirito di ascolto. Nei prossimi mesi saremo attivi per spiegare le scelte fatte e per raccogliere idee che possano migliorare ulteriormente il piano. Vogliamo costruire insieme una Lecco più giusta, vivibile e solidale".

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