Lecco

La nuova sede del Comune? Gattinoni: "La sceglieremo entro due mesi con una procedura trasparente"

"La nuova e necessaria sede comunale, ovunque essa sarà, non pregiudica gli impegni presi con i cittadini"

La nuova sede del Comune? Gattinoni: "La sceglieremo entro due mesi con una procedura trasparente"
Pubblicato:
Aggiornato:

"Aperta e trasparente". Così il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni definisce la procedura attraverso la quale "entro due mesi" verrà scelta la nuova sede del Comune di Lecco dopo che questa settimana il Consiglio ha dato il via libera alla alienazione dello stabile di via Marco D'Oggiono (che era stato come futuro municipio dalla precedente Amministrazione di Virginio Brivio).

Che sia o meno lo storico palazzo che ha ospitato la Banca Popolare di Lecco (cosa mai ufficialmente detta  nelle sedi istituzionali) quindi lo si scoprirà nel giro di poco tempo assicura il primo cittadino in una lettera aperta ai lecchesi tutta incentrata sul tema clou che ha infiammato non solo il Consiglio comunale, ma anche tutta la dialettica politica lecchese anche a seguito della decisione di Francesca Bonacina (già vicesindaco con Brivio e attuale presidente dell'assise lecchese) di dimettersi.

La nuova sede del Comune? Gattinoni: "La sceglieremo entro due mesi con una procedura trasparente"

"Verranno selezionate le proposte migliori al fine di indentificare la soluzione ottimale per le funzioni e i servizi che un municipio moderno deve assolvere" spiega Gattinoni. Non solo tempi e modi, ma nella sua lettera il sindaco risponde anche alle critiche di chi indirettamente ( o più direttamente come Corrado Valsecchi che non si è fatto scrupoli a dire che sull'"altare" della vicenda municipio verranno sacrificate opere viabilistiche importanti per la comunità) sostiene che l'operazione immobiliare possa compromettere altri progetti in cantiere a Lecco.  "

"Alcuni mi hanno chiesto, con un po’ di preoccupazione: “Ma non è che per fare il comune nuovo bloccate tutte le altre opere?” - scrive infatti Gattinoni  che a domanda risponde - Certo che no! Per pagare il comune, nel caso, accenderemo un mutuo e recupereremo quelle stesse risorse già stanziate per gli interventi previsti in via Marco D’Oggiono, per cui non andremo a togliere risorse agli altri lavori già programmati.

Qualche esempio?  "La ristrutturazione dei due magazzini ferroviari della Piccola Velocità (4 milioni di euro) partirà con la primavera mentre il nuovo parcheggio con relative rotonde verrà già inaugurato a dicembre; confermato il rifacimento del lungolago di Lecco (7 milioni) il cui progetto definitivo sarà pronto entro l’estate; stesso discorso per il restauro del primo piano di Villa Manzoni e del Teatro della Società".

E ancora: "Altri progetti in città non impatteranno sulle casse del comune perché saranno realizzati da altri soggetti - dice Gattinoni rivolgendosi ai lecchesi -  i lavori per il teleriscaldamento si avvieranno entro febbraio mentre sono in capo ad Anas la realizzazione della terza corsia del ponte Manzoni e la conclusione della ciclabile Lecco-Abbadia (nel comune di Abbadia) finanziati con la legge olimpica. E il Bione? Ben quattro “cordate” di investitori privati si sono dimostrate interessate a collaborare per la riqualificazione del centro sportivo: gli uffici stanno valutando le proposte sul piano tecnico, successivamente si aprirà il dialogo nelle Commissioni e con le Società sportive per scegliere il migliore progetto possibile e quindi partire!"

La chiosa è sulle risorse che potranno essere utilizzate per portare a compimento il progetto che Gattinoni ribadisce essere necessario. "In sostanza, la nuova e necessaria sede comunale, ovunque essa sarà, non pregiudica gli impegni presi con i cittadini. E in ogni caso stiamo lavorando a testa bassa su quei progetti che possano cogliere le opportunità che arriveranno dai fondi del PNRR. Per una città ancora più bella, solidale, sostenibile e grande".

 

Seguici sui nostri canali