Elezioni regionali la partita nel centrodestra lecchese è ancora aperta FOTO

Tutti i nomi degli aspiranti consiglieri regionali lecchesi e brianzoli.

Elezioni regionali la partita nel centrodestra lecchese è ancora aperta FOTO
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Per i candidati al Consiglio regionale i giochi nel centrodestra lecchese, come nei campi avversari, sono ancora in corso. Anzi, in alcune formazioni si comincerà a parlarne seriamente non appena depositate le liste per Camera e Senato, perché solo allora partiti e movimenti si potranno concentrare sulle regionali. Ma molto si è già mosso.

Centrodestra lecchese

La Lega lecchese ha espresso le sue nomination nella Lista civica Fontana presidente in appoggio al candidato governatore del centro destra Attilio Fontana. Si tratta di Silvano Stefanoni, vicesindaco di Lierna, noto dipendente del Comune di Lecco. (Non vendente, Stefanoni non ha mai fatto della propria condizione un limite al suo impegno politico: «Il mio slogan di sempre è: “Meglio un cieco visivo che un cieco mentale!”»). Poi c’è Matteo Mauri, attuale consigliere comunale di maggioranza a Olgiate Molgora, con delega all’Agricoltura. Per le quote rosa abbiamo Claudia Ferrario, consigliere di opposizione a Barzanò e in Provincia, già candidata sindaco nelle ultime elezioni comunali del 2016. Con lei Anna Clara Bassani, insegnante, già consigliere comunale a Valgreghentino.
Sempre nella lista civica a sostegno di Fontana, ma a Milano, altri due lecchesi: Antonio Rossi e Stefano Cassinelli.

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Silvano Stefanoni

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Clara Bassani

 

Antonio Rossi

L’ex olimpionico e assessore regionale allo Sport uscente questa volta non ha potuto dire no, come fece cinque anni fa quando Roberto Maroni gli chiese di entrare nella sua formazione. Pare che la Lega e Fontana gli abbiano detto che doveva schierarsi altrimenti poteva scordarsi l’assessorato. Nella stessa lista Cassinelli, il giornalista che nel luglio scorso ha dato vita con lo psichiatra Alessandro Meluzzi e il giornalista Magdi Allam al Partito anti islamizzazione.

 

Lega

Per quanto riguarda, invece, la lista della Lega, al momento (i giochi sono, come detto, ancora aperti) i quattro che dovrebbero correre per il Pirellone sono il consigliere uscente Antonello Formenti e il segretario provinciale Flavio Nogara, per gli uomini, l’ex sindaco di Castello Brianza, fedelissima di Formenti, Luigina De Capitani, ed Elena Zambetti, ex sindaco di Ello.

«Noi con l’Italia»

«Noi con l’Italia», la formazione che fa capo all’ex governatore Roberto Formigoni e all’ex ministro Maurizio Lupi (candidato alla Camera nel collegio di Merate) punta al Pirellone con il consigliere comunale di Lecco Filippo Boscagli.

Fratelli d’Italia

Per Fratelli d’Italia sono scesi in campo l’assessore oggionese Elena Ornaghi, il sindaco di Vendrogno e presidente del B.I.M., Cesare Galli, e il colichese Marco Masetti, 42 anni, conosciuto soprattutto per i suoi trascorsi sportivi nel motociclismo, con la conquista del titolo Europeo 125 e le sue partecipazioni al mondiale Gp e Superbike. Ma anche per il suo ruolo attivo nell’Associazione commercianti di Colico e dell’Alto lago di Como, nonché per la sua attività di ristoratore.

 

Fora Italia

In Forza Italia sicura la riconferma di Mauro Piazza, consigliere uscente, punto di riferimento del territorio negli ultimi cinque anni. Nonostante la guerra dichiaratagli dal segretario Davide Bergna e da alcuni dei suoi (qualcuno dietro ci vede la mano dell’ex ministro Michela Vittoria Brambilla da sempre non in sintonia con lui). Gli altri tre nomi non si conoscono ancora. Bisogna infatti capire se Bergna e i suoi se la sentono di affrontare Piazza alle urne o no.

 

Al Pirellone, potrebbe tornare, come sottosegretario o assessore, anche Daniele Nava. L’ex presidente della Provincia di Lecco ha visto assegnato il «suo» naturale collegio uninominale di Lecco alla Camera a un altro partito del centro destra, per logiche di rapporti tra i partiti che si svolgono sulla testa dei territori, come abbiamo purtroppo visto in tutti gli schieramenti. I bene informati dicono che abbia visto la cosa con un po’ di amarezza, ma che abbia fatto presente che, rispetto ad altri, dentro e fuori Forza Italia, non ha carichi pendenti giudiziari per cui l’immunità non gli serve e che con la sua azienda dà da mangiare 120 famiglie «per cui mi interessa di più stare in Lombardia che andare a fare il peone a Roma». Inoltre sa di rimanere la più autorevole risorsa per il centro destra lecchese.Le liste vanno depositate alle 12.30 del 3 febbraio. Dunque potrebbero cambiare molti nomi.

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