L'intervento

I sindacati: "Dopo lo scioglimento di Retesalute andranno garantiti i servizi"

"Nessun amministrativo, nessuno psicologo, nessun assistente sociale, nessun educatore e nessun OSS dovrà essere messo in discussione nelle scelte operate dai Comuni Soci per il prossimo futuro"

I sindacati: "Dopo lo scioglimento di Retesalute andranno garantiti i servizi"
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Di  Teresa Elmo, Enzo Cerri e Italo Bonacina, Per le Segreterie FP CGIL LECCO, CISL FP MBL e UIL FPL DEL LARIO

A pochi giorni di distanza dall'Assemblea di Retesalute , programmata per il 14 aprile p.v., in cui i Comuni Soci, ormai accertata la passività registrata nei bilanci aziendali dal 2015 al 2019 ne decreteranno lo scioglimento , tra i tanti dubbi emerge un’unica certezza condivisa unitariamente dalle scriventi Organizzazioni Sindacali : qualunque strada si intenda perseguire nell’intraprendere il percorso conseguente allo scioglimento aziendale , dovrà garantire la continuità dei servizi erogati sino ad oggi da Retesalute sul Meratese, oltre che sul Casatese e sull’Oggionese, mantenendo gli attuali livelli qualitativi e quantitativi in termini di risorse umane impiegate. Nessun amministrativo, nessuno psicologo, nessun assistente sociale, nessun educatore e nessun OSS dovrà essere messo in discussione nelle scelte operate dai Comuni Soci per il prossimo futuro.  Accompagneremo i lavoratori, passo dopo passo, nei progetti futuri che coinvolgeranno l’azienda, sos tenendone il ruolo fondamentale e la professionalità acquisita da ciascuno a supporto dei soggetti più fragili.

Questo è quanto abbiamo ribadito nell’incontro tenutosi nei giorni scorsi con una rappresentanza del CDA di Retesalute, che, di fronte all’ipotesi sempre più concreta della messa in liquidazione dell’azienda, per voce del proprio Presidente, Avv. Alessandra Colombo, guarda al futuro con fiducia , partendo da due dati oggettivi:

 - Retesalute ha chiuso il Bilancio 2020 in attivo e anche il 2021 sta procedendo in positivo;

-i Comuni Soci hanno accantonato nei propri bilanci le somme che occorrono per garantire il ripianamento del debito accumulato negli anni.

Non sappiamo ancora se il percorso di liquidazione si accompagnerà alla nomina di un liquidato re o di un collegio liquidatori , ma ciò che ci sentiamo di rimarcare in questo difficile momento è l’ennesima conferma della nostra fiducia per il modello che Retesalute ha rappresentato in tutti questi anni, con una gestione associata dei servizi alla per sona e alla famiglia che ne ha scongiurato la privatizzazione, attraverso la gestione pubblica dei medesimi servizi È necessario agire rapidamente , dare continuità al l e azioni già in atto , portare definitivamente Retesalute fuori dalle difficoltà. Bisogna programmare attraverso un piano strategico aziendale interventi organizzativi volti al miglioramento dei servizi aziendali, anche attraverso una concreta valorizzazione del personale.

Certi che questo concetto debba rappresentare il punto di partenza da cui avviare ogni altro ragionamento, che accompagnerà il processo d i “riorganizzazione” conseguente allo scioglimento di Retesalute, seguiremo da vicino le evoluzioni conseguenti a quanto deliberato dall’Assemblea del 14 aprile p.v. v., pronti a metter e in atto ogni azione che possa intervenire a tutela dei lavoratori coinvolti, qualora il percorso intrapreso possa mettere in discussione la continuità occupazionale e contrattuale .

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