“Queste elezioni ci restituiscono, innanzitutto, la necessità di una profonda riflessione su due elementi - questo il commento di Alessio Dossi, Presidente di AmbientalMente - in primis, che non si fa politica guardando ai danni del passato fatti dagli altri (anche se gravi e reali), ma con le proprie proposte sul futuro. È necessario che ci sia una linea chiara, una visione futura e comune del centro-sinistra che faccia innamorare le persone e faccia loro desiderare che quel progetto si realizzi. Solo così si può mobilitare le persone e rendere credibile agli occhi degli astenuti una proposta che li faccia tornare a votare".
Astensionismo: è necessaria una profonda riflessione
"In secondo luogo - ha continuato il Presidente Dossi - ma è collegato, l’altra riflessione è che l’astensionismo ci spinge a ragionare sulla necessità di costruire una politica sincera. Una politica in cui, quando le cose vanno, si dice che vanno; quando non vanno, si dice che non vanno. A prescindere da chi le fa. Altrimenti, mentre delegittimiamo l’avversario, prima ancora dell’avversario, stiamo delegittimando la politica. Tutta. Noi stessi inclusi. E poi diventa complicato sorprendersi dell’astensione".
Un risultato estremamente positivo
"Per quanto ci riguarda - ha proseguito Dossi - il risultato è certamente positivo: la nostra candidata Monica Coti Zelati ha ottenuto 331 preferenze, questo senza nemmeno poter spendere il nostro simbolo per poterla supportare nella maniera migliore.
Inoltre, Patto Civico per Majorino, di cui siamo stati forza trainante, anche se certamente non l’unica, ha comunque ottenuto quasi 3000 voti in Provincia, che ci pare faccia riflettere sull’importanza dei movimenti civici anche in una sfida polarizzata su forze partitiche che hanno un dimensionamento nazionale, con il traino che questo rappresenta.
In tal senso un ringraziamento va a tutti quegli elettori e quelle elettrici che hanno creduto nella figura di Monica Coti Zelati e che hanno seguito la nostra indicazione di voto, anche fuori dalla città di Lecco, dove ci affacciavamo elettoralmente per la prima volta. E questo è per noi motivo di orgoglio.
Un ringraziamento, infine, va anche a Dino De Simone che, seppur da fuori territorio (essendo varesotto), ha ottenuto comunque diverse preferenze, consolidando il rapporto tra le liste civiche ecologiste sparse per il territorio che hanno dato vita all’Alleanza Verde e Civica – AVEC".
Una visione di futuro che parta dalla Lombardia
"L’auspicio - ha concluso il presidente - è che ora, come sembra, Pierfrancesco Majorino continui a lavorare per costruire. E lo faccia, a differenza di quanto avvenuto in passato, per dare vita a una visione di futuro che parta dalla Lombardia. Una visione più netta, solida, che deve far rinnamorare le persone che hanno valori di centro-sinistra e che aspettano solo un sogno credibile e risposte concrete per ritornare a voler votare.
Lo dobbiamo, in un certo senso, alla democrazia stessa”.