Gazebo di Casa Pound: la minoranza interroga
Per il gruppo guidato da Pino Brambilla Casa Pound ha raccolto delle firme di stampo xenofobo
Il gruppo Uniti per Olgiate ha presentato un'interrogazione su Casa Pound
Casa Pound in piazza
Non è passata inosservata la presenza di un gazebo di esponenti di Casa Pound sabato scorso, 21 ottobre, in piazza IV novembre. I soci del sodalizio lecchese hanno occupato con il loro banchetto l'area situata davanti alla stazione, vicino alle scale che portano in via Roma.
Raccolta firme
Scopo dell'appuntamento era dunque quello di raccogliere delle firme. Una petizione che, per il gruppo guidato da Pino Brambilla, era "di stampo xenofobo e con ispirazione velatamente razzista, spacciata ingannevolmente per finalità pseudo - sociali". Da qui è scattata l'interrogazione che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale. "Chiediamo al sindaco Giovanni Battista Bernocco di informarci circa le reali motivazioni addotte da Casa Pound nella richiesta di utilizzo di spazio pubblico".
L'interrogazione
Non solo, ma il gruppo di minoranza olgiatese vuole sapere anche e soprattutto le ragioni che hanno spinto il sindaco a rilasciare l'autorizzazione di utilizzo della piazza pubblica. "Vogliamo sapere cosa abbia indotto il primo cittadino a rilasciare l'autorizzazione a Casa Pound. Un'associazione, peraltro esterna al nostro Comune, che ha manifeste finalità contrarie alla tradizione di antifascismo e di accoglienza proprie del nostro Comune. Olgiate Molgora in passato si è distinto per la lotta partigiana e oggi si contraddistingue per la generosità e lo spirito di solidarietà dimostrato dalla sua comunità, in primis dalle sue istituzioni culturali e religiose".