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I padani di Roberto Castelli tornano a Pontida

Domani la prima assemblea dell’associazione Autonomia e Libertà, con sede a Cisano Bergamasco.

I padani di Roberto Castelli tornano a Pontida
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Domani, domenica 26 giugno, "padani" legati a Roberto Castelli tornano a Pontida. Non sul sacro suolo dello storico pratone, ma al ristorante-albergo «La Marina»: ufficialmente per approvare il bilancio, in realtà per siglare il «patto di lealtà per il nord».

La prima assemblea dell’associazione Autonomia e Libertà, con sede a Cisano Bergamasco e presieduta dall’ex ministro e senatore, avrà inizio alle 10 e sancirà il ritorno ufficiale dei «Padani» nel nostro territorio.

I Padani si ritrovano a Pontida

Domani, domenica 26 giugno, in Val San Martino sono attese decine di militanti della Lega delusi dalla svolta nazionalista imposta da Matteo Salvini ormai da qualche anno. Castelli farà gli onori di casa al grido di «Voltiamo pagina, tornando alla pagina precedente», dove per precedente si intende evidentemente il ritorno alla centralità delle tematiche che riguardano le regioni del nord Italia.

Con lui il consigliere regionale di Castello Brianza Antonello Formenti (nominato referente per Monza e la Brianza lecchese), il segretario della Lega Brianza Laghi Giovanni Pasquini, l’ex sindaco di Cisano Andrea Previtali (vicepresidente del sodalizio), l’ex consigliere comunale di Lecco Giovanni Colombo e molti altri.

«L’esito del referendum e le percentuali raggiunte alle amministrative dello scorso fine settimana non meritano neanche un commento - afferma Castelli - Io ho sottoscritto la prima tessera della Lega Nord nel 1987 e oggi mi ritrovo in un partito che ha perso ogni legame con le sue origini, senza più un messaggio convincente da trasmettere. L’input a dare vita a questa associazione mi è arrivato durante la pandemia, quando noi piangevamo i morti e qualcuno da Roma si scagliava contro la sanità lombarda, dopo che milioni di persone avevano votato per l’autonomia di Lombardia e Veneto attraverso un referendum rimasto lettera morta».

Roberto Castelli e la questione del nord

Un sodalizio che col trascorrere dei mesi ha finito per far tesserare numerosi militanti da ogni provincia lombarda. «Noi vogliamo semplicemente tornare a parlare di autonomia, se necessario anche di secessione come facevamo fino a qualche anno fa, siamo quelli che ascoltavano Radio Padania Libera e che si sono arrabbiati quando per non fare torto ai meridionali hanno assistito al cambio di nome in Rpl e poi in Radio Libertà - ribadisce con forza Castelli - Quella di domenica sarà un’assemblea obbligatoria per legge per approvare il bilancio, ma sarà un’occasione aperta a chiunque abbia a cuore i temi che sono stati le fondamenta del nostro partito».

E per parlare di autonomia del nord, quale posto migliore di Pontida? «Casualmente abbiamo trovato posto proprio a Pontida... - scherza l’ex ministro - Al di là di tutto sarà una bella rimpatriata, mi aspetto tante persone, stiamo anche pensando di organizzare una piccola asta per raccogliere fondi: uno storico militante della zona mi ha regalato una collezione enorme di vecchi cimeli della Lega Nord, ci sono addirittura le vecchie “leghe” (le monete con l’effigie di Alberto da Giussano), metteremo tutto in vendita e il ricavato verrà reinvestito per le attività dell’associazione».

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