Elezioni europee 2019: tre lecchesi in lista per un posto a Bruxelles

Pietro Fiocchi, Alberto Anghileri e Marta Casiraghi sono candidati alle prossime elezioni per il rinnovo del parlamento europeo.

Elezioni europee 2019: tre lecchesi in lista per un posto a Bruxelles
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Tre le candidature lecchesi alle prossime elezioni per il rinnovo del parlamento europeo. Due i volti noti della politica nostrana, Alberto Anghileri (consigliere comunale di Sinistra Cambia Lecco) e Marta Casiraghi (ex sindaco leghista di Missaglia nel decennio 1997-2007). Finora personalmente meno conosciuto il terzo concorrente schierato da Fratelli d’Italia, seppure Pietro Fiocchi abbia certamente dalla sua la rinomanza dell’industria di famiglia (la Fiocchi Munizioni) ed abbia già recuperato il gap di riconoscibilità.

Elezioni europee 2019: Fiocchi il promo a scendere in campo

E’ stato il primo, già mesi fa, ad annunciare pubblicamente di essere in corsa, ma anche ad entrare in campagna elettorale con un gran battage di manifesti che hanno diffuso ovunque le sue fattezze. Fiocchi è stato anche il primo a presentarsi in conferenza stampa. Lo ha fatto giovedì scorso a Valmadrera, nella sede di Fratelli d’Italia in via XXV Aprile

Anghileri

Tornando ad Anghileri, l’ex sindacalista, esponente della Sinistra lecchese all’indomani della pubblicazione delle liste commentava così, con un’ironica battuta, la propria candidatura alle Europee: «Sarò l’unico vero deputato di Lecco a Bruxelles». «Fino all’ultimo ho avuto dubbi ad accettare, ritenendo utile dare più spazio ai giovani. La mia è una candidatura di servizio, finalizzata a recuperare quell’elettorato che si riconosce a sinistra, seppure nella consapevolezza che sarà ben difficile per il nostro gruppo superare lo sbarramento del 4 per cento per accedere al parlamento europeo». Anghileri ribadisce quindi di essere un europeista convinto. «A favore di un’Europa dei popoli però, un’Europa in cui il primo diritto tutelato sia quello del lavoro, con salari e un fisco europei - aggiunge - Un’Europa da rifondare profondamente» conclude l’ex sindacalista.

Casiraghi

Un’«Europa dei popoli» più attenta alle istanze territoriali, all’agricoltura e all’energia rinnovabile è anche, curiosamente, la visione di Unione Europea ideale di Marta Casiraghi.
Classe 1948, non è certo estranea all’esperienza politica: è stata infatti sindaco di Missaglia per due mandati ed è attualmente assessore esterno al bilancio presso il Comune di Nibionno.
Fosse eletta potrebbe dare il via ad una fase del tutto nuova della sua carriera in ambito politico. «Con la mia candidatura mi pongo l’obiettivo di mettere le mie conoscenze politiche e professionali (legate anche ad una lunga esperienza di lavoro in Inghilterra) per rappresentare le istanze territoriali, specialmente della zona dei laghi e dei monti della Brianza, di fronte alla governance di Bruxelles» ha spiegato la candidata della Lega. E sulla Brexit? «Credo che i britannici avrebbero dovuto essere stati informati meglio sulle conseguenze legate all’uscita e alla permanenza dell’Unione al momento del referendum del 2016 - sentenzia Casiraghi - Non si erano infatti palesate immediatamente le difficoltà di uscita legate al mercato unico e alle dogane libere. Nonostante ciò il popolo rimane sovrano nella decisione e tutto è ora nelle mani del Parlamento britannico».

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