L'area della Piccola è del Comune: esulta il Pd di Lecco

Tutti hanno detto sì: 28 voti favorevoli, 0 contrari, 0 astenuti.

L'area della Piccola è del Comune: esulta il Pd di Lecco
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28 voti favorevoli, 0 contrari, 0 astenuti: l’area dell’ex Piccola diventerà di proprietà del Comune di Lecco, con una delibera approvata all’unanimità durante la seduta consiliare di lunedì sera.

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L'area della Piccola è del Comune

 

Il Consiglio comunale ha sottoscritto il provvedimento che prevede la permuta immobiliare, con l’onere di 482mila euro da parte del Comune, tra La Piccola e lo scalo di Maggianico attuando così e rinnovandola, dopo 33 anni, la convenzione con l’allora Azienda Autonoma Ferrovie dello Stato, dimostrando che ancor’oggi, forse più di ieri, l’interesse per quell’area è forte e attuale, che non si tratta di una zona qualunque, ma che riveste un’utilità centrale per l’amministrazione e la città intera, a prescindere da colori politici.

Cuore di una rigenerazione urbana

“Si tratta di vedere che quell’obbligo di 33 anni fa – ha affermato il Sindaco Virginio Brivio – è al cuore di una rigenerazione urbana che all’epoca non c’era: non c’era il Politecnico, c’era l’ospedale…Quindi portiamo questo provvedimento non solo per attuare quella convenzione, ma per rinnovarla”. Con i decenni, infatti, non solo la composizione urbana della zona è cambiata, ma anche l’interlocutore dell’accordo, che è diventato più complesso; prima c’era solo un soggetto con cui trattare, lo Stato, ora ce ne sono ben tre: Mercitalia Logistic spa (proprietaria dell’83% dell’area), Rfi (15%) e FS per (2%). Per questo, ha spiegato il Sindaco, “non potendo fare un colpo secco con un solo atto, abbiamo presentato e sottoposto a tutti e tre gli enti un accordo quadro a cui seguiranno tre atti notarili separati ma che saranno vincolati, appunto, da un quadro di cui il 90% è espresso in questa delibera”.

Esulta il Pd di Lecco

 

“Portare a casa La Piccola - ha sottolineato la Consigliera dem Anna Sanseverino -, rimediando  a decenni di inerzia delle amministrazioni precedenti, non è stato facile: il lunghissimo tempo trascorso, i cambi nella proprietà dell’area valutate dalla perizia del 2013 fatta da Agenzia delle Entrate - € 4.030.000,00  Maggianico €.5.740.000,00 La Piccola - hanno richiesto lunghissime ed estenuanti trattative e un difficile lavoro di relazioni e incontri a Milano, Lecco e Roma che in effetti hanno impegnato il Sindaco in primis già dallo scorso mandato. Un grandissimo risultato raggiunto dal nostro Sindaco, da questa amministrazione, dal PD, che sempre hanno avuto ben chiaro e presente questo obiettivo come punto qualificante di questo mandato. Un risultato che non credo di esagerare a definire eccezionale non solo perché mette fine ad una situazione stagnante da oltre 30 anni, non solo perché ci permetterà di entrare in possesso, nel giro di un anno – ma io spero molto prima – di una grande area, collocata in una posizione centrale e strategica per la città, e suscettibile di cambiare il volto stesso di Lecco – ma anche per le modalità e condizioni con le quali questo risultato è stato raggiunto".

Le tappe

"E mi riferisco, in particolare, - continua Sanseverino - al riconoscimento, come unica base di partenza per le trattative “economiche”,  della perizia redatta dall’Agenzia delle Entrate (piuttosto che di quella redatta su incarico di Mercitalia da un’agenzia privata, che allargava, e di molto, la forbice tra i valori delle due aree, a tutto danno del Comune), mi riferisco al riconoscimento a nostro favore da parte di Rfi di un indennizzo di ben €1.100.000,00 per lo sfruttamento, anche economico,  in tutti questi decenni di Maggianico. Condizioni niente affatto scontate e rispetto alle quali le nostre controparti sono state assolutamente contrarie e “sorde” e sulle quali si è riusciti a costruire l’accordo solo grazie alla tenacia e alla concretezza di Sindaco e dirigenti. Grazie dunque di cuore al Sindaco, grazie al Segretario generale e grazie all’architetto Gilardoni che tanto si sono spesi perché questo obiettivo diventasse realtà".

"Non molliamo"

"Adesso però – ha concluso la Consigliera – dico loro ‘non molliamo’, insistiamo, stiamo col fiato sul collo di queste società, perché si possa “rogitare” al più presto e iniziamo intanto  a pensare, a progettare il futuro di quest’area nevralgica riqualificandola a tutto tondo, facendone, io spero, anche in attuazione delle previsioni del Pgt, un’area a servizio pubblico e dell’Università, che sia centro di aggregazione per i giovani e anche per i meno giovani, dove ci sia posto per i servizi, per il verde, per lo svago dei cittadini”.  

I tanti grazie

Ringraziamenti al Sindaco, ma anche da parte del Sindaco che ricorda i molti che con il loro contributo hanno reso possibile questo risultato: “Ringrazio il Segretario De Martino e il Dirigente, ringrazio anche le Consigliere Sanseverino e Massaro che con una determinazione che non ho bisogni di illustrare hanno tenuto l’attenzione alta su questo aspetto. Consentitemi di ringraziare l’ingegnere Valassi, perché nel suo ruolo di Presidente della Camera di Commercio e di UniverLecco aveva titolo a intervenire su queste cose e ci ha messo l’anima insieme all’attuale prorettore del Politecnico Resta”. Tra gli altri Brivio ha ringraziato anche l’ex senatore Roberto Castelli, che in qualità di Sottosegretario ai lavori pubblici, in un precedente accordo con Rfi, era riuscito a far sottoscrivere il principio per cui valeva la perizia dell’Agenzia delle Entrate, l’Onorevole Fragomeli che ha avuto un ruolo importante e, per l’ultimo tratto di strada, anche Flavio Nogara. “Infine – ha concluso il Sindaco - non come retorica, voglio ringraziare due categorie che hanno tenuto vive queste due aree: primo, i commercianti del mercato della Piccola, che sono stati un’anticipazione di quello che dovrebbe essere. Sono stati simbolicamente un presidio che dovrà vivere il suo futuro, anche diverso. Secondo, è vero che abbiamo un po’ subito la presenza di RFI in casa nostra, ma quel polo lì è un polo importantissimo che sta lavorando a mille. Sentiamolo quindi anche come un patrimonio che fa parte di quel ragionamento sulla città dei servizi”.

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